sabato 20 febbraio 2010

Editor di Blogger .

Il modello nuovo.

Ultimamente i lettori dell'Isola di Melee si saranno accorti che il numero dei Post pubblicati è nettamente in calo, vari sono stati i problemi a monte che mi hanno fatto mollare un po la presa sul sito .
Il primo punto da risolvere è stata la scelta del nuovo Editor di Blogger per i post, dove il mio cruccio principale è la penalizzazione delle Didascalie multimediali delle Foto. Come avrete notato nella formattazione di ogni Post c'è una immagine principale che segue il titolo, con il compito di trama conduttrice dello scritto a cui si affianca e accompagnare il lettore, rappresentando visivamente quello che scrivo. Per la serie: guarda un po che idea mi balena per la testa. La soluzione momentanea è il ritorno al vecchio Editor di Blogger, dove le Didascalie multimediali (il testo sottolineato in blu sotto le immagini ) vengo valorizzate e permettono di dare maggiore respiro alle foto, elemento di cui non smetterò mai di ribadire il ruolo essenziale per il mio Blog, perché una buona immagine è già mezzo discorso raccontato.
Gli altri motivi sono di carattere tecnico, la mia cara macchina fotografica aveva prima perso il treppiedi, si erano esaurite le batterie ricaricabili, il Nokia 6680 su cui buona parte delle foto del blog si basa non riesciva da solo a soddisfare tutte le necessità. Praticamente sono venuti meno un paio di requisiti tecnici per cui le immagini ed i seguenti post ne risentivano.
Altro particolare è la mia volontà di discriminare gli argomenti da trattare. Il Blog era e resta sempre un lembo di terra dove scrivere, ragionare ed esprimere la propria opinione nell'oceano di internet, ma su certi punti preferisco scegliere altri luoghi e forme dove esprimere la mia opinione. Aggiungo pure che la gioia data dal ritrovare un fiore tra le pagine di un quaderno è un qualcosa che difficilmente il digitale può ripagare.
In ultima analisi un altro elementi frenante alla pubblicazione sono i filmati che vorrei allegare alle idee, bellissimi per esprimere idee, emozioni e sensazioni, ma difficili da reperire. Se il Blog/digitale ha dei limiti rispetto all'analogico/diario precedentemente osservati, il Blog stesso ha dei punti di forza, potendovi integrare spezzoni di filmati, video, musica, videoclip, sliding di immagini che giocoforza un semplice diario non potrebbe fare. Su questo fronte Youtube fornisce un valido strumento per reperire materiale, ma il gioco dei diritti di copyright, violazioni privacy e quant'altre problematiche mediatiche, limitano molto la possibilità di espressione personale. Credetemi se vi dico che c'è un lavoro non indifferente per recuperare un pezzetto di filmato legale per affiancare alle proprie idee: o lo fai tu di sana pianta (e non sono un gran regista) o lo recuperi dalla TV pubblica (e non sono un gran montatore). Giocoforza le idee vengono messe da parte, si affievoliscono, cadono nel dimenticatoio e forse non verranno espresse.
Non mi resta che augurarvi buona lettura ed

AVE ATQUE VALE.

venerdì 19 febbraio 2010

Demolire .

E' una scienza tecnologica precisa.

Il lunedì per me difficilmente è una giornata piacevole, ci sono impegni, studio, lavoro in arretrato. Si è freschi da un week-end, gli impegni associativi incombono e ci sono tante voci in arretrato anche a livello personale da riprendere. Mi riferisco nel particolare a lunedì 18 gennaio del corrente anno.
Si arriva alla sera un po fusi, come se la materia cerebrale volesse sciogliersi e fuoriuscire dalla teca cranica dal naso. Si ferma nello spazio tra le ciglia della fronte, si ingorga, inizia a premere, vien fuori un bel mal di testa.
Tutto quello che si vorrebbe è un po di pace, un po di tranquillità, mettere da parte le funzione cerebrali superiori e dedicasi all'ambito umano dei rapporti. Parlare, scherzare, ridere, discutere, raccontare, cercare di ritagliarsi un angolo di tranquillità ed umanità.
Arriva una telefonata, dall'altra parte della cornetta c'è una persona cara e si inizia a parlare. Vengono fuori un paio di problemi, li glissi e pensi ad altro.
Non te la senti e non vuoi affrontare problemi . La testa è da una altra parte, ti metti a cazzeggiare da tutt'altro posto. Chi è dall'altra parte del telefono se ne accorge e ripresenta il problema.
Ribatti rimettendo il problema al mittente, dato che voglia, forze e sopratutto interesse momentaneo per l'argomento non ne hai perché hai priorità maggiori a cui pensare.
Le decisioni, come tali, prevedono uno sforzo mentale, che non tutti vogliono fare o affrontare. Ciò non toglie che si può pure sbagliare, basta non irrigidire il ragionamento stesso.
Chi è dall'altra parte del telefono decide. Il risultato non mi piace, perché in questi momenti tutto voglio fare tranne che decidere per dopo, progettare, trovare risorse, impegnarle e vincolarle, in special modo per quanto riguardo un fine settimana.
Parte la mia incazzatura, erroneamente inizio ad urlare. Sarà pure sbagliato ma in quel momento è la mia parte stanca, dolente, che non vuol esser disturbata o svegliata ad urlare. E' dolore e vuole esser lasciata in pace, chiudere la discussione e mettersi in stand-by.
Forse questo concetto non riesco a formularlo bene verbalmente, ma momentaneamente mi riesce per iscritto, il fatto è che chi sta dall'altra parte non gli va giù per via del modo di come mi sono posto.
Chiusa la telefonata, iniziano i consolidati messaggi di demolizione, dove si va al cuore dei rapporti umani che legano le persone e si comincia metterli in discussione. Si comincia a dubitare del legame, dello stare assieme, si vedono solo i problemi, si dimentica quello che si è fatto, quello che si è ricevuto e si comincia a pestar i piedi per terra.
Inizia da chi ti sta accanto un processo consolidato e collaudato di mesa in discussione/demolizione di quello che c'è tra due persone. Come se si volessero mettere delle cariche di dinamite sui pilastri portanti di un rapporto, innescare una miccia che porta alla detonazione.
La Fortuna momentanea vede le cariche piazzate su pilastri che non reputo fondamentali, sopratutto non detonando ad unisono. La struttura regge, peccato che qua e la si percepisce qualche incrinatura.
Capita..

Assillare .

Come una zanzara.

L'avete riconosciuta? E' la famosa Aedes albopictu, volgarmente chiamata zanzara tigre. La caratteristica dell'insetto è che se ti prende di mira, decidendo di doverti pungere, inizia a ronzarti in torno e non ti lascia più.
Ha un sibilo più acuto e fastidioso della zanzara locale, percepito con maggiore seccatura quando ti ronza vicino all'orecchio. Ma attenzione! Non è il classico paio di giri intorno all'orecchio come il vecchio pappataceo, che una volta fatti decideva a morderti. Quando sentivi la vecchia zanzara la seconda volta accendevi la luce e la trovavi bella pasciuta del tuo sangue. Non ci pensavi due volte e la facevi fuori: Tak! Un colpo di ciabatta o alla meno o peggio a mani nude e la signorina diventata un quadro cubista sulla parete.
La tigre ti punta, gira e rigira più volte, ti sveglia altrettante volte, insistentemente . Accendi la luce e la cerchi con lo sguardo, per contrasto sullo sfondo del muro bianco la individui e localizzi.
Provi a prenderla, ma non essendosi appesantita e saziata del singolo pasto ematico, è sfuggente e velocemente vola. Provi ad intercettarla, ma niente, allegramente va via facendosi beffa di te.
Spegni la luce e torni a dormine, dato che domattina ti svegli per andare a lavoro e lei semplicemente no.
Ti addormenti, inizi a sognare e di nuovo la signorinella torna a ronzarti. Ricomincia la processione. Vai avanti così per un po, fino a quando si realizzano le seguenti possibilità:
  • Hai una fortuna della malora e riesci a spiaccicarla quando è ancora vuota.
  • Ti addormenti, la fai pappare e dopo la spiaccichi, sempre se riesci a svegliarti.
  • Ti addormenti e non fai nulla, ma devi avere un sonno da caterpillar per ignorare il ronzio.
  • Accendi il fornello del Vape per gasarla, mentre ebro ti addormenti tra gli effluvi della vittoria.
  • Gli dai la caccia sfrenata per la stanza tipo Jonathan Livingstone, armato di ciabatta o della iper-tecnologica salvietta per cucina umidificata. Rischi di svegliar casa se imprechi quando non la prendi, ma quando è fatta festeggi e gozzovigli.
In definitiva ti trovi con una grandissima disgraziata che ti infastidisce, che si potrebbe definire aggiungendo l'aggettivo insistente, dato che si apre una guerra tra te e lei all'ultimo sangue. Lei ripetutamente ti pinza per avere il tuo sangue e tu ribatti punto per punto .
Buona Batracomiomachia! E vinca chi si dota di armi tecnologicamente avanzate!