Un paio di anni fa avevamo provato a ricucire, o meglio aveva bisogno di ricucire, più che altro per una necessità di psicanalisi. Probabilmente lo psicanalista gli disse: Ho cerchi di trovare questa persona e gli dici quello che non gli hai detto 8 anni orsono o se no vivrai con un buco nella mente di dimensioni assurde.
Quando ne parlai con Catia, convenimmo che la situazione non era delle più chiare. Quando ne parlai con Ale il responso fu lo stesso, quando ne parlai in famiglia fu un apriti cielo.
Visti i risultati:
Una serata a parlare a ciclo continuo.
Il riportarmi una lettera di un periodo dove avevo più problemi che altro, e quindi caricarmi di ulteriori pesi .
Il presentarmi il tanto amato aggettivo "vecchio", da una parte di conoscenti in comune che del malparlare altrui ne hanno fatto motivo di vita, oltre che a scaricare all'altrui spalle problemi su problemi.
I bidoni per vederci a ferragosto.
I bidoni per vederci a capodanno.
Oggi mi domando: ma a quale pro ho dato retta ad un gran coglione di questo? Quale significato può avere dare ancora retta ad una persona che si laurea e manco te lo dice ? Ma in base a quale filo di saldatura tra mondo affettivo e ragione gli ho dato retta? Pietà? Compassione? Miseria? Forse pietà per Lui e per Me.
Se ne torna in fossa e ci resta.