giovedì 9 ottobre 2008

Pescata a totani .

Io e 3 delle 4 prede complessive.

Oggi pomeriggio con Livio finalmente troviamo un momento libero entrambi ed il mare praticabile. Appuntamento a Torretta davanti ad una barca pronta al varo. Prendiamo il largo ed in un men che non si dica iniziano le prime abboccate.
Livio tira in barca il primo ed io lo seguo con il secondo, ma qualcosa non ci quadra, le lenze sono ingarbugliatissime. Impieghiamo 1 ora e mezza per sbrogliare la matassa di fili, con ripetuti tagli alla lenza per venirne a capo.


Assaggio della lenza ingarbugliata.

La terza sigaretta viene accesa da Livio, dopo la lunga pausa forzata. Nel frattempo ritiro la lenza abbandonata sul fondo da un pezzo, senza speranze. C’ è qualcosa di strano, il londro è troppo pesante, più tiro e più mi affatico e sento tirare. Appena le branchie sono visibili in acqua, prendiamo il retino ed il terzo totano è nostro tra schizzi d’acqua, nero e rumori del mollusco.

2 totani rispettivamente da 580 e 710g .

Buttiamo le lenze e ritiriamo a più riprese, senza beccare nulla. Sento una strattonata, ma al recupero non sento granché. Passo l’armatura a Livio che nel recuperare mi dice a più riprese che c’è qualcosa di grosso. Scettico gli dico che non si vede nulla, ma fortunatamente è il suo londro a mezza strada vuoto. La sorpresa arriva subito dopo, con un bel esemplare da banco – frigo.
Fatta mezzanotte, infreddoliti, affamati e zuppi fradici, rientriamo a riva. Messa l’imbarcazione in secca ( ed oltre ), pulito il fondo del mezzo e spartito il pescato, accendiamo i motori e facciamo rotta verso casa. Che bella esperienza!

lunedì 6 ottobre 2008

Capire chi ti sta accanto .

Quello si sente Garibaldi, l’altro Napoleone...

Capita di ritrovarsi all’interno di una riunione, sentendo parlare e discutere i presenti. Tra questi può presentarsi l’occasione di sentirne di cotte e crude, iniziando a pensare se i parlanti siano un tantino collegati con la realtà dei fatti.
Uno fa discorsi da Duce, programmando azioni di manifestazioni di forza come se alle sue dipendenze vi fossero manipoli di uomini, un altro urla da grande imperatore a cavallo come se ne valesse della sua esistenza, un altro organizza campagne esterne contando su legioni inesistenti, etc. etc. etc.
Certo è che se mi volgessi attorno e tutti si comporterebbero in tal modo, chi da Napoleone, chi da Duce, chi da Garibaldi, chi da Cesare, sarei il primo a dire che c’è qualcosa che non va e me ne andrei a gambe levate. Fortunatamente di “personaggi storici” ce ne sono pochi ed in minoranza, dato che la maggioranza è di Mario Rossi e Giuseppe Bianchi, con il polso della situazione, sapendo cosa voglia dire e fare qualcosa “Oggi” e cosa ci voglia dal punto di vista di risorse umane, tempo e denaro per realizzare quello che si pensa.
A questo punto, capito che i condottieri sono pochi e che le persone normali sono in maggioranza, preferisco rivolgermi ai sani di mente, piuttosto che ai visionari.

L’uomo nuovo del socialismo .

Austero manifesto propagandistico .

Uno degli obiettivi del socialismo reale, era quello di creare l’uomo nuovo socialista. Tale pretesa educativa, per quanto mi riguarda ha creato più mostri che soluzioni. In pratica si volevano crescere la prole a colpi di slogan, in modo tale che se uno avesse avuto un problema, la risposta sarebbe stata uno slogan.
Bel modo di trovare una soluzione… Meno male che l’URSS è crollata.