martedì 4 gennaio 2011

Appetiti della mente .


Particolarmente toccante il discorso del Prof John Forbes Nash jr. di fronte ad una tazza di tè:

  • Vedo ancora cose non reali. Scelgo di non prenderle in considerazione. Come una dieta della mente, scelgo di non indugere in certi appetiti. Come il mio appetito per gli schemi, forse il mio appetito per l'immaginazione ed il sogno .

A volte non dovrei indugere Io nei miei appetiti della mente: P., S., situazioni familiari.

L'IO...


Morto ammazzato .
L'altra notte piangevo, in sogno mi sono passate tante scene di una stessa persona fatta via via a pezzi. Era come se stessero ammazzando mio figlio, una parte di me stesso; lo vedevo esser spappolato pezzo a pezzo, come se una ascia gigante ne spaccasse in due il ventre (come vidi in un film horror).
Lo vidi andare a pezzi a brandelli, finire in un tritacarne dalla parte dei piedi ed io dall'altra parte a tenerlo e trattenerlo affinchè non andasse via in pezzi. Urlavo e piangevo come il padre di Cedric ritratto ne "Harry Potter e il calice di fuoco".

- Fatemi passare! Fatemi Passare 
- E' mio figlio! 
- Il mio ragazzo!! Il mio ragazzo!! Noooo! Nooooo! Noooo!7

Ed aggiungo di mio pugno: 

- Me lo hanno ammazzato!!!! 
- Il mio ragazzo....

 E mi scioglievo in una valanga di lacrime per aver perso mio figlio, il mio Io, la mia parte più importante.
Vorrei chiedergli scusa, vorrei rimediare in quanche modo, non so come, ma lo vorrei fare. Ci tengo, è mio, sono suo, è il mio... ragazzo (anche se in cuor mio lo vorrei chiamarlo bimbo mio).