venerdì 29 febbraio 2008

A volte sono dispettoso come...

Un monello!

Provoco, sfido, insulto ed ho una lingua lunga con cui rompo le ossa . A volte una mia frase riesce a far perdere le staffe a chi mi sta davanti, altre volte provoco il lato animalesco delle persone, altre volte faccio un male cane che chi mi sta accanto piange a fiotti, molti fiotti amari. Sono così, ci convivo e quando mi piglia sono cazzi, perché scavo con una foga impressionante su di una persona fino a trovarne i lati deboli e li sguinzaglio la lingua senza freni, almeno fino a quando l’altra persona non piange. L’ho fatto.. e tante volte.

Come quella volta che in tutta la comitiva ci si insultava alacremente le madri. Iniziai a fantasticare sul suo lavoro da infermiera di uno.. Terreno facile Infermiera + Medico = potete immaginarvi le migliori porcate. Il risultato lo sapete quale fu? Mi salì addosso e cercò di picchiarmi. Mi misi a ridere e dissi a gli altri di togliermelo di sopra, mi faceva pena.

E tante altre storielle simili, dove alla fin fine riduco le persone ad un fascio di nervi, dove o piangono, o mi picchiano, o mi odiano. Su questa ultima categoria devo dire che è ben nutrita, visti i commenti anonimi da cani famelici che spuntano sull’Isola di Melee.

giovedì 28 febbraio 2008

Voglia di fare bordello!


E metterci l’ombellico del mondo in sottofondo .
Voglia di combinare un putiferio, di ballare, di saltare, di camminare, di correre, di ridere, di piangere, di provare, di assaporare, di cadere, di rialzarmi, di conoscere, di vedere, di raggiungere, di confrontarmi, di vivere anche momenti spiacevoli, perché tanto poi ci saranno i belli .

mercoledì 27 febbraio 2008

Il piacere di una telefonata .


Oggi verso le 11 di mattina circa ho ricevuto una telefonata. Mi chiamava il mio avo, chiedendomi come stavo. Lui poi mi ha raccontato un po’ tutti i suoi acciacchi e problemi quotidiani, ma è sempre bello sentirsi. Appena ho una mezza giornata libera devo farmi un giro di telefonate..

martedì 26 febbraio 2008

Pace

Una pace verde .

In questi giorni ho solo voglia di pace, di tranquillità, niente problemi, niente discussioni, solo stare con me alla ricerca della mia pace interiore.

lunedì 25 febbraio 2008

Ho tolto il gesso .

Le brucio? Naaaa….

Oggi mi hanno tolto il gesso. Finalmente. Un po’ di casino come per ogni cosa, ma alla fine siamo arrivati in porto. Ho avuto una bella lezione dalla vita: anche per la tua salute garantita dal Sistema Nazionale devi arrampicarti sugli specchi come un funambolo.


domenica 24 febbraio 2008

Davide contro Golia .

Un gattino contro un cane gigante/buono .

Il video è dolce, ma l’intraprendenza del ricetto lascia sconcertati: Attacca uno più grande di lui! Questo micetto ha fegato da vendere. La cosa che mi colpisce è il coraggio del gattino, segue la sua il suo istinto non curante d chi ha di fronte.

Dialoghi scanditi come slogan da PCI… e mi girano i coglioni !

Parliamo! Produrre! Cresciamo! Siamo in ritardo! È la strada giusta? Raggiungiamo gli obiettivi! Etc. Etc. Etc. .

Quando una persona ti si avvicina e ti dice se potete parlare, tu ti sentiresti lusingato. Peccato che la discussione su problemi pratici si snocciola per slogan da manifesti del PCI, del tipo:

ü È la strada giusta?

ü A che punto siamo?

ü Produrre! Produrre! Produrre!

ü Cresciamo!

ü Laureiamoci!

ü Siamo in ritardo!

ü Raggiungiamo gli obiettivi!

ü Etc. etc. etc.

Ma io dico, ma che cazzo di frasi sono? Mi hanno scambiato per l’uomo nuovo prodotto dalla rivoluzione socialista sovietica? Non mi pare che stò uomo nuovo sia durato molto, mi pare che certi modi di pensare erano belli e morti nel 1991 con la caduta del muro di Berlino.

La cosa che mi manda in bestia è che non ci si può presentare con la facciata di voler parlare, ragionare e discutere, per poi ridurre la discussione ad uno scontro di idee, dove le due parti una nega l’altra.

Di queste stronzate di dialogo, ne ho le palle piene, dalla mattina alla sera con gli altri. Tra me e me è già difficile negoziare con me stesso. Se poi mi ci si presenta con frasi da slogan, vado di bestia.

Se mi nascessero dei figli e mi parlano per slogan da PCI, li strangolo tutti e due. L’ideale ha avuto una sua forza, ha dato un grosso contributo, ma nel quotidiano l’idealismo ha rotto solo i coglioni.


Poche visite e molte letture.. Troppe .

Addirittura 90 Pagine lette! Qualcuno si è passato il Blog palmo a palmo con la lente di ingrandimento .

Venerdì scorso l’ennesima discussione. Urla, grida, discussioni del cazzo che non portano a nulla, minacce con i pugni puntati sul volto, un cazzotto interiore che ha fatto un male cane. Discorso che a me non è servito proprio ad un beneamato cazzo, alla persona interessata è servita a mettersi la coscienza a posto nell’aver svolto il compito assegnatogli dalla natura.

Intanto andiamo avanti, io sono come un supermercato, quello che conviene si prende, quello che non conviene non si accetta. E’ davvero brutto quando le persone a te vicine non ti accettano.

Per l’occasione riportai il primo ricordo che ho di una persona a me molto cara, ma purtroppo morta. All’epoca di 10 anni mi accettò per così come ero, senza troppi trip mentali del tipo: discussioni sociali, cazziate, urla, morale, età, dovere, dover fare, dover sapere, , ritardo nella crescita e tutte una serie di cazzate che a mio giudizio nella vita non servono ad un beneamato CAZZO! Spero che abbia capito che Io non sono fatto solo di luce, ma ho anche il mio lato di ombra e che non sono solo io quello che deve accettare per come sono, ma anche il diretto interessato.

Perché a fare le cazziatone sociali e morali siamo tutti bravi, poi a rimboccarsi le maniche e a risolvere i problemi, nessuno è in grado di togliersi la merda dal culo e si deve andare fuori a cercare aiuto: a caro prezzo.

Ora capisco perché a tavola si è calato sano senza masticare l’inverosimile ed il giorno dopo è spuntato con la mitica frase da slogan del Partito Comunista: Parliamo! Prima si è letto tutto il blog, poi è venuto a rompermi i coglioni. E W il cazzo, come se con un colpo di spugna risolvi tutti i problemi, prima dovrebbe accettarmi per quello che sono ed anche per come mi esprimo, senza menare censure.