giovedì 10 febbraio 2011

Dissennatore 01 .


Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, pag 72:
Poi la cosa, la quale che fosse, trasse un lungo, lento, incerto sospiro, come se cercasse di respirare qulacosa di più dell'aria.
Un freddo intenso calò su di loro. Harry sentì il respiro mozzarsi nel petto. Il freddo penetrò fin sotto la pelle. Era dentro di lui, s'insinuava fino al cuore...
La descrizione di un attacco depressivo, grande JK Rowling; peccato che poi non c'è un patronus per mandarlo via..

mercoledì 9 febbraio 2011

Profumiera 07 .



Sedurre ma con quale fine?

Nel trovarsi nel gioco della seduzione, le parti ed i ruoli coperti sono vari, può esserci quella che seduce e chi si vorrrebbe sedurre .
Mi è capitato con qualche ragazza di trovarmi dalla parte di colui che vorrebbero sedurre, ma sia ben chiaro un particolare, un sedurre fine a se stesso, senza uno scopo finale collegato al sedurre e cioè diventare intimi. Parafrasando le parole dello schetch: Solo per procurarsi "lo spasso". Capiii l'antifona, a volte tardi e via via sempre prima man mano che i casi si presentavano, presi io il bandolo della matassa, avanzai ed il gioco finì.
In altri casi dove al fondo della seduzione c'era una reale intenzione, ci fu un gioco delle parti, uscii dal ruolo di assediato e passai al sedurre. C'erano dei particolari che segnavano la differenza: si sentiva l'odore di donna, della persona che voleva qualcosa di reale, negli altri casi erano figure di cartone disegnato e patinato, senza consistenza. Come finì? Con una parte bene, con l'altra a nulla.
La profumiera utilizza la seduzione per porre l'altro in una posizione passiva: chi lei vorrebbe sedurre. Magari in un contesto fuori luogo ed inaspettato a prima vista, ma con un chiaro scopo suo: ottenere un vantaggio specifico e tangibile. La ragazza mettere l'altro in difficoltà, la donna ottenere un vantaggio (lavorativo, economico, sociale). Povere femminaliste del nuovo millennio.

Il lavoro per un post .



Tanto e non univoco.

Il filmato è tratto da "L'odore della notte", tutti i diritti appartengono al rispettivo proprietario, e ritrae un meraviglioso Luca Zingaretti ed una altrettanto in gamba Claudia Fichera .
Non ricordo quando vidi il film la prima volta, ma ricordo che mi restò impressa la scena e la bravura degli attori nel rappresentare i ruoli. Ricordo però che per trovarlo e vederla nuovamente mi rividi tutti i film del Commissario Montalbano (croce ma sopratutto Delizia). Era una notte del 24 Agosto del 2008 quando ritrovai il film con la parte in questione.
Lo segnai assieme ad altri appunti su un foglio, finito per un bel pezzo in una pila di carte. Trascorsero un altro paio di mesi, quando raccolsi i fogli sparsi qua e la in una carpetta color arancio (oggi sbiadito) a cui vi apposi un adesivo si Wall-E raffigurante la piantina simbolo di rinascita di vita sulla terra, germogliante all'interno di uno scarpone. Il foglio dormì nella carpetta per un altro bel po di tempo.
Giorno 28 Dicembre 2010, la presi e cercai il foglio con gli appunti. Lo trovai ma per rintracciare il filmato dovetti cercare ed installare un software di videoediting. Creare un file di backup sul PC per potervi lavorare ed individuare la sequenza interessata, isolarla e lavorarla, oltre che caricarla su un video-server.
Il giorno seguente ( il 29 Dicembre 2010) inizia a lavorare al Post, e credetemi cominciai proprio dalla fine. Sembrava che fossi arrivato ad un punto finale, ma mi sbaglaivo. Il lavoro finì in una cartella in attesa della corretta visione di insieme.
Giovedì 27 gennaio 2011, a quasi un mese di distanza ho ripreso il post per chiuderlo, ma mi accorsi che c'era tutto un altro discorso a cui e si riferiva che per vari motivi ( personali, di contenuti, di idee), non mi andava di pubblicare. La soluzione fu un altro canale di elaborazione: la roba privata non finisce pubblica (ne ho già fatto le spese).
Il 06 Febbraio 2011 ho ripreso le fila del post, tra l'arrabbiato che non riuscivo a finirlo e tra l'incuriosito nell'andare a cercarne i risvolti.
Oggi riesco a pubblicarlo e condividerlo.
Vi domanderete: Ma questo post a quale pro? Serve per focalizzare un concetto: Vi sono argomenti che sono dei punti di svolta, dei bivi dove magicamente si aprono tante altre strade nel trattarli. A volte si riesce a capire quante strade si aprano sotto i piedi, altre volte questa vista interiore nel capirne il numero vien meno.
Di certo questo è un Post Crocevia, ovvero un Post su cui ho lavorato tanto, ho aperto tanti argomenti, tanti problemi che richiedevano tante soluzioni. Non è facile riuscire a trovare le risorse per fronteggiarli . Già un punto di partenza è fare un elenco delle cose, il resto poi si vede.
Buona navigazione!

martedì 8 febbraio 2011

Connessione server .

Per me arabo.

Sono on-line mentre cerco di trovare alcune anteprime di libri per consultarle prima dell'acquisto e di punto in bianco cade la connessione. Provo a riconnettermi ma il webrouser mi da il problema sopra pubblicato: Firefox è configurato per utilizzare un server proxy che sta rifiutando le connessioni .
Panico, sarà un virus? Parte la scansione del PC, un Backdoor che non vuol saperne di andarsene dal terminale viene beccato. Avvio la scansione in modalità provvisoria ed oltre 19 file infetti saltano fuori, una pulizia di tutto punto è d'obbligo.
Riavviato il tutto in modalità provvisoria, cerco di connettermi, ma il problema è lo stesso, stufo da tanto lavoro a vuoto, accedo on-line con la mia chiavetta USB e cerco una rispota.
Trovo quello che mi serve all'indirizzo:

http://forum.swzone.it/applicazioni/95001-firefox-connessione-rifiutata-dal-server-proxy.html

In pratica la soluzione è la seguente:

- Avviare Firefox.
- strumenti.
- Opzioni.
- Avanzate.
- Rete.
- Connessione, "Determina come Firefox si colleda a internet" = Impostazioni.
Il mio Firefox era impostato alla voce "Utilizza le impostazioni proxy del sistema"; il settaggio corretto è "Individua automaticamente le impostazioni proxy per quest rete".
- Ok.
- Riavvia Firefox, sono tornato on-line.
Fiuuuu..

domenica 6 febbraio 2011

Ed il mio turno..

Non arrivava mai .

Ed il mio turno non arrivava mai, aspettando una buccia di fava di materna attenzione, un consiglio anche stupido che potesse arrivare al cuore: una frase di consolazione, un abbraccio, un aiuto, un sostegno od un "ce la fai" disinteressato, scevro di aspettative personali frustrate da illusioni nate dal puntare tutte le risorse personali su un coglione tanto sveglio da prendersela molte volte nel culo. Ed invece arrivavano giudizi e critiche snervanti, parole simili a terriccio fine, secco, vuoto, asciutto, sabbia che sferzava il cuore, parole buttate così, tanto per togliersi l'ennesimo impiccio di una donna già persa dietro ad un altro figlio che le creava così tanti problemi.
D'altronde come dargli torto? Madre impegnata: lavoro, casa, figlio testa di cazzo, marito. I conti non tornavano, sempre di fretta, soldi pochi anche per le immancabili sigarette, parole tante. Promesse di aiuto a iosa, a cambiare, a migliorare, a fare meglio a valanghe: treni pieni o meglio navi da carico cariche di container pieni di cambiali senza scadenza di “cambierò”, tutte accettate dalla madre.
E quando arrivavo Io a chiedere aiuto? Bhè, il credito è finito, non so che darti. Restavo in un angolo con i miei problemi a cercare di resistere, aspettando spasmodicamente che quel momento di aiuto materno arrivasse, aspettando buono – buono, in un angolino che mamma sarebbe arrivata ( mi viene in mente il film AI) a darmi una mano, un piccolo conforto, aspettando i secondi che si fanno minuti, i minuti che diventano ore, le ore che diventano giorni. I giorni che scorrono in settimane e le settimane diventano mesi. I mesi arrivano a gli anni e gli anni in lustri, decenni.
Poi un bel giorno raccolti da solo i pezzi di me sbriciolati per terra e capito che nessuno mi avrebbe dato una mano in casa, mi raccolsi i pezzi ed andai da uno specialista a farmi dare una mano, da lì la mia vita cominciò a cambiare. .