venerdì 19 agosto 2011

E' arrivato l'inverno .

Con i suoi fiocchi di neve.

E' giunto l'inverno in questa vallata, prima era primavera, poi intensa estate, dopo iniziò il mite autunno, dalle tinte calde ed assolate. Ora è inverno e la fame si fa strada, ululati del passato squarciano le notti ed Io non vorrei esser lasciato solo, ma la mia amata ha anche lei tanto freddo.


Logo.

Marcia indietro ( momentaneamente ) .

Il nuovo logo elaborato non è che mi abbia sfagiolato molto, per ora si torna a coprire con il vecchio. Dovesse arrivarmi una nuova idea la metto in pratica.

giovedì 18 agosto 2011

Stile di scrittura di D'Arrigo.

Come le correnti di mare nello stretto.

Arrivato a pagina 900 circa dell'opera monumentale di Stefano D'Arrigo, nasce una nuova osservazione, stavolta sul suo modo di scrivere. L'autore presenta un modo di scrivere che, pur rimanendo se stesso, muta e cambia come le correnti nel mare.
Riesce ad inchiodare il lettore su di un argomento per pagine e pagine, come se fossi una nave in bonaccia, ferma, immobile. Non tira un alito di vento e la nave è fissa in un punto nel mare; il discorso non scorre, è fermo, perché descrive un concetto all'inverosimile.
Può darsi che si alzi rema (fenomeno di correnti che trasportano acqua di mare dallo Ionio al Tirreno e viceversa come fiumi ad intervalli regolari), per cui nonostante voghi/legga, essendo la corrente contraria al tuo procedere, D'Arrigo torna e ritorna sullo stesso concetto all'inverosimile per cui ti sembra di leggere lo stesso concetto decine di volte e ti senti ostacolato nel tuo verso di lettura. I soliti concetti si presentano e ripresentano, avanzi a fatica, ma sai che sei fermo perchè la rema/D'Arrigo si è alzata/o e tu non procedi.
Poi invece ci sono quei momenti in cui sembra di aver preso una piccola corrente secondaria, piccola-piccola, che guarda caso ti fa correre e scorrere sulle onde / pagine, con una tale velocità e naturalezza per cui ammiri la bellezza del paesaggio/storia.
Per me è questo lo stile di D'Arrigo, un mutare di correnti/stile all'interno del suo libro/mare.

Spesa .

Il carrello è vuoto .

In un bilancio ci sono le entrate (poche) e le uscite (molte), oltre a strumenti finanziari di custodia del denaro per il riconoscimento di interessi (bassi). La crisi si sente anche nell'Isola di Melee e da qualche parte si devono pur prendere provvedimenti.
Il campo lavorativo continua, anche se non è il massimo un lavoro atipico; gli strumenti finanziari sono sempre gli stessi (poche le new entry nel mercato del risparmio italiano), per forza di cose si deve incidere sulle uscite, alias spese varie.
Il primo passo fatto è stato vagliare attentamente le voci di spesa, collegandole ai vari fornitori presso cui mi rivolgo, senza scordare o tralasciare i luoghi di produzione.
Seguendo le voci di spesa ed i fornitori, sono alla ricerca del venditore che mi permette l'acquisto più conveniente, ma anche qua c'è da allungare i tempi di acquisto, prendere i beni in mano, studiarseli, compararli, ridurli ad unità primari di comparazione (prezzo a 1 kg o 1 L ), la memoria, un colpo di cellulare per sembrare di scrivere un SMS quando invece si prova a ricordarsi il prezzo, un taccuino e penna nella tasca. Ben agguerrito e ben organizzato per cercare di non farsi fregare più del dovuto.
Il passo successivo è stato cercare di capire i luoghi di produzione, lì ho avuto un paio di simpatiche ed interessanti scoperte produttive. Oltre a farmi una piccola cultura su multinazionali, differenze tra supermarket/ipermarket, localizzazione di medesimi prodotti presso più fornitori, la ricerca di volantini per le offerte, mi sono incuriosito sui luoghi di produzione dei beni.
Non sempre chi produce è chi distribuisce, oltre che chi distribuisce non sempre produce in Italia. Concetti scontati, forse ovvi, ma che se cercati sulle etichette dei prodotti, magicamente essi perdono il loro vistoso colore, sbiadiscono la loro presunta bontà rivelando una strana storia con uno strano percorso.
Ho scoperto di succhi di frutta che per abbattere i costi sono pieni di dolcificanti/edulcoranti, che la Palmera è diventata una sottomarca della Rio Mare, che Coop e Sigma si fanno produrre le marmellate dalla medesima fabbrica, oltre che entrambe si rivolgono alla Sterilgarda per la produzione del latte UHT da loro distribuito con il brand Coop o Sigma. Tanti piccoli particolari che se tenuti conto, ti portano a comprare i prodotti con una maggiore criticità: non sempre la marmellata a minor prezzo è quella con maggior contenuto di frutta o quella che costa di più è la più buona. I prodotti di marca nel controllare i luoghi di produzione danno interessanti sorprese, ed un'analisi del gusto di ciò che si compra (magari un succo di frutta) per ricercarvi i dolcificanti che abbassano l'uso di zuccheri e frutta (leggi risparmio), ma che ti lasciano un retrogusto di amaro in bocca che può dar fastidio.
La prossima esperienza da fare per contenere la spesa sarà l'acquisto di ricariche di lamette on-line, dato che fornitori locali oltre ad una determinata soglia non si può scendere nell'acquisto del bene. Sembra che si muovano bene in tal senso i tedeschi e gli inglesi a vendere su eBayo o comunque si sia disposti ad investire una certa cifra per acquistare maggiori prodotti e scampare un prezzo più basso.
Vediamo.

lunedì 15 agosto 2011

Parananza .

Bella è?

Era il 19 di Aprile, quando con Ale ci siamo messi a cercare dei grembiuli grandi e colorati per la cucina. La prima ricerca fu fatta in zona Messinese, ma scarsi i risultati. Ci venne l'idea di sfruttare l'opportunità Palermo e di conseguenza i suoi negozi. Detto fatto, locali ampi e con tante merci dove è stato possibile trovare il necessario.
Chiesi un grembiule ed il commesso mi rispose "Intende Parananza?", rimasi colpito dal nome, una "cosa in più che so" pensai tra me e me . Appena vista l'amore scoccò a prima vista, ne comprai una nera, una vinaccia (nella foto) ed una verde. La bianca la lasciai, mi sapeva tanto da macellaio.
Finora è stato un ottimo acquisto per poter cucinare.

Incontri in una Palermo Multietnica .

Portone di palazzo Mirto a Palermo .

Era il 27 Giugno del 2010, Io & Ale abbiamo incontrato una ragazza di nome Viviana durante un ricevimento interculturale tenutosi nella corte di palazzo Mirto. Ho avuto modo di scoprire il mezzo coltello rettangolare ed il coltello rettangolare per tagliare i formaggi stagionati e quant'altro necessiti per la divisione una buona forza concentrata a colpo.