sabato 19 maggio 2007

Semplice corsa o voglio giocarmela per la mezza Maratona ?


Il percorso di 12.7 Km .

Ieri sera appena finito di studiare mi sono concesso il lusso di un po’ di attività sportiva, nella fattispecie “corsa”. Non era improvvisata, ma accuratamente preparata da un paio di giorni e nei minimi particolari. In mattinata avevo chiesto a mia madre di comprarmi delle zollette di zucchero, avevo recuperato ed adattato lo zaino del basket, la bottiglietta di acqua da ½ l, il cellulare era carico di Mp3 ed il pomeriggio volgeva al termine, mentre un brezza rinfrescava l’aria .
Indossati vestiti comodi, la bandana ed il vento tra le gambe, parto per la corsetta. Il tratto casa – Piazza Agonia Tono è breve ed arrivo subito ai gradini della scalinata della Manica. Fatti tutti e 220, arrivo alla piazzola per fare un po’ di esercizi e consumare dello zucchero. Mai scelta fu più azzeccata: la stanchezza ed i dolori si affievoliscono.
Ripresa la strada dopo flessioni, salto alla corda ed addominali, si apre il tragitto più bello, Via delle Ginestre in mezzo alla campagna.
Il sole si era già coricato da un pezzo alle spalle di monte Trino, quando mi lasciavo dietro Via Trinità ed impegnavo Via delle Pietre Rosse, mentre i cani delle ville poco supporter con il loro abbaiare “salutavano” il mio passaggio.
Svoltato a destra all’angolo di Villa Muscianisi, la cui scritta sul timpano del tetto “Qui lieto mi fiorisce il mio lare antico” ammonisce i viandanti, si apre Via Paradiso in tutta la sua lunghezza. Un passaggi veloce davanti alla mia vecchia scuola elementare, un saluto di cuore alla mamma del mio compagno di banco delle elementari ed arrivo a piazza Croce.
Fino ad ora le gambe non mi facevano male, ma comincio ad accusare i primi dolori, soprattutto ora che inizia la discesa. Ha ragione mia madre quando dice: La discesa è peggio della salita. Gli ultimi 5 Km sono tutti in discesa e le merende/cene invernali fanno sentire il loro peso !
Un compaesano amorevolmente cerca di investirmi sulle strisce pedonali prima di arrivare a casa, ma dopo un amoroso “V********o!” di cuore, guadagno il cancello del condominio. Il resto è simile alle altre volte che sono andato a correre, solo che in questa occasione sento le gambe di piombo e gli occhi pronti a chiudersi dal sonno.


venerdì 18 maggio 2007

Proviamo la fortuna


Proviamo la fortuna...Ho fatto 1!

Erano un paio di giorni che mi balenava per la testa un’idea: Giocare una schedina del Superenalotto.
Ieri ho provato in un Tabacchino a caso, ma quando ho chiesto se potevo giocare mi hanno dato una risposta gentile e tecnica: abbiamo il terminale per il Lotto ma non per il Superenalotto. Un po’ deluso me ne vado via.
Stamattina sono andato sul sicuro, il bel BAR / BAZAR del quartiere pieno di ogni cosa: gelati, dolci, snack, patatine, sigarette, sigari, accendini, gadgets, portafogli, caramelle, bubblegum e terminali per Enalotto, Superenalotto! Ma attenzione non ti ricaricano il cellulare con il terminale, solo schede gratta e ricarica.
Mi avvicino al bancone e chiedo per una giocata. La risposta arriva da dietro tendine di gratta e vinci, sistemoni di numeri, combinazioni vincenti, biglietti delle lotterie nazionali stesi tra espositori di snack e chewingum. Cerco tra le tendine e vedo una ragazza che mi dice: Vuoi giocare il sistema, la stella etc. etc. Tutti termini sconosciuti, mai sentiti in vita mia.
Un po’ stordito ed incerto le dico che voglio solo giocare dei numeri, e via la ragazza apre il torrente sulle informazioni per le nuove tecnologie lotto. Un po’ titubante recupero una schedina ed una penna. La biro è legata al bancone con un cavo di acciaio per freni da bicicletta e il tavolo è occupato da tante schedine sparse. Trovo un po’ di spazio sul piano e gioco 4 numeri.
Tutto realizzato porgo alla ragazza la schedina, ma scopro che servono 6 numeri per colonna! Dato che ho giocato 2 colonne chiamo Briciola per i numeri restanti. Gli ultimi arrivati sono segnati e finalmente la giocata è compilata.
Con la ricevuta in tasca ed una confusione in testa esco dal BAR / BAZAR, verso il velocipede.. ma ho un casino in testa che neanche riesco a trovare le chiavi della catena! :- ))



Ormai non ci pensavo più al completino...


Ed invece eccolo qui tra le mie mani!

Ierisera insieme a Briciola ero sdraiato sul letto a guardare la TV.L'attenzione era focalizzata dalla puntata quotidiana della Squadra 8, ma eravamo più stanchi che interessati alla storia.

I dialoghi della puntata scorrevano tra inquadrature un pò troppo movimentate e piani americani seganti i profili quando ho cominciato ad avere le allucinazioni uditive: Sentivo chiamare il mio nome.

- Fabio.

Mi guardavo intorno nella stanza con un occhio critico.

- Fabio!

Focalizzavo la fonte sonora proveninte da fuori.

- Fabio!!

La voce era vera e veniva da fuori. Mi alzo, indosso le ciabatte ed esco in balcone. Guardo sotto e trovo Caio con in mano un sacchetto con dentro un completino.

Gli occhi mi si illuminano per la novità e per la sorpresa. Scambiamo 4 chiacchere sull'allenamento saltato, tanto per sapere cosa mi sono perso: Simone si è ripreso ed è tornato ad allenarsi, forse il campionato IUSP inizia la prossima settimana e Ciccio O. è stato operato al setto nasale. La cosa più importante è stata che l'allenatore ( Vincenzo ) aveva portato i completini e che il giorno dopo ( oggi ) c'era l'amichevole con la squadra di baskett di San Filippo. Caio prima di andare via mi lancia il completino e ci salutiamo.

Scarto il sacchetto per vederne il contenuto e con profonda gioia vedo stampato il mio numero, il " 5 ". La scelta del 5 è legata alla conta manuale, se conti con le dita fino al mignolo, arrivando al 5° ti ritrovi con tutta la mano aperta; proprio come quando schiacci per stoppare l'avversario mentre difenti, quando saluti le persone, quando prendi la palla all'avversario, palleggi, vai a rimbalzo, per me il 5 è la mia mano, ed averlo stampato sopra è come avere una mano in più. :-)


mercoledì 16 maggio 2007

39 buste in 4 ore di lavoro


39 buste e 4 ore di lavoro..

Anche questa settimana il Mercoledì pomeriggio è volato nella locale sede AVIS. Varcata la soglia della sede alle 16 ora locale, ne sono uscito alle 21. Vi domanderete: Ma cosa ci farai 5 ore di fila? Semplice do una mano a rendere migliore la mia città, contribuendo con la mia piccola parte a far girare meglio i servizi.
Il lunedì il buon Carmelo porta in sede le analisi (o chi per lui quando è impegnato); poi arriva Pippo che con una pazienza salomonica carica i dati sul PC ed infine arrivo io: fotocopio, smisto, vedo se ci sono le benemerenze, imbusto e spedisco!
Di solito arrivano parecchie decine di analisi ed è difficile sistemarle tutte... da solo, fortunatamente ci sono Chiara, Antonietta e Stefania.
(C.I.A) che tra una battuta, un caffé o una cioccolata calda, una pausa creativa per risolvere
originalemte i piccoli problemi che si presentano, lavoriamo speditamente! Loro imparano come si può impostare un lavoro ed io imparo da loro tante altre cose: a come spiegarmi meglio ed essere maggiormente comprensibile, a vedere le cose da un'altra ottica, a formulare nuove soluzioni, a mettermi in
discussione ogni volta che gli insegno una nuova piccola cosa, diciamo che si è instaurata una proficua collaborazione: Entrambe le parti ci studiamo ed impariamo a vicenda.
Alla fine di queste 5 ore resterà domani, quando il postino ritirerà le buste dalla cassetta di imbustazione. Le buste verranno smistate alle varie destinazioni e viaggeranno con i mezzi più disparati per raggiungere le cassette delle lettere. In queste piccole casette dimoreranno fino a quando qualche familiare non prenderà la chiave e ne aprirà la porticina per portarne il contenuto in casa. Un voce nota chiamerà l'interessato dicendogli: C'è posta per te", ed il nostro amico a passi spediti ed incuriositi andrà a vedere quale novità ci sono. Vedrà la busta, un fremito di contentezza con un pizzico di irrequietezza lo attraverseranno fino alle dita che scivoleranno sui margini di carta. Gli occhi leggeranno fieri il proprio nome stampato al computer, il lembo incollato verrà aperto ed il contenuto sarà letto. In quel momento io, C.I.A. e tutti gli altri insieme avremo fatto il nostro lavoro e reso le cose un pizzico migliori.

martedì 15 maggio 2007

Qualcosa si muove..


Schermata del sito


Qualcosa di nuovo inizia a delinearsi nel nuovo sito dell'AVIS Provinciale id Messina. Dopo anni di abbandono il sito, orfano di webmaster, ha trovato due ragazzi in gamba ( Tino & Brother ) che lo rinnovano.
Ci sarebbero molte cose da dire ed altrettante da mostrare, circa la donazione, l'AVIS a Messina, la situazione sanitaria della Provincia, ma in questa marea montante di idee che lambiscono la coscienza per essere espresse, bisogna ordinarle ed organizzarle se si vuol comunicare.
Colgo l'occasione per porgere i miei saluti ed i migliori auguri ai webmaster e a tutto lo staff dell'AVIS
Giovani di Messina.

lunedì 14 maggio 2007

Inizia la navigazione


La scalinata della Manica: oltre 200 gradini.
Bene il viaggio inizia.. lo vedete quel triangolo di cemento sopra la casa con la forma di prora? Come ogni sera in cui mi dedico alla mia corsetta, l'ho raggiunto.
Una piccola avventura se si considerino i 220 gradini, dopo un paio di km di corsa, ma ne vale la pena. Il panorama, il profumo delle piante sbocciate misto alla salsedine, ed il rumore delle onde di mare che si infrangono sulla battigia ti ripagano egregiamente della corsa sui gradini.
Un saluto a tutti!