sabato 27 giugno 2009

Donare il sangue .



Giornata di telefonate nella locale sede AVIS, numeri di telefonia mobile e fissa da aggiornare, indirizzi errati e la disponibilità delle persone da trovare. Si proprio la disponibilità altrui, un'impresa riuscire a trovarla.
Se da Roma in su l'AVIS del nuovo millennio punta a promuovere la donazione come un investimento per il futuro in termini di salute, di assistenza, di prevenzione partendo da una base di solida e concreta solidarietà verso il prossimo, qui nel culo del mondo occidentale le cose non vanno proprio così.
Le persone trovano mille scuse per non andare ad aiutare il prossimo: mal di testa, ir-rintracciabilità, mali oscuri e segreti inconfessabili (p.es. L'assunzione di un banale antibiotico), tutto fa brodo per non andare a donare.
Si fanno telefonate su telefonate e la gente ti risponde: lo/a può trovare stasera dopo le 20... Ma scherziamo? Uno è un volontario, mette a disposizione il suo tempo per un periodo preciso e specifico e si deve far carico dell'indisponibilità altrui? Quindi se io mi faccio carico di chiamarti forse tu doni, se no non si fa nulla? Ma stiamo scherzando? L'ennesima scusa per non andare a donare? Mha...
Quello che può sembrare funzionare è il pietismo verso chi si trova in condizione di bisogno. Bisogno che sembrerebbe occasionale, ma tale non lo è, dato che gli ospedali, il prontosoccorso e le sale operatorie sono in continuo lavoro e bruciano sacche di sangue su sacche d sangue. Fatte queste premesse, ne risulta che il problema è che il bisogno c'è SEMPRE, non all'occorrenza, non quando arriva la telefonata, non quando vogliamo “averla sucata” per sentirci importanti e solo all'ora donare.
Il video che accompagna il post faceva leva sul pietismo verso chi si trovava in condizione di bisogno, orientamento che rappresenta un tampone per il momento, ma per investire nel futuro... Siamo proprio lontani.

martedì 23 giugno 2009

Truzzi .



Finalmente hanno un nome...

Era un po' che cercavo di dare o trovare un nome a questo prodotto dell'Italia di inizio millennio ed il caso aiuta chi si guarda attorno.
L'altro giorno mentre ascoltavo la radio, il DJ fece partire il pezzo “susy la ragazza truzza” ed il ritmo mi colpì.
Fatta rotta su Youtube recuperai il pezzo in questione e tanto altro materiale, mio Dio quanto.... C'è da far restar secco il cervello.
Con questo post si apre una serie di pubblicazioni sull'argomento, o forse nulla perché a ragionarci su mi si secca quel poco di cervello che mi è rimasto funzionante :-D Vediamo...

Pubblicità per ridere.


E pensare.

Come se mi specchiassi, mi rivedo nel momento in cui mi incazzo come una bestia ed inizio a spaccare quello che capita a tiro, urlando ed imprecando. Peccato che non ho meno di 5 anni come il bimbo e che a 29 anni rischi di fare davvero danno alle cose e persone.
Ma non è meglio che ogni tanto mi mando da solo a quel paese ?

lunedì 22 giugno 2009

Orari navi ed aliscafi Milazzo – Isole Eolie .


Un piccolo servizio

Anche quest'anno li ho pubblicati, buona visione e state attenti.

Non si risponde di eventuali disguidi nati dall'utilizzo di questi orari, abbiate l'accortezza di informarvi in biglietteria prima di salpare .

Giornata di Burrasca .

Ho le palle piene .

Giornata di burrasca. Ero per i fatti miei ad impastare terriccio e terra in un vaso, quando mia madre mi insegue per casa urlando di chiudere le porte. La prima, la seconda volta, la terza volta le urla diventano minacce e vado di cervello.
Imprecando e bestemmiando per casa inizio a sfasciare la qualunque, lancio oggetti contro il muro bestemmiando, scaravento le prime cose che mi capitano a tiro, mollo un calcio al comò e spacco un cassetto. Capisco che la situazione è fuori controllo e me ne esco di casa.
Scendo in garage per riparare il cassetto ed un nuovo impeto di rabbia mi assale. Con un pezzo di legno inizio a spaccare la qualsiasi che mi viene a tiro, uno stendibiancheria, pezzi di legno, prendo a calci una tanica di ferro in alluminio lussandomi il pollice. Capisco che anche qui che la situazione è satura, raccolgo le cose e me ne vado via.
Voglio farmi una camminata, ma il piede mi fa un male infernale. Decido di fermarmi da qualche parte, ma una domanda mi nasce spontanea: dove? A 29 anni senza un cazzo di buco proprio, mentre mio fratello fa la bella vita ad happy hour, moto e chissà quale altro stracazzo di minchiata con la macchina della mamma e a casa dei nonni.
Che situazione di merda.