sabato 22 settembre 2007

L’ipocrita .


Sto ripetendo gli ormoni ipofisari, circa una decina di nomi e sigle, un totale di una ventina di sinonimi con cui chiamare le molecole e l’aggravante della doppia lingua Inglese / Italiano. Sento squillare il cellulare un serie di volte, mi fermo e vado a controllare.

2 sono gli SMS dei miei, beati loro in Egitto, uno è di un collega, l’esempio vivente dell’ipocrita e rappresentante degli ipocriti che nel mio escursus studiorum mi assillano e mi cercano.

Lo riconosci subito perché attraverso un’azione falsamente virtuosa ( ti pensa mandandoti un SMS ), simula falsi buoni propositi ( chiedendoti come stai ) per dirti che lei ha esame.

E guarda caso l’esame che deve sostenere è proprio quello che tu ti sei tolto rompendoti il culo sbobinando le lezioni. Lezioni registrate si su cassette, ma il professore è affetto da una emiparesi facciale, parla male, la registrazione è una merda perché l’aula è impestata di colleghi che non gliene fotte un cazzo della lezione e sono lì per l’obbligo di frequenza e quindi parlano, c’è brusio di fondo, ti sei sciarriato con il calabrese di turno per sederti davanti, l’italiano il prof non lo conosce e per di più per sbobinarlo ci hai messo 2 mesi di duro lavoro ( una cosa come 8 / 10 ore al giorno per una cinquantina di giorni ). Tuo fratello ti cazzia perché non serve a nulla sbobinare, tuo padre ti rompe i ciglioni perché non vai avanti con lo studio e tua madre ti pressa perché non fai nulla.

Ed io dopo tutte le pene dell’inferno che ho passato per fare la dispensa di appunti la do all’ipocrita? Ma manco fottuto o pagato.

Se alla fine di questa falsa azione virtuosa, vorrebbe ottenere il favore degli appunti, se lo può scordare. Così almeno inganna qualcun altro e tanto meno non gli devo parlare dei miei problemi quando ci vediamo a cui risponde sempre con le sue buone qualità.

Tutte le immagini appartengono ai rispettivi proprietari.


2 cocomeri .


Dico già a priori che non si tratta di un post a sfondo erotico, circa protuberanze femminili, parlo del mio mal di testa .
Quando mi incazzo e mi sale la rabbia a marea montante, quando mi sono cotto a puntino, mi viene il mal di testa.
Cefalea frontale, con interessamento delle tempie, le vene iniziano a pulsarmi e la testa mi fa male come se avessi conficcati 2 meloni in fronte. Un senso di pesantezza e di dolore, dove non saprei dire fino a che punto finisce il dolore e dove inizia la pesantezza, mi verrebbe quasi da definirlo dolore tipo gravativo… eh! Eh! Eh!

Saluti e complimenti .


Da un po’ di tempo mi campita di incontrare conoscenti per strada, che mi salutano e parlano del mio Blog. L’ultimo è stato Francesco Oteri l’altro giorno, che colgo l’occasione per salutare.

La cosa è simpatica e piacevole, magari è un’occasione per sentire la voce di chi sta dall’altra parte dello schermo e fruisce dei contenuti dell’Isola di Melee, anche se esistono sempre i post e quindi prendo la palla al balzo per dire: postate!

Tutte le immagini appartengono ai loro rispettivi proprietari.


venerdì 21 settembre 2007

Kalanchoe daigremontiana.

La mia pianta dal nome strano .

La prima volta che la vidi, erano due ramoscelli buttati per terra vicino alla spazzatura. Abbandonati per giorni interi sotto il sole estivo, neanche raccolti dai netturbini, mi fecero compassione e li raccolsi portandoli a casa.

Messi a mollo per una notte, l’indomani li piantai in un vasetto. Nel giro di pochi giorni rinvennero. Era l’anno in cui aggiungevo fondi di caffè alle piante a foglia verde e carnosa, ne misi un po’ anche a loro. L’acqua non gli mancava, il concime c’era e l’illuminazione solare era buona.

Nel giro di 2 anni, delle due, quella che ebbe il sopravvento sull’altra mi fece un ciuffo grande come un pallone da calcio di campanule pendenti arancione. Fiori belli, ammirati da tutto il palazzo, un po’ ,meno da mia madre a cui la pianta non esalta molto.

Morale della favola la pianta si sviluppò cosi bene ed abbondantemente che una dovetti buttarla, della seconda presi solo la parte in cui si biforcava in tre, la tagliai abbondantemente, presi un conchino molto più capiente, la conciami e in meno di 6 mesi ha ripreso vigore ed è cresciuta nuovamente.

Bella più che mai, spero che faccia il suo bel fiore nuovamente, ma è peste, si riproduce con delle "mini piantine" che si staccano dalle foglie appena le tocchi, bombardando il terreno sottostante. Le mini piante kamikaze hanno una vitalità spaventosa, crescono praticamente ovunque e se non stai attento ti infestano le conche vicine.

Quando la presi no nera un bel periodo, avevo bisogno di attaccarsi a qualcosa, mi attaccai alla pianta e la curai. Non sapendone il nome scientifico la chiamai “pianta della depressione”, perché anche lei non se la passava tanto bene ed era stata buttata via.. mi accorsi un po’ di tempo dopo che sarebbe stata invadente e difficile da scrollarsela di sopra.


Finalmente il semaforo .

L’hanno attivato !

Dopo anni di incuria, incidenti mortali, sorpassi all’ultimo secondo, strade tagliate, bestemmie mollate, urla verso il prossimo, feriti, problemi etc. etc., ma sopratutto morti, hanno attivato il semaforo.

Un servizio di civiltà che ci innalza dall’essere bestie, un piccolo passo che ci avvicina all’Italia, un… ma puttana della miseria perché devono crepare delle persone per risolvere i problemi?

Silurati .

Dinamica di un Siluramento o Torpedo.

La Gazzetta del Sud di Sabato 15 Settembre 2007 a pag 28 riportava l’articolo dal titolo:

Entro pochi giorni saranno chiuse 43 guardie mediche in tutta la regione.

Leggendolo in maniera approfondita, ci si accorge che i tagli alle guardie mediche nella Regione Sicilia, sono la punta dell’iceberg. Il ghiacciolone ( iceberg ) è l’accordo tra assessorato alla Sanità Siciliana ed il Ministero della Salute per ridurre il deficit accumulato dalla sanità siciliana pari a:

1.000.000 € !

I tagli per rientrare, eseguiti con Decreti Regionali approvati da Roma, interessano oltre alle guardie mediche, altre voci, quali:

ü Tariffe.

ü Rimborsi a strutture pubbliche .

ü Rimborsi a strutture private convenzionate

ü Prestazioni “inappropriate”.

ü In futuro, postazioni del 118.

Ora la mia domanda è questa:

Come mai il Progetto obiettivo che finanziava le raccolte esterne organizzate dall’AVIS e dal centro Trasfusionale dell’Ospedale di Milazzo, che permetteva di raccogliere sacche di sangue intero nei paesi limitrofi è stato nuovamente soppresso?

Come mai quando ci sono dei tagli sanitari, si vanno a tagliare le voci che producono attivo in bilancio ? Attivo perché per ogni sacca di sangue intero raccolto in sacca multipla con soluzione additiva di 450 ml +/- 10% e classificata, ha un prezzo complessivo di 153€, quindi:

1 Sacca di sangue intero raccolta da noi = + 153 € Prodotte dalla struttura.

O preferiamo importare sangue da fuori, e quindi pagare NOI la “tariffa movimentazione emocomponenti”? In modo che si aggiungano altre voci in passivo al bilancio regionale sanitario? Ovvero:

1 Sacca di sangue intero importata = - X € Tariffa movimentazione emocomponenti .

Fermo restando che non si tratta di magliette / pantaloni / videogiochi ma merce speciale, il cui trasporto è sottoposto ad una disciplina particolareggiata e specialistica.

mercoledì 19 settembre 2007

Sensibilizzare, ma a quale prezzo? .

Un gesto d’amore, ma la gente rompe troppo il cazzo .

Ieri pomeriggio verso le 18 sono passato in sede per invitare i ragazzi, che aprono il Martedì, per Domenica sera 23 alle 20.15 al Covo del Pirata. Premessa che sono passato davanti allo stabile verso le 17.30 ed era chiuso, sono ritornato e l’ho trovato aperto.

Dentro c’erano le ragazze ed Alba. Una breve discussione con Alba su l’andazzo in generale e mi sono dedicato alle ragazze. Le ho informate della pizza e sensibilizzate sulle attività della sede. Ne è uscito un bel dialogo da cui è emerso un loro interesse e problemi di disinformazione.

Come ogni volta, si devono prendere le persone ed informarle. Siccome avevo a disposizione un piccolo lavoro ( un paio di schede sulla privacy ), gli ho spiegato per grandi linee chiamandole in causa su cosa vogliano dire dati personali e sensibili, abbondando di esempi con i presenti chiamati in causa. Le ragazze sono state abbondantemente informate ed abbiamo iniziato a lavorare.

Nel mentre è spuntato il buon Federico che sull’iniziativa ha espresso la sua totale disapprovazione e riportando la solita storia del cazzo: questo tipo di lavoro i ragazzi non lo possono fare, ci vogliono persone adulte, soci adulti, gente qualificata, soci del direttivo.

A quel punto gli ho risposto: Condivido pienamente l’ osservazione, ci sono dei rischi, ma ci vuole gente per il lavoro, se intendete affiancarmi una persona come Pippo che nel bel mezzo del lavoro mi pianta in mezzo ad una strada, ve lo potete scordare. Io sono saturo di lavoro: Analisi, visite da organizzare, aspiranti soci da chiamare per la visita, aspiranti soci AVIS da informare su come si deve diventare soci AVIS, orari da conciliare tra aspiranti soci AVIS e disponibilità medici, 2 medici da coordinare ( di cui uno poco affidabile ), soci da tesserare, soci da Depennare, archivio consenso informato da sistemare, aggiornare ed ordinare, archivio Assoavis da sincronizzare con il cartaceo. Fototessere da ricevere, soci che non le hanno portate da telefonare per portarle, pratiche soci AVIS da aprire, 14 tesserini che Roberto deve fare ( e lui mi risponde “non so che farti” ), volantini da creare, manifesti da ideare etc. etc. Mi ha ricominciato a fare il discorso sul come si dovrebbe fare il lavoro, gli ho risposto che io sono saturo, che in sede non ci viene più nessuno e che se mi devo prendere un rischio preferisco all’AVIS piuttosto che da qualche altra parte.

Finalmente la discussione è finita, se ne è andato, si erano fatte le 19, le ragazze se ne dovevano andare, abbiamo finito il lavoro e ci siamo ritirati.

Il lavoro c’è, è tanto, e la gente non dovrebbe permettersi di scassare il cazzo quando siamo in ballo.


martedì 18 settembre 2007

“Casa Litterio”.

Enrico Guarneri & Salvo La Rosa: Pane & Nutella .

Amorevole scenetta .

Il 29 Agosto scorso, Enrico Guarneri è approdato al teatro al Castello di Milazzo. Spalleggiato dal conduttore Salvo La Rosa, Enrico Guarneri si è calato nei panni di Litterio Scalisi, concedendo un paio di ore di sano ridere e gioia.

Insieme ai ragazzi dell’AISM, dove la mia ragazza lavora, ero seduto in prima fila ed addirittura il signor Guarneri mi ha fatto una battuta, mentre bevevo l’acqua, un momento eccitantissimo.

Sia benedetta la risata ed il teatro comico, se non ci fosse saremo nei guai.

Chissà qual è la rete locale in provincia di Messina che all’altezza di Milazzo lo trasmette Casa Litteiro? Voi, naviganti dell’isola di Melee ne sapete qualcosa?


Le grottacce o “ I ruttazzi ” .

Una delle grotte del posto ed il suo respiro .

La mia idea di mare è le grottacce. Lembo di spiaggia raccolto tra due scogliere a strapiombo, dove non ci sono case, l’ulivo cresce a pochi metri dal mare, non ci sono persone, ci arrivi con qualche disagio da mare e con difficoltà da terra. Posto libero dove trovi un po’ di serenità e ci mediti.

L’ultima volta che ci sono sceso in compagnia ero con la Buonanima, poi non ci ho portato nessuno se non io. Mi manca andarci a mare, immergermi in quelle acque blu, è sempre Milazzo, ma sembra un altro posto, incontaminato ( quasi ), vivo, forte ed aspro, sembra la Grecia, ma non lo è, sembrano le Eolie, ma non lo sono.

Sembra…. Sembra tutto e niente, perché sono loro,forse ultimo lembo di Capo di Milazzo dove rifugiarsi?


Operai comunali all’opera.

Buon lavoro .

Il 23 Agosto scorso, sono andato in sede AVIS. Con mio grande stupore e felicità ho visto gli operai comunali mentre pulivano e sistemavano gli alberi di via Risorgimento, tra cui quello che ho adottato.

Una battuta tira l’altra con loro e ci siamo presi il caffè assieme. Consigli ed impegni di futuri aiuti per l’albero e d i 5 minuti di una pausa caffè si trasforma in un bel dibattito su: malattie delle piante comunali, sporcizia e cosa si può fare per aiutarle.

Spero che mettano quel rinforzo che dicevano all’albero, sarebbe un gesto di civiltà ben accettato.. però è quasi trascorso un mese. :-(

lunedì 17 settembre 2007

Cecìna .

Buonissima .

Era il Maggio dell’anno scorso, quando salii al paese di mio padre. Tra le tante persone ritrovate, ecco che spunta il mio caro e buon vecchio Jacopo. Baci, abbracci, saluti ed una idea comune: Una giornata da universitario a Firenze!

L’idea è stata buona, giriamo la facoltà di Medicina Fiorentina ed è tutta un’altra musica, un altro posto, un altro modo di ragionare.

Giunge l’ora di pranzo e la pancia inizia a brontolare, dove si pappa? Chiedo a Jacopo, sottolineando l’idea di andare in un posto tipico fiorentino. Al grande Jacopo viene la felice idea di portarmi in una salumeria dove ci rimpinziamo di panini al prosciutto crudo di cinghiale, cervo e focacce. Per chiudere una porzione di Cecìna.

Gusto inconfondibile di ceci, in una teglia rotonda di rame ben oliata si versa l’impasto liquido a base di farina di ceci, si mette in un forno al legna ben caldo e si gusta calda con un filo d’olio e una spolverata di pepe nero. Buonissima !

Dicono che fu importata da Genovesi, dato che loro facevano uso di farina di ceci ed insegnavano alle genti con cui venivano in contatto commerciando, ad utilizzare questa farina preziosa dai mille utilizzi. Uno per tutti, a base di farina di ceci oltre alla cecìna : le panelle!

W la Toscana e W la Sicilia!


Cammino con la testa girata .

Si può camminare con la testa girata?

Quando cammini per la strada della vita, devi guardare in avanti, e neanche tanto in basso, solo per vedere l’appoggio, ma in alto per scorgere meglio la strada.
Mi è capitato, mi capita e sperò non mi capiterà più di camminare per la strada che mi sto facendo e di passare troppo tempo a guardare indietro, vecchie materie, esami, persone, conoscenti, amici,fatti, casa, litigi, urla, eventi in cui ho avuto la peggio, basta .
Si deve guardare il passato o il trapassato non sempre, ogni tanto, ma l’importante è focalizzarsi sul momento, sulle cose che accadono, sulle persone che hai davanti e non che avevi di fronte. Sul momento è la concentrazione, il passato non mi riguarda più, il futuro mi interessa.
Idee, pensieri, cose positive, eventi, sul momento, non sul passato. Anche perché se guardo continuamente al passato, non posso scorgere la strada davanti e rischio di rimanere fermo.

Turbine .

Un ciclone ai tropici tanto per dare un’idea .

Stamattina mi sono messo a sistemare la casa. Fatta la lista delle cose con cui cimentarmi, davanti ad un caldo caffè, ho dato subito via ai lavori.

Sistemare gatto, cucina da spazzare, frigo da svuotare, vestiti da raccogliere , scarpe da lavare, detersivo da travasare, SMS ed e-mail da spedire etc. etc. La lista si allungava mano a mano facevo le cose, invece di accorciarsi.

Ho iniziato a girare per casa come un turbine, più facevo e più restavano cose da fare, un ciclone per casa, tanto che il micio si è rintanato in un angolino. Arrivato ad un punto ho tirato una linea nella lista e mi sono detto: le cose da fare si possono aggiungere alla lista, ma devo rendermi conto che ne ho tante altre.

Nel turbinare per casa ho iniziato a ricordarmi un sacco di cose passate, momenti difficili, discussioni con terzi che mi hanno dato rabbia, al punto che se le avessi avute davanti prima le avrei cazziate di brutto e dopo le avrei mandate vaffanculo in malo modo.

Una rabbia mi è schizzata per le vene, i nervi mi si sono tesi allo spasmo, una marea montante ottenebrante mi è salita fino in testa al punto che giravo casa / casa, era come se vedessi male, confuso, annebbiato ed un mal di testa frontale come se avessi due cocomeri nelle tempie.

Meno male che ora mi sono fermato.

domenica 16 settembre 2007

Il mio piccolo impero .

Il mio borgo, sovrastato dal maniero.

Mentre navigavo sulla rete, sono incappato sull’indirizzo:

http://www.imperiaonline.org.

Sulle prime ero un po’ titubate, un gioco on-line, come sarà mai? Non è che poi mi cercano soldi? Sarà difficile? Etc, etc. etc.

Mi sono registrato, ho scelto il nome di Tiberium, l’impero si chiama Romanicum e vediamo cosa succede. La prma cosa che voglio fare è colonizzare tutte e 18 le province a mia disposizione, allargarmi il più possibile e crescere, commerciare e creare banche. Prima un impero finanziario e poi… GUERRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!

Tensione .

Come un elastico stirato.

E’ lo stato di ansietà ed eccitazione nervosa in cui mi trovo. Questa carica emotiva mi si genera in momenti di particolare difficoltà quali: esami, dottoressa, colleghi, pensare al passato, al presente, al futuro, programmare a lungo termine, studiare.

Nello stato di tensione nervosa ho le mani che mi sudano, mi gira la testa, mi sento cadere le gambe, ho una fitta allo stomaco, capto la minima sensazione negativa nell’altro ed un gusto amaro in bocca si fa strada, ma per l’ultimo particolare, l’amaro in bocca, mi sto confondendo.. quello era la sensazione di sconfitta.

Nel teatro della vita, quando si creavano i momenti di maggior coinvolgimento, forza, per le suddette sensazioni mi sedevo in disparte e stavo a guardare, guardare, guardare, guardare, guardare, mentre gli altri recitavano la loro parte.

1° giorno senza .

1° – 2° - 3° - etc.. .


Da oggi ci provo. 
È il primo giorno e la vedo un po’ in salita, ma ormai ho 27 anni e la devo smettere. Basta. Si inizia!