giovedì 19 novembre 2009

Halloween .


Di 5 anni fa.

Correva l'anno 2004, dopo numerosi sacrifici alla tenera età di 24 anni riuscii a rialzarmi e a camminare nuovamente . Una sera un ex compagno di classe mi suggerì di festeggiare Halloween a Itala nel locale “Villa Pietra Rossa”. Non avevo impegni ed avevo voglia di cambiare aria, accettai di conseguenza. La proposta era a cavallo di troia, con celata/e fregatura/e.
Innanzitutto l'auto, non ce l'aveva nessuno ed io fresco-fresco di mezzo appena preso ( dopo 18 anni di catamarano ), mi si venne a scassare le palle finché non la presi tra raccomandazioni ed anatemi dei miei .
La seconda fregatura era nella ripartizione delle spese, nessuno voleva mettere mano al portafogli, dissi chiaro e tondo che io soldi da buttare nel cesso per far divertire gli altri non ne avevo, o si ripartivano le spese o per me potevamo starcene belli e buoni a casa. Dopo esser stato accusato di essere veniale, attaccato ai soldi e polemico, ci fu la colletta con la ripartizione delle spese: 2 si facevano carico del diesel, mentre io ed un altro pensavamo all'autostrada ( pessima accoppiata ).
Partiamo belli e pimpanti per il capoluogo a prendere l'unica “femmina” della comitiva. Preso il doppio cromosoma XX usciamo allo svincolo di Tremestieri.
Mi arrampico con la macchina nuova – nuova per vicoli e vicoletti, mentre l'altro con cui facevo coppia a pagare l'autostrada era eccitato come un sorcio a cui avevano appena dato un tozzo di cacio ( la femmina ). Ricordo che non volevo rovinarmi la serata più del dovuto, per cui scelsi di lasciar scorrere le cose.
Prima di entrare nel locale di fece una lunga sosta all'auto. La femmina del gruppo si sistemò il vestito e i tacchi a spillo neri da cui spiccavano i coloratissimi calzini a righe, prese una busta di plastica.    
Tirò fuori una bella bottiglia di Tequila, sale, coltello e rivolgendosi ai maschietti disse:
Come facciamo? Mi sono scordata i limoni a casa.
Quello con cui facevo coppia per pagare l'autostrada/eccitato come un sorcio datogli un soldo di cacio, iniziò a squittire non so che cosa, gli altri 2 avevano gli occhi pieni di smarrimento sul da farsi. Io mi guardai intorno e notai che eravamo parcheggiati sul bordo di una strada che tagliava in due un agrumeto.
Pensai:
Sarebbe il colmo se non trovassi un limone nel bel mezzo di un agrumeto   
siciliano.
Mi scostai dalla comitiva in preda al panico e mi avventurai tra gli alberi. Tornai con un paio ( forse anche più ) di limoni. La femmina del gruppo fu contenta, i due placarono lo sgomento, mentre il sorcio con cui facevo coppia saltellava tarantolato.
La femmina iniziò a preparare il primo giro di Tequila. Mandammo giù tutto di un fiato, la gola mi bruciava peggio del Rum e nel giro di pochi secondi l'alcool mi andò alla testa. Mi domandai:
Ma se mi ubriaco, chi la porta l'auto? Ma sopratutto come faccio se mi dovessero fermare?
Mi guardo attorno e vedo uno della coppia caricare bicchieri di Tequila senza freno seguito dalla femmina, il sorcio bere smodatamente, l'altro preso dall'alcool. Dissi tra me e me:
Ecco l'altra fregatura, non mi posso ubriacare se voglio portare indietro l'auto nuova a mio padre.
A malincuore, con una coscienza ancora troppo vigile e poco annebbiata dai fumi, dovetti chiudere il rubinetto dell'alcool.
L'allegra comitiva quasi tutta brilla, tranne me, fece direzione barcollando verso il locale da cui uscivano  note di disco – music .
Staccato il biglietto e varcata la soglia, una marea di ragazzi e ragazze dislocati su più piste da ballo si mostrò al nostro cospetto. Mi guardai intorno e notai un piccolo particolare: Erano tutti minorenni, se avessero avuto 18 anni era un miracolo. L'idea di conoscere qualcuna oltre la femmina del gruppo svaniva (altra fregatura nascosta) e mentre focalizzavo il concetto nella mente, la femmina della comitiva veniva marcata stretta dal Sorcio.
Quello che aveva tracannato Tequila a tutto spiano era in uno stato beato di menefottoebbasta dicendo continuamente “L'alcool non mi fa effetto”, l'altro con cui faceva coppia se ne era sgattaiolato a fumarsi un bel Joint per amplificare l'effetto sballato, io al mio solito rimasi a domandarmi:
Perchè?
Provai ad avvicinarmi alla femmina del gruppo, ma lei non mi cagava di striscio, oltre che il sorcio le si era attaccato di sopra. Questi due si baciavano, ballavano, un altro po scopavano sulla pista, con la femmina interessata a fare un Ménage à trois con il Sorcio ed il Tracannato di Tequila. Il Tracannato ripeteva “L'alcool non mi fa effetto” e rifiutava le proposte della femmina con un menefottoebbasta, il sorcio cercava di farsi strada, ma non trovava spazio. Pensai tra me e me di propormi, ma segò di brutto la proposta. ;ollai tutto e me ne andai in giro.
Girovagai per il locale, vedendovi ragazzine e ragazzini presi dall'euforia del ballo adolescenziale. Luci sparate sulla folla, fumi ed effluvi mischiati nell'aria. Percorsi il locale in lungo ed in largo senza trovare un cazzo di posto dove ballare o trovare qualcuna di interessante.
Il tempo scorreva, il Tracannato continuava a ingurgitare alcool e ripetere “L'alcool non mi fa effetto”, il Sorcio era attaccato alla femmina, la femmina non mi cagava di striscio ed il terzo aveva finito di farsi la canna.
Non saprei dire quanto tempo passò, ma mi ricordo che ci ritrovammo seduti su delle sedie di metallo smaltate di bianco nel giardino del locale. La femmina sulle gambe del Tracannato sempre più di la che di qua e ripetente la solita frase “L'alcool non mi fa effetto”, il Sorcio con la morte sulla faccia perché la femmina non lo cagava di striscio, mentre era interessatissima al Tracannato ed al Fumato. Mi avvicinai al gruppetto con una sedia per parlare un po, mentre i coglioni mi giravano a 1000.
Manco vado a sedermi, che il Tracannato vomita pure le budella per terra, il Sorcio inizia a squittire, la femmina strilla, il fumato se ne fotte. Io mi domando:
Che c'è da fare?
Risposta:
Acqua, spazzolone e fazzoletti.
Chiedo alla femmina se ha qualcosa a portata, mi risponde male. Mi alzo velocemente alla ricerca del necessario: acqua e fazzoletti ( pensando alla povera auto nuova ).
Convinco quello del BAR a darmi una bottiglietta e fazzoletti, facendomi seguire da un cameriere con il mocio. Arrivo con il necessario e la situazione si normalizza, tra me e me spero : E cazzo! Se non me la da stavolta, allora la femmina ce la deve avere per forza con me!
Sistemiamo tutto, mi carico sulle spalle il Tracannato e lo avvio all'auto, mentre il sorcio squittisce e saltella dicendo: Se vuoi guido io, se vuoi ti aiuto io, se vuoi ti do una mano etc. etc. Gli avrei sparato un siluro di vischio per ratti dentro al buco del culo.
Preso un panno vecchio e sporco nel bagagliaio dell'auto, tra 1000 reticenze di tutto il gruppo con frasi: ma perché lo devi mettere? Ma non lo vedi che ha vomitato tutto? Ma dai che te la pulisco io ( la femmina)  se vomita. Ma è sporco? Ma lascia stare etc. etc..
Sono arrivato. Esco fuori un ghigno con la bava alla bocca e dico: L'auto è mia e decido io. Se volete decidere voi la prossima volta portatevi la macchina e ne parliamo. Io questo che vomita non lo voglio in auto. Finalmente scende un silenzio tombale . Giro l'auto, facciamo salire il Tracannato, salgono gli altri e ci avviamo verso l'autostrada.
A 100m dallo svincolo dell'autostrada intravedo un posto di blocco dei carabinieri, faccio un breve calcolo:
1 è ubriaco fradicio. Il Fumato è fumato, ubriaco e senza maglietta ( per averla data al Tracannato ). Io ho bevuto. Se mi fermano mi portano in questura e sequestrano l'auto.
Prego affinché non ci fermino. Qualcuno lassù mi pensa e vedo i caramba fermare l'auto dopo di noi. Che culo e che altra bella fregatura!
Vado sparato in autostrada, mentre il sorcio è avvinghiato a pomiciare con la femmina e pretende di spaparanzarsi con i piedi sulla moquette dell'auto e comandare che musica mettere. Lo brucio con una frase come un pezzo di pane vecchio nel forno, zittendolo.
Mi arrampico per delle stradicciole costeggianti le fiumare di Messina e scaricare a casa la femmina. La mollo subito senza quasi un ciao, lei mi domanda:
Ce l'hai con me Fabio?
Le rispondo:
Di certo non ho avuto una bella serata e mentre tenevi tutti in considerazione a me non mi hai cagato di striscio.
Senza aspettare replica volto le spalle e me ne vado. L'auto è a debita distanza quando dallo specchietto retrovisore la femmina cerca in strada le chiavi di casa.
L'avventura continua con me che guido fino a Milazzo. Al casello il Sorcio che doveva pagare l'autostrada fa finta di dormire profondamente pur di non pagare , il Tracannato è in uno stato di oblio, il Fumato mi dice di non avere soldi e di non svegliare il Sorcio, dietro suonano, arrivo alla conclusione: Pago io..
Mi incazzo e dico chiaro e tondo che io auto non ne metterò più, dato che questa esperienza è finita con una serie di fregature.
Da quella sera  me ne sono andato a ballare solo 1 altro Halloween, ma questa è un'altra storia