Dormo
in una stanza normale.
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Era
il 5 del mese di Agosto del 2011, quando mi sento al telefono con la
Signora Carmela ed apprendo che dormirò per 3 settimane abbondanti
nella stanza della piscina. Finora ero riuscito a scansarmela, ma
adesso che c'è il pienone nella casa dello Squalo, mi tocca dormire
lì.
Avevo
già dormito in primavera e vuoi per il freddo, l'umidità, la
polvere e tante altre cose, era stato uno strazio. Essendo in questa
occasione l'unico posto disponibile, mi faccio coraggio e la occupo.
Entrato,
l'odore non è dei più invitanti: polvere frammisto a chiuso, con un
fondo di muffa. Passo la prima notte svegliandomi con la gola in
fiamme (la polvere), le zanzare e la puzza.
Svegliatomi
a pezzi per una nottata insonne, decido di rendere la stanza
abitabile, d'altronde ne va del mio sonno e quindi della mia salute.
Tolgo subito quella maledetta trapuntina autunnale, è estate e non è
che faccia momentaneamente al caso.
Faccio
la spesa e mi compro un fornellino per piastrine contro le zanzare,
accenderò ogni sera dopo le 18, assieme a dell'insetticida spray
anti-zanzare meticolosamente ed ecologicamente spruzzato sugli
sitpiti della porta di ingresso .
Il
primo pomeriggio utile faccio la prima pulizia, riesco a
trovare/comprare a fatica scopa, paletta, secchio, mocho e straccio.
Vado con lo spolverare, spazzare e lavare per terra. Una nube si
alza, la gola si irrita e la notte mi sveglio ripetutamente per la
puzza di polvere e la gola in fiamme.
Al
secondo giorno utile decido di pulire con maggiore profondità.
Spazzo nuovamente per terra, spostando i mobili; con mia gioia la
paletta é piena di polvere, forse ho capito da dove veniva la puzza.
Si apre la seconda nottata, tutto fiducioso mi appresto a dormire.
Stessa
storia di prima, con l'aggiunta di un bel dolore alla schiena.
Pulisco nuovamente, stavolta togliendo almeno uno degli inutili
deodoranti per ambiente, dato che una nota della puzza della stanza
proveniva proprio da questo. Butto in una scatola i peluches e
quant'altro accumuli polvere ci sia stato in stanza. Spazzo i muri
con la scopa, ingaggiando una guerra senza quartiere con ragnatele e
ragni. Alla fine ho la meglio, si sente meno puzza .
Spostando
e spolverando il divano, scopro che è un ricettacolo di polvere ed è
assemblabile. Lo schienale è smontabile, sotto c'è una rete con un
materasso ed il piano di seduta è un materasso. Smonto lo schienale,
faccio scomparire la brandina dove ho dormito finora sotto un letto
simile nell'altra stanza che riceve lo schienale, cambio le lenzuola
per il nuovo e con mia gioia mi corico in un nuovo letto con la testa
rivolta verso nord, oltre ad una testata dove appoggiare il cuscino
per leggere.
Sonno
di sasso, la sera sono riuscito a leggere appoggiando il cuscino allo
schienale, ma un forte puzzo di muffa sale dal materasso, e pensare
che proprio per la sua puzza volevo farlo scomparire piuttosto che
quello dove dormivo fino a prima. Mi faccio forza e scambio il
materasso puzzolente con quello con cui finora avevo dormito.
Risultato raggiunto, la sera scorre liscia, sarà stata anche il
sonno ed il fornello per le piastrine anti-zanzara che ho messo in
funzione, oltre all'irrorazione due volte al giorno del repellente
per insetti.
La
situazione sembra esser normale, ma qualcosa non mi torna, in primis
il freddo nella stanza; il lenzuolo non basta, ci vorrebbe un
copriletto. Inizio a cercarlo e ne trovo 3, non so quale prendere
perchè sono tutti combinati male. Prendo il primo e dopo il lavaggio
flash a 30 minuti continua a puzzare. Scelgo di lavarle a poco a poco
tutte e tre in lavatrice per 1 ora e mezza con il programma
sintetici. Passano i lavaggi e le ore, il flacone del detersivo e
dell'ammorbidente scendono, ma trovo il copriletto necessario. Era
quello meno strappato e meno lercio.
Nella
foga di montare e smontare, smonto e pulisco la poltrona. Riuscendo
quasi a segarmi le dita con le cerniere, tolgo le fodere alla
poltrone e le lavo con il solito programma di lavatrice. Ne guadagno
in pulizia dell'aria della stanza ed il mobile fungerà da appoggia
vestiti e per sedermi quando indosso le scarpe. Stavolta le
difficoltà sono nello smontare le federe, la rima di uscita dal
sacco della fodera è piccola rispetto al mattone di gommapiuma
racchiuso. Devo schiacciare di molto la spugna, scoprendo con mio
rammarico che è fissata ai bottoni. Niente male,prendo il coltello,
talgio il punto di fissaggio e finisce tutto in lavatrice.
Nel
girare nelle stanze vicine scopro che sotto una montagna di roba c'è
una rete ortopedica. La mattina mi sveglio con la schiena a pezzi per
queste reti da brandine, oltre al fatto che sbatto e ri-sbatto i
piedi nei piedi del letto perchè la struttura è corta e le reti a
molle fanno piegare la schiena. Aggiungo pure che è corto e sbatto i
piedi quando mi muovo.
Smonto
mezza magazzino per estrarre la rete ortopedica, con mia "gioia"
scopro che è stata messa in disarmo perchè un piede le si stacca.
Controllo il bullone di fissaggio e mi incazzo come un animale! Si
deve cambiare solo il bullone, magari prendendolo più lungo posso
avere un maledetto letto come si deve! Prendo l'auto e scappo alla
prima ferramenta. Guardo negli occhi il commesso e senza grandi giri
di parola esco fuori il bullone e gli dico: Ne hai un altro? Senza
troppi giri di parola a 0,30€ centesimi risolvo il problema.
Salgo
in auto e monto il pezzo. Sistemo la nuova rete, il materesso, cambio
le lenzuola ed una notte di sasso corona i miei sacrifici.
Trascorrono
le sere ma Io ho qualche problema a leggere a letto e a spogliarmi,
oltre che agli spazi nel mobile dei vestiti.
Comincio
dal mobile dei vestiti: Butto tutto quello che non può essermi
utile. Faccio spazio per le mie cose e finalmente ho un po più di
ordine.
Sposto
l'appendino ai piedi del letto, aggiungendovi un tappetino per
poterci camminare su mentre mi spoglio/vesto. Sul come appoggiare la
testa non ho momentaneamente una soluzione, ma sono fiducioso che si
presenterà. Piazzo il tavolino framelico davanti al letto ed in
mezzo alla stanza, in modo da potervi appoggiare il PC la sera e
guardarlo dal letto, oltre che appoggiarvi le mie cose quando ho le
mani impegnate. Soluzioni spettacolari.
L'idea
per appoggiare la testa mentre leggo fa capolino un paio di giorni
dopo: spostare il letto nell'agolo della stanza in modo da avere il
muro alla testa del letto e potervi appoggiare il cuscino. Grande
idea, ma la notte mi sveglio nuovamente per il puzzo di polvere.
Smonto e rilavo la stanza di sana pianta, sembrerebbe che avrei
risolto tutti i problemi.
Noto
che la luce che illumina la stanza è avvolta dalle ragnatele, la
pulisco ben - bene e cambio la lampada con una più grande, a luce
calda e dall'illuminazione graduale. Adesso sembra di stare in un
posto civile .
Quando
cerco di mettere sotto carica i celluari, mi rendo conto che i fili
dalle prese sono tiratissimi, scappo alla prima occasione alla solita
ferramenta e compro una racchetta per prese. Finalmente ho i fili non
tirati da dietro il letto e sopratutto il letto è attaccato al muro
senza che le lenzuola cadano sulla presa al muro.
La
sera prima di coricarmi l'occhio va alla porta in fondo alla stanza
senza vetri, quella che da nella cantina/deposito, da cui arrivava in
primavera una bella umidità e freddo. Come risolvere? Ricordandomi
di una mangiata a casa di Davide in campagna con i ragazzi, quando
smontammo una finestra di nylon, mi viene in mente di attaccargliene
un po dove mancano i vetri.
Detto
fatto, alla prima mattinata utile vado nuovamente in ferramenta e
compro un paio di metri di palastica.
Sfrutto
il pavimento di coccio per talgiare il nylon della dimensione
desiderata, lo rabbocco sulla porta, lo puntello con i chiodini ed et
voilà! Finalmente ho una porta un po più umana e meno da troglodita
dalle caverne.
Arrivato
a quel punto potevo dire di dormire in una stanza normale, potevo
dire, ma la storia è ancora lunga. Ci tengo a precisare che tutti i
lavori sopramenzionati erano nel poco tempo libero a disposizione,
cioè la mattina presto prima di prendere servizio e la sera tardi
dopocena. Ero cotto di stanchezza.