sabato 14 marzo 2009

Momento difficile .

 Antonio Ligabue - Tigre con serpente, olio su faesite, cm 66x80.

Il 2009 è entrato con un Gennaio annunciante la crisi economica ed ora alla metà di Marzo non è che si presenti tanto allegro, ma soffocante e battagliero, con le forze a lumicino.
Vuoi per i calci nei coglioni ripetuti di chi ti stava accanto, non te li aspettavi, ma ti sono piombati addosso a più riprese.
Vuoi l'andare a scoperchiare gente morta e sepolta per il solo gusto di romperti le palle.
Vuoi che uno cerca di aprirsi un conto corrente e ci sono mille problemi da fronteggiare, l'ultimo la mancata consegna del lettore Bancoposta e gli interessi che scappano sui soldi bloccati in un conto corrente a vicolo cieco: NON APRITE IL BANCOPOSTA CLICK PERCHé I SOLDI VERSATI MANCO LI POTETE USARE.
Vuoi che uno prende la nomina a vicepresidente AVIS e viene preso per stronzo e lasciato come tale, da vecchi ormai decrepiti: potessero morire e far spazio.
Vuoi che uno cerca di rifarsi una vita privata di amicizie e ci si ritrova: grandi, sfatti e delusi.
Vuoi che uno prova a rifarsi una vita sentimentale e ti ritrovi attorniato dalla gente più strana. Del tipo ti invito a venirmi a trovare dove abito per la settimana entrante e a partire dal Venerdì faccio perdere le mie tracce. O magari l'ultima che mi è capitata è di una che prima mi da sboccate di acido di vecchia data e dopo mi da un appuntamento. Mi dice : ho il fine settimana libero, sono libera, ci vediamo. Prendiamo appuntamento per le 19 davanti al bar.
Arrivo puntuale. Si fanno le 19 e 15, e 30, e 45. Vedo se ci sono notizie sulla mail, ma niente. La serata è umida e sento freddo. Si fanno le 20.00. Alle 20.05 bestemmiando e maledicendo il genere umano me ne vado via inferocito come una bestia.
Ma se ne possano andare a fare in culo tutti quanti. Per ora è un periodo di merda, non ci posso fare molto per cambiarlo, se non sperare che passi il prima possibile e stare un po più accorto, in modo da non espormi troppo e da non farmi male. Meglio che si rompano il culo gli altri che io .

giovedì 12 marzo 2009

Amnesia .

Mi dimentico cosa stavo facendo.

Quando mi prendono i 5 minuti della smania, succedono tante cose, una di queste è l'improvviso vuoto di memoria, non ricordandomi cosa stavo facendo o cosa volevo fare. Mhà....

martedì 10 marzo 2009

Biglietto prestato .

Era simile.

Correva il 26 maggio del 2007, quando correndo salii sul Tram per tornamene a Milazzo dal Policlinico. Nella fretta mi scordai di comprare i biglietti, la voglia di lasciare Messina era troppa. Quando mi resi conto dell'assenza dei titoli di viaggio era troppo tardi: il controllore era salito in vettura.
Un collega di origine Palestinese, il di nome Ammudad prontamente mi prestò il biglietto del tram a Messina. Non dimenticherò mai quel gesto spontaneo fatto da una persona dalla cultura tanto lontana ma dall'umanità così vicina.

L' Ansia .

Prende durante l'attesa.

Scorrono i numeri sul tabellone illuminato dell'ufficio postale. Le persone che ti precedono impegnano lo sportello ed uno ad uno vengono sbrigati, mentre la fila si accorcia.
Controlli e ri-controlli i documenti per vedere se hai tutto in regola: carta d'identità, modello pre-compilato per operazioni, contante, libretto postale. Sembra esserci tutto, ma controlli di nuovo.
Al nuovo controllo c'è di nuovo tutto, ma hai come l'impressione che qualcosa manchi, forse era meglio che avessi scritto in un'altra maniera, forse non hai capito bene, forse è meglio tornare a casa e controllare meglio, verrai un altro momento, in un'altra occasione.
Manca qualcosa non tra le tue carte, ma dentro di te. Dentro manca quel particolare, come il terreno sotto i piedi, un appoggio, un sostegno interiore.
Vorresti controllare tutto nuovamente per rassicurarti, ma senti le mani sudaticce che si attaccano ai fogli, le tempie pulsare e girare la testa, la vista si offusca e traballi, il colletto ti si stringe al collo e ti sembra soffocare.
Hai la tachicardia e vorresti andartene perchè dentro ti senti come morire. Guardi verso lo sportello e dopo quello è il tuo turno, dopo ci sono io, tocca a me... E ti domandi:
Ma porca miseria proprio oggi si doveva scaricare la batteria del lettore Mp3? Almeno mi sentivo un po di musica e non mi facevo tutte queste seghe mentali!!! :-)) .

lunedì 9 marzo 2009

Coazione .

Quando questi bisonti partono, non li ferma nessuno...

Si definisce Coazione, una spinta interiore irrefrenabile a compiere gesti, ai quali l'individuo si sente costretto pur rendendosi conto della loro inadeguatezza .
Vai a fare una cosa, anche se una parte di te ti dice di non farla. Continui nel fare un' azione mentre una tua parte ti dice di smettere. Come quando sei stanco e l'altra tua parte ti fa proseguire. Oppure come nel caso in cui hai sonno e l'altra parte ti fa continuare finché non ti stremi. Oppure quando ti accorgi di dire una cazzata e la dici lo stesso, pur rendendoti conto dello sbaglio. Mi ricorda tanto il superlavoro... Hmmm... Sono bello e complicato, dotarmi di un manualetto di istruzioni? :-) .

Un pensiero .

Li raccolsi e pensavo a lei.

Passa i decenni, ma gli strascichi delle cose buttate giù per la gola si fanno sentire. Sembrava esser passato tutto, ma credo di cominciare a pagare solo ora il conto di un problema non affrontato.
Era il primo giorno di scuola, e nel frugare con gli occhi impauriti tra i banchi di una scuola mai vista se non da fuori, tra volti mai incontrati, tra nessuno mai conosciuto, la vidi per la prima volta.
Bella come una dea, ne ricordo ancora il vestiario insieme a questo forte sentimento che mi si sprigionò in petto e non sapevo cosa fosse.
Ne provai a parlare con mio fratello, della strana sensazione che provavo in corpo, all’altezza della pancia, e fotuna volle che Claudio mi seppe indirizzare bene: Caro fratellino, mi disse, quello che provi è amore. Molto confuso e poco persuaso, provai a convivere con questo sentimento, ma il risultato fu un aborto completo.
Cercai di scoprire qualcosa su di lei, ma mentre provavo ad avvicinarmi, sentivo sempre di più la distanza tra me e lei, più cercavo di capire qualcosa da lei e più capivo che eravamo lontani.
Nel corso degli anni provai a più riprese ad avvicinarmi, per cercare di conoscerla, capirla, sentirla, parlargli ( facendo tante minchiate ). Il risultato finale era sempre lo stesso: una diplomatica freddezza dove non c’era spazio per i sentimenti.
Mhà… Cose strane che mi capitano..

domenica 8 marzo 2009

Up & Down .

Nuovo lembo di terra dell'Isola di Melee, finalizzato a raccogliere altri post pubblicati in precedenza dove il filo conduttore è il raggiungere momenti troppo alti e poi scivolare verso momenti troppo in basso.
Per ricordarseli, per capirsi, per poter dire: Thò! Sto salendo. Oppure Ma guarda come sto scendendo. Ed avere un'idea di dove si sta andando. Anche perché lo scaffale “Il microscopio allontanatore” sta scoppiando e riuscirvi a mettere mano è davvero un'impresa.
Buona lettura..