Sulle note de “The Connells - '74-'75” .
Sulle note dei “The Connells - '74-'75” .
Sistemavo il vespone per partire, quando con in fondo alla folla riconobbi i lunghi capelli di un colore già noto, che riconoscerei tra migliaia di varianti simili tra esse. Mi volsi dall'altra parte per non guardare, troppo male mi faceva vedere, con la coda dell'occhio vidi che eri in compagnia e spero per te ti porti allegria.
Me ne andai con il cuore colmo di tristezza a far sgorgare lacrime tenute dentro da tanto tempo.
Presi la moto e cercai un posto dove far sgorgare le lacrime di un lutto, lacrime che finalmente trovano spazio tra le trame di una vita troppo serrata .
Scappai alle pendici di un monte, pensai e piansi.
Piango, piango, piango la morte di un amore di gioventù che mai più tornerà, piango questo amore adagiato su un letto di petali di rose rosse sostenuto da una barca di vimini bianco. Piango un amore che vedo allontanare sulle onde del mare, mentre un tramonto mi permette di salutarlo nella direzione dei ghiacci del passato. Ghiacci che questo amore potrà custodire nel tempo e lì far restare, senza esser infangato o rovinato dal presente.
Ti amai, ti amai tanto, di un amore giovane, spontaneo, speranzoso.
Speravo di portarti all'altare nella stessa chiesa dove i miei bis-nonni si congiunsero a nozze.
Speravo che tu mi potessi far diventare padre.
Speravo di vederti cullare il nostro pargolo all'ombra delle fronde dell'ulivo secolare piantato dai miei avi, mentre la brezza marina salita dal mare scostava le fronte della quercia e scompigliava le tue ciocche. Proprio lì dove ci amammo. Speravo di vederti far nascere la nostra prole nel mare della nostra terra, per poterla accogliere con tutto l'amore che essa ha.
Speravo di alzarti tra le mie braccia la prima notte di matrimonio e farti mia. Speravo di aver lunga progenie dal ventre tuo.
Speravo che mia avessi potuto accogliere nel cuore della notte e fatto da donna, da compagna, da moglie, da amante.
Speravo tutte queste cose con una incoscienza da giovane. Giovane che sperava che almeno per una volta la vita girasse per il verso suo.
Speravo – speravo- ma non mi rendevo conto che lei tutto questo non lo voleva, perché cosa lei veramente voleva in cuor suo non l'ho saputo, non lo so e non lo saprò.
Piango questo lutto e non me ne vergogno.
Me ne andai con il cuore colmo di tristezza a far sgorgare lacrime tenute dentro da tanto tempo.
Presi la moto e cercai un posto dove far sgorgare le lacrime di un lutto, lacrime che finalmente trovano spazio tra le trame di una vita troppo serrata .
Scappai alle pendici di un monte, pensai e piansi.
Piango, piango, piango la morte di un amore di gioventù che mai più tornerà, piango questo amore adagiato su un letto di petali di rose rosse sostenuto da una barca di vimini bianco. Piango un amore che vedo allontanare sulle onde del mare, mentre un tramonto mi permette di salutarlo nella direzione dei ghiacci del passato. Ghiacci che questo amore potrà custodire nel tempo e lì far restare, senza esser infangato o rovinato dal presente.
Ti amai, ti amai tanto, di un amore giovane, spontaneo, speranzoso.
Speravo di portarti all'altare nella stessa chiesa dove i miei bis-nonni si congiunsero a nozze.
Speravo che tu mi potessi far diventare padre.
Speravo di vederti cullare il nostro pargolo all'ombra delle fronde dell'ulivo secolare piantato dai miei avi, mentre la brezza marina salita dal mare scostava le fronte della quercia e scompigliava le tue ciocche. Proprio lì dove ci amammo. Speravo di vederti far nascere la nostra prole nel mare della nostra terra, per poterla accogliere con tutto l'amore che essa ha.
Speravo di alzarti tra le mie braccia la prima notte di matrimonio e farti mia. Speravo di aver lunga progenie dal ventre tuo.
Speravo che mia avessi potuto accogliere nel cuore della notte e fatto da donna, da compagna, da moglie, da amante.
Speravo tutte queste cose con una incoscienza da giovane. Giovane che sperava che almeno per una volta la vita girasse per il verso suo.
Speravo – speravo- ma non mi rendevo conto che lei tutto questo non lo voleva, perché cosa lei veramente voleva in cuor suo non l'ho saputo, non lo so e non lo saprò.
Piango questo lutto e non me ne vergogno.