sabato 17 novembre 2007

Testo di Caribbean Blue .

Eurus

Afer Ventus

So the world goes round and round

with all you ever knew

They say the sky high above

Is Caribbean blue ...

If every man says all he can,

If every man is true,

Do I believe the sky above

Is Caribbean blue ...

... Boreas ...

... Zephryus ...

If all you told was turned to gold,

If all you dreamed were new,

Imagine sky high above

In Caribbean blue ...

... Eurus...

Afer Ventus ...

... Boreas

Zephryus ...

... Africus ....

Enya - Caribbean Blue.



Era la festa dei 18 anni di una ragazza che conoscevo, quando il DJ mise la base di Caribbean Blue. Appena la ascoltai mi fermai dal parlare, mi congelai, ero quasi in trance, tanto che gli altri mi chiesero: Cosa hai Fabio? Risposi: Per favore lasciatemi ascoltare la canzone.

Appena il brano finì andai dal Disk – Jokey chiedendogli il nome del brano, accanto a me c’era Saver che mi rispose al posto del musichiere con un semplice “Caribbean Blu !”. Mi voltai, lo guardai e gli chiesi come facesse a saperlo, mi rispose con un secco: Ce l’ho a casa. Lo pregai per tutta la sera se me lo prestava per farmi una copia.

Andai dai miei vicini di casa, portandogli i CD vergini, gli diedi la copia master e gli raccomandai la massima cura, a fine serata il master era da Saver e la copia nello stereo di casa mia. Da quel giorno ascoltare questa canzone ogni volta mi provoca un subbuglio interiore di gioia, che trova sfogo in lacrime piene, intense e grosse, come se la voce della cantante mitigasse e calmasse le ferite del mio animo.

Possibile storia sulla Battaglia di Milazzo.

Il golfo di Milazzo teatro della battaglia navale durante le guerre Puniche .

Nelle acque del Golfo di Milazzo, si disputò nel 260 a.C. la seconda battaglia navale tra Romani e Cartaginesi. In questo specchio di mare si scrisse una pagina di storia importante e non nego che mi piacerebbe provare ad ambientarvi un piccolo racconto.

Il lavoro da fare per realizzarlo è vasto, ma data la dimensione della produzione in prosa, non dovrebbe essere impossibile. Certo mi piacerebbe avere la capacità narrativa di Guido Cervo, ma sono un semplice uomo di 27 anni che ha un progetto e cerca di realizzarlo.

Il risultato? A priori non saprei dirlo, ma di certo ce la metterò tutta per farlo. Devo dire che questo non è la prima volta in cui mi cimento in un racconto storico ( con molta fantasia ), ma l’usare la fantasia per colmare le lacune lasciate dalla storia è un particolare che mi piace molto. Con la fantasia puoi ridar vita a fatti, persone ed eventi passati, puoi ripresentarli ai contemporanei con la stessa intensità che li contraddistinsero.

Buon Lavoro!

mercoledì 14 novembre 2007

Dubbi sugli obiettivi .

Hmmmm .

L’altra sera ci siamo visti con il gruppo di lavoro che ho creato all’AVIS, a cui si è aggiunta Giusy, l’altra ragazza del servizio civile. Dalla discussione sono emerse linee differenti di azione e di pensiero circa i ragazzi, ma ritengo che dalle cose diverse ben amalgamate, si riescano ad ottenere i migliori risultati.

Il mio dubbio è circa le reali intenzioni di raggiungere un obiettivo da parte di Giusy, possiamo riempirci la bocca di lodevoli risultati, di obiettivi ardui ed interessanti da ottenere, ma se alla fin fine, non siamo neanche in grado di far capire ai ragazzi come fare e cosa fare, si rischia di fare discussioni per produrre sputazza.

La situazione in sede circa i ragazzi è semplice, ci sono quelli che hanno un minimo di interesse e quelli che non hanno un minimo di interesse. Il primo gruppo li ho cercati ed aggregati, il secondo gruppo si cerca di organizzarli, in ambito di volontariato.

Se vogliamo organizzarli con metodi pre-standardizzati ed impacchettati oltreoceano o in scandinavia, penso proprio che ci sarà da divertirsi quando sentirò lo schianto sulla sassaia / terra in cui ci troviamo qui a Milazzo .

Di nuovo una mezza maratona .

Stasera non c’erano tutte queste persone, ero solo!

Stasera avevo voglia di correre, troppi caffé, telefonate, studio e pensieri per la testa, mi sono cambiato ed ho iniziato a correre. Il passo era lento, ma continuo, scandito, non affrettato, di quelli che ti permettono di fare molto. La calottina di lana era in testa un buon paio di guanti mi coprivano le mani e mi sono detto, partiamo.

Sono arrivato al tono e mi sono chiesto: perché non continuo? Neanche mi sono risposto che già scorrevo sui gradini della scalinata della manica.

Giunto nella contrada della Manica, mi sono chiesto perché non provo ad andare avanti? Le gambe tenevano, avevo bevuto alle varie fontanelle pubbliche, invece di scendere verso casa sono salito a Sant’Antonio.

Il peggio è stato il ritorno 5,12 Km, con pausa a casa dei nonni per sapere come stavano. Ma a poco a poco sono riuscito a tornare a casa. Gli ultimi 500m li ho fatto a pass spedito, non ce la facevo più a correre, avevo troppi dolori.

Una bella esperienza, da rifare ma più in là.

martedì 13 novembre 2007

Ci siamo lasciati .

Un orsetto con il cuore rotto .

Io e Briciola ci siamo lasciati…..

L’odore dell’immaturità .

2 frutti a confronto: Il primo pomo dal bel colorito rosso, il secondo acerbo dal colore sbiadito .

Ti senti immaturo, quando di fronte ad un altro/a non ti senti bene. E’ come se ti crollasse il terreno sotto i piedi, l’altro sembrerebbe quasi più alto di te, ti guardi dentro e vedi che hai ancora tantissime cose da fare, tanti sogni non realizzati, progetti da concludere, obiettivi da centrare, imprese da costruire e posti da visitare.

Ti senti senza esperienza, goffo nel muoverti ed impacciato nel parlare, la lingua si secca, si impasta, sembra attaccarsi al palato, mentre le idee scorrono a centinaia nella testa e non trovano la via di uscita della favella.

Sembri la caricatura di un clown, o meglio di un cucciolo, hai un senso di irrequietezza addosso che non ti lascia, vorresti fare – fare – fare in modo da dire: Sono maturo anche io, ma l’unica cosa che sai fare è alla fin fine è andartene via, scappare, andare da un'altra parte, in un angolino.

Eureka !

Ultrastruttura del Glomerulo Renale, alias cosa c’è e come è disposto .

Finalmente ho capito come funziona il sistema di controllo Cellule della macula densa e Cellule iuxtaglomerulari . Si tratta di un sistema di una semplicità estrema, ma fino ad ora per vari motivi a me oscuro. Veniamo all’argomento e spieghiamolo.

Le Cellule della macula densa ( così dette perché i grandi nuclei ed il poco citosol è stipato in cellule ravvicinate tra di esse a coorte ) sono dei pressocettori, alias delle cellule sensibili alla pressione dell’ultrafiltrato glomerulare. Tale pressione dipende dalla concentrazione nel liquido degli ioni Sodio e Potassio, di conseguenza le cellule della macula densa sono sensibili alla concentrazione degli ioni nel liquido.

Quando la concentrazione degli ioni è bassa, le Cellule della macula densa percepiscono questo calo di ioni e avvisano le Cellule iuxtaglomerulari. Il modo di avviso è di tipo paracrino, cioè notizie tra cellule vicine ( guardate quanto sono vicine nello schema!), in maniera tale che la cellula avvisata possa esplicare la sua funzione.

Le cellule avvisate sono le Cellule iuxtaglomerulari, la loro funzione è di rilasciare la renina. La renina è un enzima, il quale attiva a sua volta l’angiotensinogeno in angiotensina I. Questo ultimo ormone ( l’angiotensina I ) riconosce e lega il suo recettore sito sulle fibrocellule muscolari lisce dei vasi ematici, comportando una generale contrazione vasale! La contrazione vasale vuol dire vasi con diametro minore, per cui applicandovi il principio di Hagen – Poiseuille, avremo che la Pressione è inversamente proporzionale al diametro del vaso, in soldini:

Vasi rimpicciolito = Pressione all’interno molto - molto - molto - molto grande!

Ecco che ho riportato alla normalità il calo di pressione precedentemente rilevato dalle cellule della macula densa.

EUREKA!

domenica 11 novembre 2007

Virtù cardinali.

La prima volta che ne sentii parlare ero piccolino, fu nel contesto delle lezioni del catechismo, poi l’argomento fu messo in soffitta per molto tempo. Gli adulti ti proponevano le virtù cardinali, ma nella realtà era quasi impossibile applicarle….

Trascorsero diversi anni, quando dovetti togliere strati e strati di polvere sull’argomento, durante una interrogazione di storia dell’arte. L’oggetto che si discuteva era la chiesa di San Marco a Venezia, insieme al simbolo dell’evangelista omonimo presente nel luogo di culto e assunto come simbolo della Repubblica marinara.

La prof mi chiese: Berti cosa è la Fortezza? Iniziai a sudare freddo. Fortezza? Fortezza? Fortezza? Ripetevo tra me e me, poi mi balenò un concetto: è un argomento astratto = filosofia = AIUTOOOOOOOOO!!!!! Il silenzio era totale, i secondi passavano ed io non sapevo che dire. Provai a tirar fuori quello che mi ricordavo del catechismo, spiegando che era la capacità del Cristiano di esser forte nelle avversità. La professoressa non capì, me lo richiese, e cercai di spiegargli lo stesso concetto ma in modo differente, non capì nuovamente. Il panico mi stava assalendo perché ad ogni inceppamento dell’interrogazione, erano punti del voto che se ne andavano.

Per superare il battibecco, scocciata la prof andò avanti con l’interrogazione, alla fine della quale, con una punta di stizza dissi che l’argomento era di interesse Religioso, quindi se mi si doveva interrogare sul cattolicesimo, quello era compito del prof di Religione. Aggiunsi che l’argomento non era stato trattato ne da lei in classe, ne tanto meno dal docente di Religione, quindi si sarebbe dovuto apprezzare la mia capacità di apportare nel contesto dell’interrogazione, elementi esterni alla formazione scolastica e quindi la mia capacità di formarmi fuori, di assimilare e di presentarli a scuola. Fui liquidato con un pulito ed eufemico: quello che dici non c’entra nulla. Spuntò fuori un magro 7 ed una mia avversione sull’argomento.

Con gli anni per puro caso navigando su internet decisi di approfondire l’argomento e fortuna volle che su Wikipedia, c’è qualcosa, riporto l’indirizzo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Virt%C3%B9_cardinali

Buona lettura! E come sempre grazie WIKIPEDIA!

Elisir ed AIRC .

Logo dell’AIRC .

Stasera su Rai3 c’era Elisir, condotto dall’eclettico dott. Mirabella. Argomento della puntata: la ricerca sul Cancro. Vari gli illustri ospiti, sia del mondo dello spettacolo che del mondo della ricerca, tra cui spiccava il grande Professor Veronesi.

Una bella puntata, fatta di novità, concetti importanti, spiegati con una semplicità tipica solo dei geni e la possibilità di poter contribuire. Mandando un SMS dal cellulare, del costo di 2€, al 48545 si dava un contributo alla ricerca. Io il mio piccolo SMS di speranza l’ho mandato, e voi?