venerdì 27 febbraio 2009

16/02... Secondo primo stipendio .

In liquidi.

Finito il Servizio Civile non mi sono lasciato andare alla disoccupazione selvaggia, anche perché quella piccola entrata extra che uno ha, ti permette di gestire al meglio le proprie necessità: svago, salute, interessi, in una sola parola “Indipendenza” ed ho trovato del lavoro a prestazione.
Al momento del versare il dovuto, non c'è stato l'accredito automatico sul libretto postale ( figata del Servizio Civile ), bensì una riscossione personale di carta moneta, dopo circa 2 mesi di lavoro.
Telefonate e contatti per mettere in liquidazione quanto mi spettava, rimandi su rimandi; poi una serie di contatti personali con il liquidatore che non ne voleva sapere. Al penultimo incontro mi si voleva dare un piccolissimo anticipo di quanto mi spettava, per la serie 50 € buttati sul tavolo. A quel punto mi sono incazzato come un animale dicendo: Tieniti l'elemosina, io voglio essere pagato per il lavoro fatto. Di lì ad un paio di giorni la cifra spettante è uscita fuori, anche perché ho minacciato di andarmene, dato che è una prestazione occasionale e non c'è niente a cui tener fede, se non la parola data, e a non mantenerla si perde da entrambe le parti.
Che merda di modalità di lavorare è il Precariato. Inviterei chi legifera e governa a condurre una legislatura in modalità lavorativa a Prestazione. Chissà se cambierebbe il corpo legislativo se i chiamati in causa si trovassero con il culo per terra a dover polemizzare con il liquidatore ad ogni scadenza. W l'Italia.

giovedì 26 febbraio 2009

Lista di cose simpatiche ed utili.

Per i momenti difficili!
Per superare i momenti difficili mi dovrei ricordare che:

  1. Scrivere aiuta.
  2. Uscire fuori casa fa bene.
  3. Telefonare alle persone può esser utile.
  4. Scrivere qualche SMS aiuta.
  5. Camminare fuori è buono .
  6. Andare in campagna mi piace.
  7. Spolverare qualche vecchio progetto non è niente male.
  8. Un bel caldo bagno aiuta a sentir meno freddo.
  9. Una tazza di thé caldo ti da calore.
  10. Vedere le foto dei momenti felici ti aiuta a ricordare i momenti piacevoli e a far passare prima i momenti spiacevoli.
  11. Un buon romanzo è cibo per l'anima.
  12. Giocare a basket con gli altri è bello.
  13. Tenere una quaderno dove tenerci le proprie cose aiuta ad alleggerire la mente.
  14. Ridere con barzellette, filmati, film è davvero bello.
  15. C'è altro oltre al Blog, per cui esci!

Mettere in gioco tutto se stesso .

E rischiare di esser accettati o respinti.

Nella partita dell'amore si decide come giocare.
C'è chi punta poco, chi punta gradualmente sempre di più parti di se, chi non punta nulla ed usa la puntata altrui, c'è invece chi punta tutto se stesso.
In quest'ultimo caso per me vuol dire giocarsela tutta, dare tutto se stesso perché poi non vengano in un secondo momento dei rimorsi, per cui la subdola domanda di sempre fa capolino e chiede: Ma se avessi fatto così? E se invece avessi fatto quello?
Il presente va vissuto sul momento, senza lasciarsi scorrere via le opportunità, senza aver prima provato a farle tue. Poi se deve andare male, che vada pure al Diavolo, vuol dire che non era la mia puntata, ma alla fine della partita posso sempre alzarmi dal tavolo e dire: Ho giocato tutto, ma proprio tutto, fino a restare in mutande, fino a sfinirmi.
Se invece la giocata vuol dire mettere in gioco tutto se stessi e alla fine rimpiangere ciò che si è fatto perché le cose sono andate male, perché si credeva che le cose sarebbero dovute andare per forza bene, perché giocando tutto l'altra persona non sarebbe potuta più andarsene, perché se giocando tutto te stesso credevi di legare per sempre chi ti stava accanto, bene, questo tipo di puntata al gioco dell'amore mi puzza tanto di amore infantile, bello quanto può esser bello, per chi se lo sente, ma spiacevole per chi lo riceve.
Se poi si sono superati i 25 anni, o comunque si è adulti, questa forma di cappio al collo dorato, può essere abbastanza fastidioso, dato che quello che cerchi è la condivisione e la cooperazione.
Cooperazione tra due persone sullo stesso piano, senza che uno sia messo sull'altarino e l'altro le veneri, o magari uno buttato nel fosso e l'altro lo controlli, uno stare assieme dove si condividano obiettivi, idee, pensieri, ambizioni, passioni ed emozioni.
Dove condividere non vuol dire omologare l'altro a te stesso o te stesso all'altro, essere se stessi, pensare ed amare con il proprio cuore, ma donarlo all'altro senza remore o doppi fini. Dove sciogliersi nell'altro pur restando se stessi, mischiarsi all'inverosimile e tornare se stessi, sentire il respiro dell'altra dentro di te fondersi con il tuo e restituirlo all'altra affinché ti assaggi. Vuol dire regalare una bella serata non perché vi è l'incubo di una scadenza da rispettare, ma perché si vuole donare se stessi all'altro quella sera, con una cena, un pensiero, della musica, dei fiori, nel fare l'amore. E tanto – tanto altro.
Per intenderci un po quello che si sente sulle note di Marvin Gaye in Sexual Healing, quel tono sensuale e confidenziale che può esservi tra due persone adulte che sanno quello che vogliono e si capiscono. Buon ascolto..


martedì 24 febbraio 2009

100 piccoli passi .

Tanti piccoli passi nella neve.

Quando iniziai il 24 Gennaio del 2007 un percorso personale, non sapevo ne dove e ne quando sarei arrivato dove sono ora. Il modo con cui ci sono arrivato era sconosciuto, ma grazie a tutti i miei cari, le persone che mi hanno voluto bene e diciamolo anche le persone che mi hanno voluto male, sono riuscito a segnare oggi il traguardo del 100esimo passo.
Ogni singolo passo è stato un camminare nella tormenta del gelo, riuscire a fare uno era un'impresa, ma il continuare a farli sempre è stata l'impresa.
Scelte osteggiate dalla famiglia, dagli amici, da chi ti stava accanto, ho raccolto le mie cose e mi sono messo nel buono e nel cattivo tempo ad andare avanti.
In ceri momenti sbucava l'idea di lasciare tutto e mollare, per non far ritorno e mandare a 'fanculo tutto. Poi mi rendevo conto che lavoravo per me, che ogni cosa fatta per se stessi difficilmente è male, così ho trovato la forza di continuare ed anche perché l'idea di abbandonare tutto non l'ho mai veramente presa in considerazione.
Oggi è festa nell'isola di Melee e voglio condividerla con tutti i suoi lettori. Con chi ha scritto su queste pagine, chi mi ha criticato per i miei pensieri, le idee, i racconti, le opinioni. E' festa anche per chi è approdato con costanza sulle sponde di quest'isola ma non si è mai mostrato ( ciao compare Livio ed un saluto alla Cristi ) o anche chi è semplicemente passato, questo piccolo momento di festa è per voi. Peccato che non possiamo tagliare una torta tutti quanti assieme, ma chissà, non c'è mai fine alla provvidenza ...

lunedì 23 febbraio 2009

OpenOffice .


Sulle prime quando mi si presentò il software in questione ero un po restio, ma perchè lasciare il buon e collaudato Office? Poi iniziai a ragionarci su, provando a mettere da parte i maggiori software di casa Microsoft ( da IE a Word ), per provare programmi diversi.
Sulle prime ero un po disorientato, confuso, mi veniva difficile lavorarci o capire queste altre forme di software. Poi col tempo una piccola idea si fece strada tra le altre : Sei cresciuto e ti sei formato in ambiente Microsoft, la tua massima aspirazione era avere la tua copia di Windows, il tuo Office ed il tuo Internet Explorer. Poi quando in facoltà mi trovai a lavorare con un Apple, capì che lustri e lustri di SOLO uso software Microsoft mi avevano proprio azzoppato il cervello, in modo che se non usi software di Bill Gates, sei come uno scimunito al PC. Capii che era venuto il tempo di passare ad altri lidi.
Il primo grosso passo fu con Firefox, per poi lasciare i soliti Antivirus blasonati e usare qualcosa di più originale. L'ultimo passo è stato il passaggio graduale a OpenOffice, di cui noto le numerose risorse messe in rete e le applicazioni possibili .
In pratica permette a chiunque abbia un PC ed un collegamento ad internet di avere un software per la videoscrittura legale e con una distribuzione che sta procedendo a macchia d'olio. Con questo strumento istituzioni, carabinieri o polizia, enti pubblici e privati, associazioni di volontariato, possono avvalersi di un prezioso strumento per sviluppare le capacità, produrre documenti e veicolando idee, pensieri, modi di ragionare, pensare, fare e lavorare, senza pagare il pizzo a nessuno, e potendo mettere in rete e scambiare con altri utenti il materiale prodotto.
Un esempio pratico potrebbe essere questo: Il file per l'apertura della pratica Socio AVIS creato a Milazzo, può essere messo in rete e condiviso con tutte le altre sedi AVIS d'Italia e poter avere uno standard comune su cui confrontarsi.
Che bella invenzione! Paragonabile all'invenzione della scrittura.. Non a caso si parla della prima videoscrittura freeware, un passaggio davvero epocale.
Per il download, del software basta semplicemente seguire l'indirizzo:

Libreria Ciofalo a Messina .

Si legge :-)

Valida libreria in zona Municipio a Messina, meglio delle locali milazzesi. Qui entri e almeno dovesti trovare i libri che cerchi. A Milazzo c'è poco e se non c'è devi aspettare a lungo. Qui ci si può perdere e svagarsi per una oretta abbondante, data la vastità dell'offerta.