Perso per un Adolescente di 37 anni. |
Mattinata impegnata, pulisci stanza ed annesso balcone, stendi la lavatrice e fanne partire un'altra, sistema e manutenziona l'attrezzatura per funghi, metti sul fuoco un sugo con i galletti ed aspetta che termini la cottura .Raggiunta la consistenza, spengo il fuoco e tra me e me mi dico: Oggi gran pranzo.
Esco in bici in quella che considero l'ora d'oro, riuscendo a sbrigare biblioteca comunale, orologiaio, meccanico bici ed infine posta. Non mi sembra neanche vero.
Torno a casa, a tavola oggi si va alle 13. Prendo la discesa del condominio, giro ed appena nel campo visivo entra il garage dei miei, mi si gela il sangue. L'auto dell'Adolescente è parcheggiata davanti. Penso tra me e me, si evolve, ha lasciato lo spazio per far entrare le bici nel box, non esser pessimista Fà.
Poso il velocipede e calo la serranda. Salgo le scale, ma prima di impegnare il portone condominiale allungo l'orecchio per sentire le eventuali urla provenire dalla cucina prospiciente la corte; come dire il campanello d'allarme che ti avvisa se in casa qualcuno è particolarmente incazzato e quindi meglio andarsene. Silenzio, già mi pregusto la pasta con il sugo dei funghi.
Entro in cucina, saluto tutti e mi siedo al desco. Appena metto il formaggio sulla pasta e constato con gioia che sono tagliatelle, inforco il cucchiaio e mi arriva una ventata di urla piene di rabbia da parte dell'Adolescente al capotavola; l'argomento è una questione condominiale riguardante una casa che non è neanche di sua proprietà. Il pater familias ormai chiuso nel suo autunno annuisce con consuetudine e la mater cerca di tirare il discorso su altre argomentazioni, quali leccornie appena comprate.
Provo a innestarmi sul discorso materno ed ignorare il resto, ma mi arrivano nuove salve di urla con rabbia sempre per un comportamento da imporre alla compagna circa la questione condominiale.
Palle piene.
Mi alzo e vado nella stanza, chiudo la porta, accendo la radio e mi metto a scrivere.
2 palle le cose che si ripetono oltre la normale .
Esco in bici in quella che considero l'ora d'oro, riuscendo a sbrigare biblioteca comunale, orologiaio, meccanico bici ed infine posta. Non mi sembra neanche vero.
Torno a casa, a tavola oggi si va alle 13. Prendo la discesa del condominio, giro ed appena nel campo visivo entra il garage dei miei, mi si gela il sangue. L'auto dell'Adolescente è parcheggiata davanti. Penso tra me e me, si evolve, ha lasciato lo spazio per far entrare le bici nel box, non esser pessimista Fà.
Poso il velocipede e calo la serranda. Salgo le scale, ma prima di impegnare il portone condominiale allungo l'orecchio per sentire le eventuali urla provenire dalla cucina prospiciente la corte; come dire il campanello d'allarme che ti avvisa se in casa qualcuno è particolarmente incazzato e quindi meglio andarsene. Silenzio, già mi pregusto la pasta con il sugo dei funghi.
Entro in cucina, saluto tutti e mi siedo al desco. Appena metto il formaggio sulla pasta e constato con gioia che sono tagliatelle, inforco il cucchiaio e mi arriva una ventata di urla piene di rabbia da parte dell'Adolescente al capotavola; l'argomento è una questione condominiale riguardante una casa che non è neanche di sua proprietà. Il pater familias ormai chiuso nel suo autunno annuisce con consuetudine e la mater cerca di tirare il discorso su altre argomentazioni, quali leccornie appena comprate.
Provo a innestarmi sul discorso materno ed ignorare il resto, ma mi arrivano nuove salve di urla con rabbia sempre per un comportamento da imporre alla compagna circa la questione condominiale.
Palle piene.
Mi alzo e vado nella stanza, chiudo la porta, accendo la radio e mi metto a scrivere.
2 palle le cose che si ripetono oltre la normale .