Stasera non ho proprio voglia di chiudere gli occhi. Non ho proprio voglia di spegnere la spina, ho voglia di stare collegato all’inverosimile. Sento un formicolio per le braccia e le mani, che mi porta a pensare. Pensare, rassettare idee, pensieri, è come se in una sola serata volessi sistemare tutta la mia vita: sbagli, le persone care passate, le Ex, vuoti, buchi, silenzi.
Mi viene una smania di girare, guardare, navigare sul web, parlare con gli altri e con il mondo intero, che quasi – quasi mi fa paura. Paura perché ora che ho provato a rallentare, inizio ad aver coscienza della stanchezza che si fa avanti. Stanchezza strana, pesante, cupa, che ti fa incurvare la schiena, come se portassi pesi.
Il tempo passa e non riesco a fermarmi, continuo nelle cose e sembra di non sentirmi stanco, non voglio sentirmi stanco. Ma il conto mi si presenterà, non ora, più tardi. Magari domani mattina, quando squillerà la sveglia e non la vorrò sentire, ma dovrò catapultarmi dal letto per recarmi a lavoro. Non sarà meglio che me ne vada a letto e cerchi almeno di riposare?
Vincent Van Gogh Starry Night. |
Il tempo passa e non riesco a fermarmi, continuo nelle cose e sembra di non sentirmi stanco, non voglio sentirmi stanco. Ma il conto mi si presenterà, non ora, più tardi. Magari domani mattina, quando squillerà la sveglia e non la vorrò sentire, ma dovrò catapultarmi dal letto per recarmi a lavoro. Non sarà meglio che me ne vada a letto e cerchi almeno di riposare?