sabato 27 ottobre 2007

Ottobrata a Zafferana Etnea .

Locandina dell’evento etneo

Domani pomeriggio parte il pullman dallo spiazzale della Raffineria di Milazzo, per arrivare a Zafferana Etnea. Sarà una mezza giornata tutta dedicata a girare e spulciare le cose più curiose ed interessanti del paesino, comprare qualcosa di caratteristico, ma soprattutto buttarsi a pesce morto sul cibo! Dolci di tutti i tipi, carne arrostita in ogni salsa, primi, focacce, formaggi, assaggi di tutti i tipi…… Ho ancora l’acquolina in bocca solo a pensarci .

Sarà una esperienza indimenticabile, se poi ci metti che c’è pure Briciola…. A domani sera, sempre che riesca a scrivere per tutto quello che mi sarò pappato!

Foglietti o meglio Pizzini .

Ricordo tutto!

LA mia disperazione è scordarmi le cose, ci resto di merda. Ho escogitato un metodo: Cammino con un bloc-notes in tasca ed una penna. A fine giornata ho la tasca piena di foglietti volanti.

AAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGHHHHHHHHH!.

Panino di Maio .



Stavolta si parla di qualcosa di importante, andiamoci piano e con calma.

Nella foto è ritratto non “un panino”, ma “il panino” di Milazzo, cioè “il panino di Maio”. Questo panino è caratteristico della zona e lo trovate solo qui, in nessuna altra luogo.

Le peculiarità sono varie ed io per poterle captare tutte mi sono dovuto sacrificare a mangiare il panino, non sapete che sacrificio è stato vederlo finito.

Innanzitutto non è un classico piccolo pane, ma un trancio di ciabatta. Il panificatore è Luigi Bevacqua, il panificio in via “Umberto I”, che da anni fa questa ciabatta, sottile, con poca mollica, ben cotta in superficie, se poi è calda diventa qualcosa di spettacolare. Nell’impasto dovrà esserci dell’olio, data la lucentezza del crosta appena sfornata, comunque il pane è ottimo anche da solo.

Se il pane è la base, non ci scordiamo che il contenuto è altrettanto importante. Abbiamo una base di pomodoro affettato finemente, senza troppa acqua, sale, origano ed olio.

Il panino viene schiacciato dalle sapienti mani del salumiere, per poi ricevere l’insalata “particolare” di Maio. L’insalata è fatta di funghi trifolati sott’olio fatti in casa ( la ricetta è sua e non li vende al dettaglio), giardiniera sottoaceto e tonno sott’olio.

La base di pane è sovrastata da provola affettata, e per i tradizionalisti c’è la pancetta che chiude il panino; per i più piccini c’è il prosciutto cotto, ma decisamente fuori luogo la mortadella ( non ho mai sentito parlare di un panino di Maio con il salume Bolognese ).

La ciabatta viene pressata più volte in modo che la poca mollica si riempi del companatico e si formi il gusto del panino, per poi esser tagliata a pezzi in base alla tua fame….. ho l’acquolina in bocca solo a pensarci. I pezzi in vendita variano, da un minimo di 1,50€ a tutta la ciabatta, del costo di circa 15€. Una volta c’era il panino da 1.000 £ ed io feci fuori una ciabatta intera, giocando al PC!

In conclusione: Pane ottimo, imbottitura eterogenea e gustosa i cui componenti si fondono in un concerto di sapori. Decisamente da provare se vi trovate a Milazzo, per trovare la panineria non disperate, qualunque buon milazzese sa dove è Maio e quindi sarà facile individuarla!

venerdì 26 ottobre 2007

I poveri non ci lasceranno dormire .

Ringrazio Antonietta per avermi prestato il libro .

Padre Alex Zanotelli (nella foto) con questo libro ha dato un pugno nello stomaco al mondo occidentale. Il colpo è la realtà con cui racconta la sua esperienza a Korogocho, un inferno di baracche, miseria, povertà, AIDS dove si aggirano delle persone fantastiche, coloro che vi abitano.

L’esperienza tocca tutti i temi, dal diritto alla salute negato, ai problemi quotidiani, all’assenza di qualsivoglia aiuto o supporto, se non la parola del vangelo.

Si parla anche di politica, non di partiti politici, di cose immediate, quotidiane quale il diritto al voto / consenso verso una multinazionale quando decidiamo o meno di acquistarne un prodotto.

La parola del vangelo sembra scendere in terra e tramutarsi nelle persone che abitano nelle baracche in questo libro, e padre Alex mi sembra un profeta di oggi, immerso tra le persone di tutti i giorni.

Aggiungo un’ultima cosa: leggetelo.

giovedì 25 ottobre 2007

Arancino a arancina ?

Un primo piano dell’apice della rosticceria sicula .

Un paio di settimane fa mi trovavo a passare dal forno all’angolo, lo stesso della mezzaluna formaggio e spinaci. L’orario era quello delle 19 circa e l’occhio mi è caduto sul bancone pieno di pezzi di rosticceria.

Stavolta non avevo voglia di provare cose nuove, ma di assaggiare qualcosa di già assaggiato in altri locali, per poter paragonare. La scelta è caduta sul classico arancino al sugo.

Era un po’ freddo, fritto da più di una ora, messo in dell’olio non ancora caldo, dato che si è intriso di olio.

L’eccessivo olio si nota alla prova del fazzoletto: la trama di carta di impregna di olio e diviene lucida. Il riso era scotto, il sugo era accettabile anche se scarso, l’unica cosa che salvava il pezzo ( che non ho finito ), era la forma tradizionale locale che viene data all’arancino alla carne: un cono, contro la forma rotonda usata da altre parti.

Conclusioni: il panettiere non è che se la cavi tanto a fare il rosticciere, meglio un pezzo di pane con della mortadella, piuttosto che un pezzo di rosticceria non proprio buono.


mercoledì 24 ottobre 2007

Il maniero ed il borgo si ingrandiscono.

Sembra bellino .

Dopo la cocente sconfitta di un attacco a tradimento, ho fatto delle scelte di tipo militaristico: ampliare le fortezza e stiparle di soldati. Vediamo con accade ora .

martedì 23 ottobre 2007

Post numero 300 .

300esimo post .

300esimo post…. Mmmmhhhhh…… prepariamo il 301 : -) Comunque procede la navigazione.

Pausa .



Pausa .
La pioggia cade sul corpo, la brezza ti accarezza il volto, il vento scuote le fronde degli alberi, i raggi del sole trapelano dalle foglie, serenità. In questo momento voglio un po’ di pausa e di tranquillità, niente telefono, messaggi, assilli, tiracuore, impegni o doveri, solo pace e tranquillità… oggi ne ho viste molte, davvero molte.

Settimana in salita .

l’inizio è stato a 3 tubi, il resto si prevede in salita.

Stamattina campagna di sensibilizzazione AVIS a Spadafora, tra non molto appuntamento dalla dottoressa, devo passare in sede per depositare il materiale preso ieri sera, ritornarvi per scaricare la lista di stamani, telefonare a Paolo per informarlo delle prossime visite, scaricare le analisi della settimana da spedire, andare a correre e trovare del tempo per finirmi il secondo capitolo sugli ormoni ( tra parentesi interessantissimo e pieno di risvolti terapeutici ) .

Arriverò a fine settimana? Fortuna vuole che la raccolta di Giovedì è slittata a Martedì prossimo…. Dimenticavo, devo telefonarea Carmelo per i tesserini / analisi e dirgli che la raccolta di Saptafora non si preoccupi: me la sbrigo io.

lunedì 22 ottobre 2007

Inizio settimana a “3 tubi” .

3 – 4 ma anche 5 .

L’inizio settimana è stato sconvolgente, ed il resto deve ancora arrivare. Oggi ho ripassato il capitolo sull’ACTH/cortisolo, iniziato il nuovo capitolo, sistemato una cinquantina di analisi per la prevenzione, settato un nuovo software antispam, riparato un portatile dove faccio rima a dire quello che non c’era piuttosto che quello che ho trovato. Devo ancora prendere il materiale per il convegno di domani, preparare l’auto, sistemare un tesserino e preparare il discorso per grosse linee.. Spero che prima di mezzanotte termini…..

domenica 21 ottobre 2007

La mia ricevuta di avvenuta votazione.

Domenica 14 ottobre è stato un evento epocale ed io non sono voluto mancare. La possibilità di dire la propria e di votare è stata una occasione indimenticabile, ed io me la ricorderò in positivo ed in negativo .

In positivo perché finalmente si è fatto un passo in avanti verso l’omogeneizzazione del panorama politico italiano, un segnale forte, unitario, dove non ci sono più piccoli partitini di provincia o di città, c’ è un ampio soggetto politico nazionale, dove lavorare unitamente per il futuro del paese. Basta ai micro partiti, vedi : Dini, la diaspora socialista e comunista, i Verdi, tanto per citare quelli di centro sinistra, se guardiamo al Centro destra la lista si allungherebbe. Ne è uscito un forte segretario, a cui spetta il grande compito di ricostruire le fila istituzionali di un paese, cercando di far combaciare le aspettative / speranze con la realtà italiana e gli obiettivi da raggiungere: Forza Walter!

Il lato negativo è stata la perdita di un treno epocale per il nostro paese, il treno epocale che è passato, che poteva far superare decenni di arretratezza al nostro paese era l’elezione di Rosi Bindi alla segreteria. Abbiamo perso la prima occasione di eleggere una donna ad una carica importante nel nostro paese! Io sono uomo, ma ho votato la Bindi perché volevo dare una scossa a questo paese, ne è uscito Veltroni, è un buon risultato, ma abbiamo perso una occasione d’oro per il paese.

Mi rivolgo alle centinai di migliaia di donne che sono andate a votare: vi rendete conto che avete bruciato una opportunità per il nostro paese e per voi stesse? Vi rendete conto che voi stesse siete le prime che vi piace il gioco maschilista? C’è una donna capace e in gamba in lista, una di voi e voi cosa fate? Votate Veltroni…. Il paese sul campo delle pari opportunità è indietro perché da una parte le donne sono ancora ignoranti sul tema, e spacciano per rivendicazioni il neo pseudo-femminismo qualunquista che circola per ora, dall’altra parte piace il gioco maschilista perché diciamolo che le pari opportunità hanno un loro peso!

L’indipendenza pesa, le responsabilità pesano, le difficoltà pesano, l’eventuale colpa di nostre azioni pesano, il collaborare pesa, è più facile eseguire ordini che discutere, è più facile tirarsi indietro che proporre etc.

Fortunatamente c’è stato quel 10% che hanno votato la Bindi, mi illudo che oltre me che rappresento lo 0.0000000000000000000001% dell’elettorato, il resto siano state DONNE e non FEMMINE!

Le manifestazioni della Rabbia.

Bocche esplosive dell’Etna .

Pensavo di esaurire l’argomento in un post, ma mi rendo conto che siamo arrivati a quota 3…. E non so se finisce qui.

I modi con cui la Rabbia può manifestarsi sono vari, potrei suddividerli per gruppi e neanche definirli tutti in maniera precisa, dati i tanti e vari modi di manifestarsi, personali e di terzi.

Il primo gruppo è quello delle reazioni incontrollate, il soggetto inizia a rispondere allo stimolo iniziale in maniera inusuale, fuori dai canoni, anormale. Della risposta / reazione perdi il controllo, come se un’altra / o prendesse il comando, facendo cose che prima non facevi, gli dici di smettere e lui continua imperterrito, come se la cosa gli fosse sfuggita dalle mani.

Il gruppo delle esplosioni di Rabbia, è molto simile alle “reazioni incontrollate”, ma qui abbiamo dei movimenti ( tutto può essere ricondotto a movimento di segmenti corporei dal parlare al defecare ), improvvisi, di una intensità enorme, per cui gli stessi schemi motori quale la carezza e lo schiaffo si soprappongono, degenerando il primo ( carezza ) in una intensità tale da portare verso lo schiaffo, improvviso, acuto, intenso… doloroso.

Può esserci come una forma di esplosione quale il camminare che degenera in corsa. Anche in questo caso, lo schema motorio è lo stesso, i segmenti corporei degli arti inferiori da muovere sono sempre gli stessi, ma cambia la frequenza degli atti motori, ovvero dei passi. Le falcate aumentano di numero per minuto ed aumenta la velocità di viaggio.

Esempio, giocando e passando la palla ad un compagno di squadra, se questo è arrabbiato per i cazzi suoi, si prende la palla; inizia a correre senza meta per il campo, si dribbla il primo, il secondo, se poi riesce a superare il terzo se non lo ha stoppato, si perde nel momento finale di maggiore concentrazione quando devi prendere la mira e cestinare il pallone, a quel punto la rabbia sua ha trovato una forma di sfogo, la tua squadra ha perso la palla e si deve ricostruire tutto daccapo.

Fa parte del gruppo esplosione la risposta verbale urlata. Puoi dire le più profonde verità della vita, le sottigliezze di un acume intenso, spiegare i meccanismi più complicati, le malefatte più stronze, i soprusi più pesanti, ma se nella discussione inizi ad alzare il tono della voce ( intensità del suono maggiore riconducibile ad un aumento della contrazione muscolare dei muscoli della fonazione ed inspiratori ), il discorso degenera, la rabbia lo inonda e tutto si può buttare nel cesso. Ti rivolgi a terzi con il tono alto, urlato, smorfia facciale con un volto contratto, gli altri ti girano le spalle e tu te la suoni e tu te la canti sta “Rabbia”. Nasce la domanda: in occasioni simili è meglio esplodere o no?

Scaricare .

Scarichiamo i pacchi su…..

Per ora è un periodo che in sede chiunque arrivi prende e scarica le cose da fare. Miranda mi ha lasciato le analisi da gestire tutte da solo, Pippo mi ha scaricato in mezzo ad una strada con il caricare i dati sul PC. Roberto prima ha provato a scaricarmi l’aggiornamento delle schede dei donatori, non riuscendoci ha provato a scaricarmi i tesserini da fare e non c’è riuscito. Ha provato inoltre a scaricarmi le responsabilità dei troppi tesserini da fare, tra cui quelli da rifare, problema risolto perché la lista di persone da chiamare l’ha fatta lui, quindi ogni sua lamentela è ingiustificata con me dato che la lista se l’ha fatta lui….

L’ultimo che ha provato a scaricarmi qualcosa è stato Federico, ma a quel punto l’ho mandato a fare in culo in maniera molto educata, dicendo che ho già il mio lavoro da fare in sede.

In rapporto alle ore di volontariato che ho in sede, sono giunto alla saturazione, non prendo nulla di altro di volontariato, giorno 3 Dicembre quando prenderò posto, se ne parlerà.