sabato 8 agosto 2009

Mercoledì 10 Giugno 2009 .

Wellcome.

In quel giorno a Milazzo è venuta a trovarmi una cara persona. E' stato bello e voglio lasciare una piccola pietra miliare nella mia Isola.

giovedì 6 agosto 2009

Slogan per il posto ai disabili.

Davvero niente male .

Giorno 19 del mese scorso ero a Messina per lavoro, girovagando in zona municipio mi accorgo di uno stallo per disabili dalle linee giallo/viola, la vista mi sorprende e mi avvicino.
Guardo incuriosito il cartello e scorgo lo slogan sopra riportato, davvero una bella frase, pungente, breve e chiara. A Messina hanno avuto davvero una bella trovata.

mercoledì 5 agosto 2009

L'uomo è una pietra cava.



Pronto ad accogliere all'interno il respiro di vita dell'amata.

Cosa è un uomo se non una perfetta macchina di ossa, muscoli, tendini ed articolazioni? Macchina dotata di ottimi riflessi, capace di sprigionare una potente forza con i suoi gesti. Può compiere azioni, saltare, combattere, assalire, colpire, costruire armi ed offendere, cacciare e procacciare.
Quale è il suo compito nel discorso della vita? Forse mettere a disposizione le sue capacità e le sue resistenze per poter far scudo con se stesso a qualcosa o qualcuna.
Potrebbe esser un ottimo contenitore per proteggere con se stesso ciò che più ha di caro al suo interno, come un vaso di pietra al cui interno accolga della terra pronta a dar germogli.
Se si tenesse conto che dal suo grembo maschile non nasce nulla, ma con esso può abbracciare un'altra e proteggerla, si capirebbe che alla fin fine il suo compito è proteggere la sua amata con tutto se stesso.
All'esterno volgi la parte dura e resistente, mentre verso ciò che hai di caro porgi quella tua parte morbida, calda, viva, piena di sentimenti. Dai spazio ed accoglienza ad una persona cara, che in tutta la sua femminilità potrà fiorire madre, potendo così raggiungere il tuo compito.
Cosa è un uomo che con il suo abbraccio non stringe nulla al suo interno? Una statua di roccia ben scolpita ma che stringe il vuoto al suo interno. Cosa è invece un uomo che stringe al suo interno la sua amata? Un uomo pieno e ricco che accoglie e custodisce al suo interno il respiro della vita di colei da cui potrà generarsi nuova vita.
Peccato che a volte chi accogli tra le tue braccia prende la motosega e ti squarta a brandelli dal di dentro. Vita? No, sei alla stregua di una sagoma di cartone e vieni abbattuto come tale.
Capita..

La mia ragazza .



La canzone scorre dalle mie orecchie e la memoria va ad una calda sera passata assieme in quella lontana stanza.

Mentre ti tenevo stretta-stretta tra le mie braccia, aspettando il responso dell'esito nell'altra stanza, ci avrebbe detto se da li a poco saremmo stati in tre.

Immaginavo cosa sarebbe potuto essere. Immaginavo, tra me e me, te che sbocciavi mamma tra le lenzuola dell'ospedale. Non buttata tra camici estranei e professionali, ma con tutti i cari accanto, dall'infermiera all'ostetrica, passando da me re magio/dottore, attorniata da un briciolo di amore per chi sarebbe potuto venir fuori.

Immaginavo questa/o pulcino che apriva la bocca e lanciava il suo primo vagito e te che l'accoglievi tra le tue braccia ed io vi tenevo stretti – stretti.

Immaginavo te che allattavi e gli davi la vita.

Immagivano che da te potesse nascere la vita ed invece ho scoperto che è nata la morte.

Capita..

martedì 4 agosto 2009

Non servono supereroi .

Ma uomini.

Venerdì 31 Luglio ho avuto il piacere di rivede un caro amico dopo tanto tempo. Tra i tanti argomenti trattati (per l'esattezza moltissimi), l'attenzione è caduta su gli “Amici in comune”.
Uno di questi per l'ennesima volta mi si presentato in tutta la sua “bontà”... Troppa.. ma davvero troppa.
Sempre disponibile, sempre alla mano, senza una lite con gli altri, sempre affabile, sempre altruista, sempre pronto a caricarsi dei problemi altrui, mai una presa di posizione o una lite con gli altri, sempre in amicizia con tutti. Praticamente un Santo, o addirittura potrei dire un Supereroe, magari uno a caso “L'uomo ragno”.
Qualcuno negli anni ha preferito scavarsi il suo cantuccino, dove poter sclerare indossando la maschera del supereroe preferito, qualcun altro ha preferito uscire da quell'angolino e farsi la propria vita, nel bene e nel male. Se poi arrivano le critiche in base al piccolissimo spicchio di vita altrui che si vede, apostrofandolo “Vecchio”, pazienza, che ci posso fare.. Capita.
Preferisco esser quello che sono, piuttosto che con la mascherina dell'Uomo ragno. Toglitela, fai ridere i polli.
Deciditi a crescere che nella vita di tutti i giorni servono Uomini con le loro cicatrici, con i loro pro ed i loro contro, con i loro punti di forza e di debolezza, con la loro volontà e la loro indecisione, con e loro amicizie e con le loro liti, con la pace e con la guerra, non Supereoi asettici, solo e sempre buoni in calzamaglia.