sabato 25 giugno 2011

Stracci logori .



Alcune sere, appena prima di dormire, il suo ricorda bussa alla soglia della coscienza. Tra una veglia che si fa strada tra i fumi del sonno, i momenti trascorsi assieme si fanno strada: Roma, le cene, in macchina, a casa mia o sua. Le scampagnate, le uscite, le vacanze, le notti trascorse assieme.
Questi particolari ed altri vengono rievocati, momenti belli, intensi, profondi, forti ed anche maledettamente sensuali, riprendono un corpo ed una vita di effimera durata.
Prendono la forma di un vestito, dove le parti brutte sono state tolte dalle forbici del tempo, restando le parti "belle" ed "interessanti" nel comporre alla fin fine uno straccio indossato e che metto, riscaldandomi con quei momenti trascorsi e sperando o no, che qualcosa tornerà o che del nuovo verrà .
Mentre sprofondo nel sonno i momenti si susseguono uno dietro l'altro, più intensi, più belli, più nitidi, più chiari, particolari dimenticati riaffiorano, frasi, gesti, sguardi o momenti hanno come nuovamente definizione, ma quando viene l'indomani ed i raggi del sole ridestano alla vita quotidiana, gli stracci indossati svaniscono e si ritorna al solito tram – tram.

martedì 21 giugno 2011

Una tabula rasa .


Su cui scrivere .
L'altro giorno ero in spiaggia a Santa Teresa di Riva ed ho notato un bellissimo strato di sabbia quasi perfettamente levigato, ho preso il cellulare ed ho scattato un paio di foto. Appena vista la superficie liscia, ho avuto l'idea di paragonarla ad una memoria vergine, intatta, dove ci si può scrivere, ricordare, avere un passato, viverci.
L'immagino così una memoria umana all'inizio del suo percorso, come una grande distesa di sabbia dove tracciarvi i segni dei ricordi.
La mia memoria però non è così liscia e levigata, ha qualche buco e cicatrice di vita...