mercoledì 16 gennaio 2013

Ho bisogno di... .

Rassettare le idee
Era il 10 Settembre dell'anno scorso, quando sulla spiaggia di Capo Alì scrivevo:

L'esperienza lavorativa è volta al termine. La stanchezza di 29 giorni di lavoro si fa sentire, assieme alle continue discussioni avute con il pescecane, turni lunghi, discussioni con figli, figlie e nipoti, oltre alle immancabili questioni con la Governante, con cui ogni cosa diventava uno scontro. Scontri su scontri e su scontri ed ancora scontri.
La stanchezza mentale via-via ha iniziato a farsi strada, sommandosi alla fisica, fatta di poco sonno cattivo (infiltrazioni di acqua dal soffitto che rendevano la stanza satura di umidità con la gioia dei miei dolori di cervicale), mangiare male e ad orari sregolati, poca collaborazione (tranne Salvo) e gli straordinari da dover fare a fine lavoro per poter sistemarmi ora la stanza, ora il bagno, ora svuotare la stanza/discarica/cantina alle spalle di dove dormivo, da cui un costante odore nauseabondo trapelava. In pratica sono giunto al fine  turno con la testa confusa e satura.
 A questa situazione si somma un rapporto in crisi, da cui non si vede via di uscita e dove le possibilità di far qualcosa assieme, sfumano e si inaridiscono dietro ai "No" ed alla mia incapacità di comprenderla.
Quello che vorrei ora come ora, è svuotare la mente, sgomberarla da discussioni, avere una pausa da tutto e tutti, anche da me. Lontano, nel silenzio della natura di un bosco, sulla riva di una spiaggia sconosciuta, in un pezzo di campagna non ancora visitato.
Ho bisogno di pace e di serenità, in modo da raffreddare le idee, poterle dimenticare/sedimentare/scrivere ed esser meno ingolfato.

Voglia di una Cioccolata .

Ma anche tre .
Poco fa ero davanti alla TV e guardavo un programma sulla Rai. Parte durante il format parte un contatto video e scopro che sono una famiglia di colore con attorno un gran ben di Dio dolciario, la cosa mi sorprende più del dovuto. Non analizzo troppo e lascio scorrere.
Al secondo contatto visivo, l'occhio mi cade su un particolare che mi era sfuggito, un gran pezzo di cioccolata smagliante e guarnita di panna bianca.
Al terzo contatto noto che la cioccolata ha accanto brioches, una montagna di cereali ed una serie di dolcetti invintanti. Mi sviluppa una fame nera. Fame già destata iersera mentre ero a letto, nel cuore della notte, non mi sono alzato, ma ho ricominciato a pensare alle mangiate in compagnia fatte in passato.
Mentre guardavo la cioccolata allo schermo, mi ha preso una voglia di mangiarmi della cioccolata che avevo in casa e magari andarmene in pasticceria e perdermi tra i dolci, assurdo..

domenica 13 gennaio 2013

Diario

Dopo aver letto il libro di Manuel Loureiro "Apocalisse Z", mi sono accorto della necessità di buttare giù degli appunti di vita, non troppo elaborati come può essere un post, con tanto di immagini, suoni, video e slide.
Ho bisogno di fissare delle idee, raccontare dei fatti in maniera nuda e cruda, senza troppi ripensamenti o elaborazioni. Inauguro una nuova ala dell'isola con l'etichetta "Diario", perchè vuol esser proprio un Diario, ma non nel senso di un qualcosa di segreto, ma solo un posto dove riversarvi in maniera diretta gli appunti della vita e non confondermi troppo . 
Vediamo come và.  

Considerazioni su Harry Potter .

Ultimo tomo della saga .
La capacità di J.K. Rowling nel descrivere umani eventi è sorprendente, poche frasi asciutte e lapidarie con cui affrescare stadi d'animo. Più volte mi è capitato di leggere una frase di un romanzo e scorrervi sopra senza darvi troppa retta, altre volte scorri su di una frase e vi ritorni perchè ti colpisce. La leggi e la rileggi, magari la leggi un' altra volta e la sottolinei (perchè hai imparato a portarti dietro una matita) per fissarla e portarla dentro di te.
Magari riesci a leggervi qualcosa di tuo, un frammento del propio mare interiore. In quel momento le acque si calmano un po, senti di non esser solo sulla faccia della terra, qualcuno come te sente cose simili alle tue e riesce a condividerle con te come un pezzo di pane per un mondo interiore con la sua fame da sfamare.