lunedì 20 settembre 2010

Pausa lettura .

Lo stretto di Messina da Capo Peloro.

Oggi squilla il telefono di casa, è un dipendente della biblioteca Comunale di Milazzo che dopo 87 giorni di prestito mi richiede indietro l' Horcynus Orca. Avevo programmato di riportarlo in settimana, ma la telefonata ha accelerato i programmi.

C'è un problema: il tomo lo sto re-incollando, dato lo stato pietoso in cui versava ed in cui mi si è ridotto leggendolo. Praticamente ho navigato con l'edizione del 1975 della Rizzoli e la copertina mi si è sfaldata nelle mani.

Tolgo il tomo da sotto la pila di libri per incollarlo e lo pulisco. Un casino inimmaginabile! Ho rilegato con una colla troppo lenta, la quale amorevolmente ha impregnato parte delle pagine dell'opera. Investo circa due ore a ripararlo, ma alla fine ne esce fuori un gran bel lavoro di rilegatura e posso partire per la restituzione.

Giunto alla biblioteca Comunale trovo la cara Signora che mi ha permesso di tenerlo fino ad oggi, la ringrazio per avermi sostenuto facendomi leggere fino a pagina 536.

Apro la borsa e tiro fuori il libro, dentro ho sentito come separarmi da un compagno di vita, staccarmi un pezzo di pelle e di stomaco, nel lasciarlo nelle mani della libraia ho sentito che qualcosa di me se ne andava via. Saluto, ringrazio e torno alla bici.

Nel tragitto di ritorno mi son detto tra me e me: E se me lo comprassi?

Detto – fatto, pedalo allegramente fino a giungere allo storico libraio milazzese “Filoramo” per informarmi dei costi e delle possibilità.

Entro nel negozio ma non trovo il Signor Filoramo. Mi guardo attorno per cercare la sua classica figura da libraio: alto, magro, dal volto allungato con i capelli lunghi, il collo snello da cui pendono gli inseparabili occhiali da lettura ed il suo sorriso di accoglienza con cui ti accompagna per i meandri della cultura.

C'è una accesa discussione tra i presenti a cui non voglio minimamente partecipare, voglio sapere se c'è una copia dell'opera e magari comprarla.

Chiedo informazioni sul libro al figlio di Filoramo e con la coda dell'occhio vedo la sorella. Come da nostra consueta ed unica abitudine ci salutiamo e finisce tutto lì.

Riferisco al ragazzo il nome del libro, ma il suo sguardo sorpreso e sbalordito non mi fa capire che abbia capito di cosa si ratti In quel momento urlo dentro di me: Signor Filoramoooooo!!!!!!!!! Dov'èèèèèèèèèèèèèèèèèèèè????????????????

Il ragazzo chiama in causa la sorella per ricercare il libro nel database. Con mia grossa “gioia” ripeto il titolo del libro per la seconda volta e quello che ottengo è un alzata di spalle.

Interviene la madre dei due, ovvero la moglie di Filoramo (l'ho capito dopo un po), che mi chiede nuovamente cosa volessi. Per la terza volta ripeto il titolo del libro, e stavolta sembra che la signora capisca di cosa si tratti (un grido di alleluia dentro di me si fa strada).

Intanto la ragazza uscendo dalla consuetudine dei semplici “CIAO”, mi domanda:

  • Ti sei laureato?

Mi chiedo:

  • Ma che vuole questa?

Rispondo educatamente:

  • No.. Sarei venuto qui per un libro.

Ribatte lei:

  • Io si! E tu?

Le allungo la mano e con un sorriso le dico:

  • Complimenti!

Accenna a voler prendere la discussione, ma subito chiudo:

  • Sono qui però per il libro, vorrei leggere.

Interviene la madre da dietro, dicendomi:

  • Ti sei laureato? Ma bravo! Ma che specializzazione ti prendi?

Senza aggiungere nulla, mi metto a guardare solo lo schermo del PC, con il sorriso sul volto ma con una grande voglia di fuggire da quell'ambiente claustrofobico dico semplicemente:

  • Sarei interessato al libro. Non so i discorsi che avete preso, non mi interessano. Vorrei delle informazioni sul libro se è possibile.

Risponde la figlia:

  • Ma mi avevi detto che ti eri laureato!

    Ribatto:

  • Per quello che ho sentito ti sei laureata tu. Comunque sarei interessato al libro.

    La Neo-Dottoressa sembra aver capito che sono interessato al libro e finalmente fa una ricerca sul database.

    Ci sarebbero 2 edizioni dell'Horcynus Orca, una economica a 15,00€ ed una di 25,00€, rispettivamente della Mondadori e della Rizzoli. La signora sembra aver capito che sono interessato al libro, ma da buona bottegaia Milazzese secondo cui devi fare quello che dice lei, come dice lei se no non ti vendo le cose, se ne esce con un:

  • Ma.. Sarà difficile trovare un testo di Narrativa in questo periodo, c'è una gran confusione. Forse ci sarà quello a 15,00€.

Chiedo informazioni sulla tipologia del testo e la signora si volta verso gli scaffali dei libri di narrativa e mi indica un libro in edizione economica.

Dietro sento la figlia che continua a parlare, ma le ho voltato le spalle e l'argomento non mi interessa.

La bottegaia si china per far finta di cercare il libro, sposta un paio di tomi e mi dice:

  • Non ci sarà.

Capisco che fa finta di cercarlo, ma se c'è il tomo da 15,00€ lo vorrei comprare dato che ho proprio la cifra in tasca, mi chino verso i libri ammucchiati da lei spostati, dicendogli:

- Se vuole le do una mano.

La bottegaia capisce che sono interessato, ma voglia di cercarlo non ne ha. Mi risponde:

  • Ma qui c'è una gran confusione.

Ribatto:

  • E' un tomo di 1200 pagine, abbastanza ingombrante, dovrebbe essere facile notarlo.

Le indico un tomo pressapoco delle stesse dimensioni. Dopo aver spolverato un altro paio di tomi la bottegaia mi risponde:

  • No, non c'è.

    Con la signora non si cava un ragno dal buco, mi alzo e mi rivolgo al ragazzo con cui l'odissea è iniziata chiedendogli:

  • Si può ordinare?

  • Certo.

  • Quanto passa?

  • Un paio di giorni.

  • Magari me la penso e ripasso.

    Tra il deluso, l'infastidito e l'incazzato guadagno la porta della bottega dei libri e me ne vado. Appena arrivo fuori inspiro una gran boccata d'aria, come se me ne fossi uscito da una lunga apnea subaquea.

L'Odisse continua.