venerdì 11 gennaio 2013

Ed ora.. .

Dormo in una stanza normale.
Era il 5 del mese di Agosto del 2011, quando mi sento al telefono con la Signora Carmela ed apprendo che dormirò per 3 settimane abbondanti nella stanza della piscina. Finora ero riuscito a scansarmela, ma adesso che c'è il pienone nella casa dello Squalo, mi tocca dormire lì.
Avevo già dormito in primavera e vuoi per il freddo, l'umidità, la polvere e tante altre cose, era stato uno strazio. Essendo in questa occasione l'unico posto disponibile, mi faccio coraggio e la occupo.
Entrato, l'odore non è dei più invitanti: polvere frammisto a chiuso, con un fondo di muffa. Passo la prima notte svegliandomi con la gola in fiamme (la polvere), le zanzare e la puzza.
Svegliatomi a pezzi per una nottata insonne, decido di rendere la stanza abitabile, d'altronde ne va del mio sonno e quindi della mia salute. Tolgo subito quella maledetta trapuntina autunnale, è estate e non è che faccia momentaneamente al caso.
Faccio la spesa e mi compro un fornellino per piastrine contro le zanzare, accenderò ogni sera dopo le 18, assieme a dell'insetticida spray anti-zanzare meticolosamente ed ecologicamente spruzzato sugli sitpiti della porta di ingresso .
Il primo pomeriggio utile faccio la prima pulizia, riesco a trovare/comprare a fatica scopa, paletta, secchio, mocho e straccio. Vado con lo spolverare, spazzare e lavare per terra. Una nube si alza, la gola si irrita e la notte mi sveglio ripetutamente per la puzza di polvere e la gola in fiamme.
Al secondo giorno utile decido di pulire con maggiore profondità. Spazzo nuovamente per terra, spostando i mobili; con mia gioia la paletta é piena di polvere, forse ho capito da dove veniva la puzza. Si apre la seconda nottata, tutto fiducioso mi appresto a dormire.
Stessa storia di prima, con l'aggiunta di un bel dolore alla schiena. Pulisco nuovamente, stavolta togliendo almeno uno degli inutili deodoranti per ambiente, dato che una nota della puzza della stanza proveniva proprio da questo. Butto in una scatola i peluches e quant'altro accumuli polvere ci sia stato in stanza. Spazzo i muri con la scopa, ingaggiando una guerra senza quartiere con ragnatele e ragni. Alla fine ho la meglio, si sente meno puzza .
Spostando e spolverando il divano, scopro che è un ricettacolo di polvere ed è assemblabile. Lo schienale è smontabile, sotto c'è una rete con un materasso ed il piano di seduta è un materasso. Smonto lo schienale, faccio scomparire la brandina dove ho dormito finora sotto un letto simile nell'altra stanza che riceve lo schienale, cambio le lenzuola per il nuovo e con mia gioia mi corico in un nuovo letto con la testa rivolta verso nord, oltre ad una testata dove appoggiare il cuscino per leggere.
Sonno di sasso, la sera sono riuscito a leggere appoggiando il cuscino allo schienale, ma un forte puzzo di muffa sale dal materasso, e pensare che proprio per la sua puzza volevo farlo scomparire piuttosto che quello dove dormivo fino a prima. Mi faccio forza e scambio il materasso puzzolente con quello con cui finora avevo dormito. Risultato raggiunto, la sera scorre liscia, sarà stata anche il sonno ed il fornello per le piastrine anti-zanzara che ho messo in funzione, oltre all'irrorazione due volte al giorno del repellente per insetti.
La situazione sembra esser normale, ma qualcosa non mi torna, in primis il freddo nella stanza; il lenzuolo non basta, ci vorrebbe un copriletto. Inizio a cercarlo e ne trovo 3, non so quale prendere perchè sono tutti combinati male. Prendo il primo e dopo il lavaggio flash a 30 minuti continua a puzzare. Scelgo di lavarle a poco a poco tutte e tre in lavatrice per 1 ora e mezza con il programma sintetici. Passano i lavaggi e le ore, il flacone del detersivo e dell'ammorbidente scendono, ma trovo il copriletto necessario. Era quello meno strappato e meno lercio.
Nella foga di montare e smontare, smonto e pulisco la poltrona. Riuscendo quasi a segarmi le dita con le cerniere, tolgo le fodere alla poltrone e le lavo con il solito programma di lavatrice. Ne guadagno in pulizia dell'aria della stanza ed il mobile fungerà da appoggia vestiti e per sedermi quando indosso le scarpe. Stavolta le difficoltà sono nello smontare le federe, la rima di uscita dal sacco della fodera è piccola rispetto al mattone di gommapiuma racchiuso. Devo schiacciare di molto la spugna, scoprendo con mio rammarico che è fissata ai bottoni. Niente male,prendo il coltello, talgio il punto di fissaggio e finisce tutto in lavatrice.
Nel girare nelle stanze vicine scopro che sotto una montagna di roba c'è una rete ortopedica. La mattina mi sveglio con la schiena a pezzi per queste reti da brandine, oltre al fatto che sbatto e ri-sbatto i piedi nei piedi del letto perchè la struttura è corta e le reti a molle fanno piegare la schiena. Aggiungo pure che è corto e sbatto i piedi quando mi muovo.
Smonto mezza magazzino per estrarre la rete ortopedica, con mia "gioia" scopro che è stata messa in disarmo perchè un piede le si stacca. Controllo il bullone di fissaggio e mi incazzo come un animale! Si deve cambiare solo il bullone, magari prendendolo più lungo posso avere un maledetto letto come si deve! Prendo l'auto e scappo alla prima ferramenta. Guardo negli occhi il commesso e senza grandi giri di parola esco fuori il bullone e gli dico: Ne hai un altro? Senza troppi giri di parola a 0,30€ centesimi risolvo il problema.
Salgo in auto e monto il pezzo. Sistemo la nuova rete, il materesso, cambio le lenzuola ed una notte di sasso corona i miei sacrifici.
Trascorrono le sere ma Io ho qualche problema a leggere a letto e a spogliarmi, oltre che agli spazi nel mobile dei vestiti.
Comincio dal mobile dei vestiti: Butto tutto quello che non può essermi utile. Faccio spazio per le mie cose e finalmente ho un po più di ordine.
Sposto l'appendino ai piedi del letto, aggiungendovi un tappetino per poterci camminare su mentre mi spoglio/vesto. Sul come appoggiare la testa non ho momentaneamente una soluzione, ma sono fiducioso che si presenterà. Piazzo il tavolino framelico davanti al letto ed in mezzo alla stanza, in modo da potervi appoggiare il PC la sera e guardarlo dal letto, oltre che appoggiarvi le mie cose quando ho le mani impegnate. Soluzioni spettacolari.
L'idea per appoggiare la testa mentre leggo fa capolino un paio di giorni dopo: spostare il letto nell'agolo della stanza in modo da avere il muro alla testa del letto e potervi appoggiare il cuscino. Grande idea, ma la notte mi sveglio nuovamente per il puzzo di polvere. Smonto e rilavo la stanza di sana pianta, sembrerebbe che avrei risolto tutti i problemi.
Noto che la luce che illumina la stanza è avvolta dalle ragnatele, la pulisco ben - bene e cambio la lampada con una più grande, a luce calda e dall'illuminazione graduale. Adesso sembra di stare in un posto civile .
Quando cerco di mettere sotto carica i celluari, mi rendo conto che i fili dalle prese sono tiratissimi, scappo alla prima occasione alla solita ferramenta e compro una racchetta per prese. Finalmente ho i fili non tirati da dietro il letto e sopratutto il letto è attaccato al muro senza che le lenzuola cadano sulla presa al muro.
La sera prima di coricarmi l'occhio va alla porta in fondo alla stanza senza vetri, quella che da nella cantina/deposito, da cui arrivava in primavera una bella umidità e freddo. Come risolvere? Ricordandomi di una mangiata a casa di Davide in campagna con i ragazzi, quando smontammo una finestra di nylon, mi viene in mente di attaccargliene un po dove mancano i vetri.
Detto fatto, alla prima mattinata utile vado nuovamente in ferramenta e compro un paio di metri di palastica.
Sfrutto il pavimento di coccio per talgiare il nylon della dimensione desiderata, lo rabbocco sulla porta, lo puntello con i chiodini ed et voilà! Finalmente ho una porta un po più umana e meno da troglodita dalle caverne.
Arrivato a quel punto potevo dire di dormire in una stanza normale, potevo dire, ma la storia è ancora lunga. Ci tengo a precisare che tutti i lavori sopramenzionati erano nel poco tempo libero a disposizione, cioè la mattina presto prima di prendere servizio e la sera tardi dopocena. Ero cotto di stanchezza.