mercoledì 31 dicembre 2008

Aspettando il 2009 .

I secondi sul quadrante dell’orologio scorrono lesti, gli ultimi respiri di un 2008 morente passano, mentre un nuovo anno comincia a dare segni di se dietro la porta.
Attendo l’anno nuovo rassettando un po di cose nella stanza: fogli, carpette, libri ( cerco un certificato di garanzia e non lo trovo ma non voglio prendermela troppo ), faccio qualche progetto e torno a sperare nel futuro.
Si, sarà un anno di crisi economica, ma la speranza non la può togliere nessuno, ed io sono fiducioso. Fiducioso per lo studio, il lavoro, le amicizie, la vita affettiva, me stesso, che il passato continui a scorrere via senza intossicare il presente nella sua bellezza, nella sua purezza, nella sua unicità ed in tutte le possibilità che offre.
L’anno morente si porta dietro a se tante cose, le più disparate, così come il 2007. Mentre il 2007 era nato vecchio, il 2008 nascerà e sarà sicuramente giovane.

A tutti i lettori dell’Isola di Melee: amici, parenti, conoscenti, amicanti, sconosciuti, a chi mi ama, a chi mi odia, a chi non mi può vedere ma torna sempre tra queste sponde a chiedere di me, auguro di cuore un buon 2009, dove si possano aprire tante porte e poter vivere la propria meravigliosa vita.

martedì 30 dicembre 2008

SyncBack Freeware V3.2.19.0

Piccola Utility freeware ( particolare importante ) per fare copie di backup o sincronizzare 2 cartelle. Per ora l’ho testata solo per sincronizzare 2 cartelle tra il Portatile ed il Server di casa, ma ciò non toglie che altre prove sono da prendere in considerazione per mettere alla prova questo piccolo strumento.
Lo potete trovare al seguente indirizzo web:

Consiglio a tutti i lettori dell’Isola di Melee di avere a portata di mano un piccolo attrezzo come questo, perché ci si accorge dell’importanza delle copie dei files “troppo tardi”.. Che sia diventato un maniaco del Backup??

giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natale .

Auguro un buon Natale, felice scevro dal ritmo frenetico del consumismo, ma carico di significati profondi a tutti i lettori dell’Isola di Melee, siete semplicemente fantastici .

lunedì 22 dicembre 2008

La lontananza.

Permette tante cose.
La lontananza, in un rapporto, ti permette di vedere meglio le cose. Con occhio staccato ed illuminato dai sentimenti che ti prendono, riesci a far fluire i pensieri, le idee, vedi se c’è un senso nelle cose o se non c’è, provi anche a toccare con il cuore il sentimento che si ha con un’altra persona per capirlo.
Se c’è un sentimento che unisce ed è importante, anche con la lontananza il rapporto resta. Se il sentimento che lega non c’è, allora il rapporto tra 2 persone si scioglie come neve al sole.
Si può pure aver paura della lontananza, magari perché si è convinti che il rapporto si scioglierà, non pensando invece che è la qualità ( e non la quantità ) del tempo trascorso assieme con l’altra persona, la voglia di stare e condividere tutto: Emozioni, idee, rabbia, gioia, amore, liti, difficoltà e quant’altro a segnare la differenza tra un rapporto che resta ed uno che si scioglie al sole della lontananza.

mercoledì 10 dicembre 2008

Eterno adolescente .

L’Adolescente, di Charles Despiau ( L'immaggine appartiene al rispettivo proprietario ) .

Desco familiare a pranzo, scenetta bucolica già vista migliaia di volte e sempre il solito disco messo sul piatto che gira, un germano di oltre trent’anni in piena crisi adolescenziale.
Classico discorso preso alla larga, molto alla larga, per iniziare in ambiti non sospetti: mutui facilitati erogati dalla regione Sicilia per l’acquisto della prima casa. Argomentazioni riportate per l’argomento valide: metraggio dignitoso dell’abitazione, prezzo e mutuo per l’acquisto sostenibile, localizzazione dello stabile in buon punto, struttura ampliabile, l’ideale per INIZIARE. Tutti i presenti affascinati dalla favella oratoria e dalle buone argomentazioni, dove sembrava tutto esser indirizzato verso l’obiettivo di un qualunque uomo di farsi una propria casa dove farvi famiglia.
Peccato che al discorso ben imbastito ci mancava un piccolo particolare, omesso per tutta la durata del discorso e solo successivamente aggiunto: idea buona per iniziare ad AFFITTARE la casa a seconde persone. A rigor di cronaca è doveroso aggiungere: mentre lui può benissimo continuare a starsene nella casa di proprietà della nonna e muoversi con l’auto presa alla madre.
L’ennesima bischerata di vecchia data, dove la persona è in preda a crisi adolescenziali tardive, in cui gli obiettivi finali sono: vestiario, happy hour, vino e film.
Dato che quasi due settimane fa mi si rimproverava di metter su sempre lo stesso disco, mi sono permesso di suggerire a chi mi recriminava tal ripetere: ma quando è che finalmente mi fate la casa a ME? Aggiungendovi un riso sarcastico.
E’ proprio bello sentirsi da oltre 16 anni sempre gli stessi discorsi e vedere sempre le stesse crisi adolescenziali e dover poi fronteggiare alle proprie necessità quali: libri, sedute, vestiario, spostarsi, telefono e cancelleria, con quasi niente. Simpatica situazione, me ne voglio proprio andare.

domenica 7 dicembre 2008

Come il mare .


Sono come il mare, ora calmo, ora arrabbiato, ora do, ora tolgo tutto, anche la terra su cui camini saldamente. Sono difficile… .

mercoledì 3 dicembre 2008

Un grido afono .

Apro il Portatile ed il Server di casa perché ho 5 minuti liberi e vorrei sistemare alcune fotografie. Nel curiosare tra le varie cartelle, ne trovo una con le foto del mio cellulare NEC e616. Rimango un po perplesso dato che sono foto che avevo in precedenza sistemato, ma non mi faccio prendere più del dovuto dal fastidio ed inizio a scorrerle.
Io che pesavo 78 Kg ( ora 96 Kg ), le partite a basket con Mario, il Ferragosto con gli amici al ristorante la Trota, il teatro al Tindari, l’Ottobrata, il compleanno del Nonno e tanti altri ricordi di un 2005 cronologicamente dietro l’angolo, ma difficile da mandare giù.
Poi la ricerca cade sulle foto di Antonella, ed una strana sensazione si fa strada in bocca. Non la capisco, cerco di rilassarmi e metto su Michael Nyman - The heart asks the pleasure first. Come un pianista che batte le corde del piano, alla stessa maniera le note battono le corde del mio animo. Inizio a piangere, senza freni, 1, 2, 3 lacrime e via dicendo. Le lacrime diventano pianto e la bocca si apre.
Le labbra si schiudono, vorrebbero gridare, ma non è un grido di rabbia o di odio, esce fuori un gemito di dolore interiore, vivo intenso, come se fossi andato a lacerare una vecchia ferita. La musica va avanti e guardo le altre foto, quelle dell’estate, quando andammo a mare e nuovamente dolore. Per la testa passano i volti di coloro che amai, ma gli occhi chiusi fino a quel momento e celati dalle mani, bagnati di lacrime e saliva, si aprono e tornano sulla foto di partenza.
Che Dio possa perdonare il male fattoci l’un - l’altro.

lunedì 1 dicembre 2008

Il discorso della torta .

La torta in questione.

C’è la torta ( ma potrebbe essere qualunque altro bene) ed intorno gli altri che la vogliono: Io, Te, Lui, Tu, Egli, Lei, Esso, Essa.

Se dovessi dire: La torta è TUTTA MIA! Di certo farei uno sgarbo a chi mi sta accanto. Viceversa se Egli ( o qualcun altro del gruppo ) dicesse la medesima frase, farebbe il medesimo sgarbo.
Se la torta l’ho preparata io e me la tengo tutta per me, non è che ci abbia concluso molto nella vita.
Se la torta l’ho fatta / trovata / procurata ( o quant’altro ) io, posso scegliere se condividerla o no con gli altri.
Una cosa è certa, se dovesse arrivare una seconda persona, che dovesse affermare che la MIA TORTA è sua, lì mi incazzo.
Nel condividere con gli altri, posso seguire varie strade. La prima via che mi viene in mente potrebbe essere la suddivisione della torta in parti tutte eguali, per cui avrò:


Ho ripartito la torta in parti uguali, senza scontentare tutti, dato che ad ogni persona possiamo dire di aver ripartito il bene in parti eguali e distribuito. Bella scoperta, magari abbiamo dato un pezzo di torta il doppio di quanto ne potrebbe mangiare Essa, mentre Egli con il pezzo equo neanche si sazia.
Un aggiustamento potrebbe essere che Essa dia ad Egli la parte in sovrappiù, fermo restando che Egli si farà carico di Essa in un altro momento.
Altre strade percorribili sono al momento in fase di percorrenza, suggerimenti e consigli sono bene accetti.


venerdì 28 novembre 2008

Sono tornato proprio io indietro di un anno ?

Gli orologi li avete portati indietro voi.. Come sempre

Ennesima scenetta teatrale/focolare: cerco di finire un capitolo prima di andare a tavola, ma questo non può essere. A porta chiusa, mentre cerco di studiare, prima vengo chiamato da dietro la porta, ma chi mi chiama è intelligente e mi lascia stare, così riesco a continuare.
Squilla il telefono, si mettono ad urlare dall’altra parte delle mura che mi vogliono al telefono. La prima, la seconda volta, la cosa mi da fastidio e da dietro la porta urlo che non muore nessuno se passano 5 minuti e chiamo dopo, dato che sto cercando di studiare.
Non contenti arriva la pietra dello scandalo, si apre la porta e per forza mi si deve dire che si sta andando a tavola.
Con la pazienza al lumicino mi alzo dal tavolo e me ne esco fuori casa. Non chiudo la porta, perché so che se la toccassi la sfascerei, quindi lascio perdere, qualcuno ci penserà.
Esco in strada ed il tempo sembra instabile, penso tra me e me “quasi – quasi arrivo dalla nonna”, fiducioso inizio ad incamminarmi.
Fatti i primi 10m, le prime gocce d’acqua mi bagnano la fronte. Penso che forse è solo una pioggerellina ( mi piace) e tiro dritto .
Giunto al Tono, l’acqua rinforza. Speranzoso che sia arrivato al suo culmine, continuo. Un conoscente si accosta con la macchina per darmi un passaggio, ma gentilmente rifiuto, ho solo voglia di starmene per i fatti miei.
Continuo la camminata, ma arrivato all’altezza del ristorante la Pignatta, devo cercare un riparo sotto l’albero. Arrivano fulmini, tuoni e vento, lascio il rifugio per ripararmi riparo sotto una tettoia.
Scampato un pochino, riprendo la strada per casa. Acqua manco li cani mi pela, strade trasformate in fiumi, scalinate diventate fontane, caditoie in cascate.
Varcata la soglia esclamo: Posso finirmi il capitolo? Una voce moralista mi rimprovera: Chi ti ha impedito di farlo? Rispondo alterato: Se una persona cerca di restare raccolto è praticamente impossibile, perché c’è sempre qualcuno pronto a romperti i coglioni. Prontamente arriva la risposta: Peccato che l’abbia scelto tu di uscirtene. Peccato che tu debba fare sempre e solo il preciso SOLO con me, esclamo. Risposta: Sei tornati indietro di un anno!
Penso tra me e me: Sono tornato io indietro di un anno? Ma se in questa casa non si fa altro che parlare e ri-parlare e ri – ri - parlare ed ancora ri – ri – ri – parlare di cose vecchie, morte, passate e fracide da sempre: scuola superiore ( assenze dalla classe, rapporti, truffe, pianti, liti, urla, assenze di figure in casa ) , l’università ( esami, docenti, professori, tasse in LIRE, tesi di laurea, master ), militare ( selezioni, accademia, comando, colleghi e sottoposti da comandare) di mio fratello? E’ meglio quando si parla di quello nuovo che fa, ( anche se urla come un monaco sordo) piuttosto che sentire sempre lo stesso disco.. Che gente stronza ho accanto..

mercoledì 26 novembre 2008

Pornocchio.



Non so perché, ma l’accento dei doppiatori del cartone mi ricorda tanto l’accento Mugellano, se poi ci metti quel filone naturale di dissacrazione, presa in giro, mi sembra tanto di sentire i miei amici del Paese del mi babbo parlare. Mi manca andare a Galliano..

Cornuto .


Bel cervo :-)

Per mi sto gustando un libro dal titolo “L'onore di Roma”, autore Guido Cervo, edizioni PIEMME BESTSELLER. A parte gli oltre 50 e rotti personaggi dai particolari nomi gallo – romani e l’uso di un italiano aulico, la descrizione dei paesaggi e personaggi è semplicemente favolosa.
Mi ha particolarmente colpito la descrizione di un cervo, così dipinto:

Era un bell’animale, un maschio adulto con un folto palco di corna, e anche nella fuga non perdeva l’eleganza del portamento.

La messa su carta della descrizione di un cornuto. :-)

Dott. Frankenstein.



Certi momenti mi fermo a pensare, l’attenzione cade su cose passate, trascorse e vecchie. Mi focalizzo su questi elementi passati quali: amicizie, conoscenze, momenti brutti, o difficili, belli ed indimenticabili, magari persone care od odiate, ed inizio a pensare.
Con il pensiero rievoco momenti, emozioni e persone. E’ come se un film venisse nuovamente proiettato sullo schermo. Mi concentro al punto che sembra quasi le volessi far rivivere, far girare le lancette in dietro nel tempo. Come se prendessi dei pezzi del passato, ormai andato ed avariato e vorrei farlo rivivere.
A gli inizi dei momenti non me ne rendo conto, ma comincio ad avere un senso di sdegno, di schifo, di vomito. È come se volessi assemblare pezzi di carne morta, vecchia, putrefatta, che non si tengono in piedi come la creatura del Dott. Frankenstein. Mi accanisco, ci penso, ri-penso e ri – ri – penso. Cado, insisto, mi incazzo, mi altero, rivivo quei momenti, ed è come se l’accanimento che ci mettessi per farli tornare, è pari ai colpi inferti dal Dott Frankenstein a quell’ammasso di carne morta e putrida quale è la sua creatura.
Poi viene il momento della riflessione, dove mi rendo conto di esseri accanito su dei pezzi di carne morta, ormai putrida, andata a male, dai quali la vita è volata via da un pezzo. E’ come un momento di liberazione, dato che l’odore di morte comincia a dileguarsi, le tempie non pulsano più e la mente torna alle cose presenti, vive, vere.

domenica 23 novembre 2008

Per Mona...



Author: Franco Battiato - Album: L'Imboscata - Title: La Cura .

Vorrei proteggerti da tutti i turbamenti che potresti incontrare lungo la tua via.
Vorrei cancellare le ingiustizie e gli inganni per le tu scelte importanti .
Vorrei spianare le colline che troverai nel tuo andare avanti, ed esser lì a sorreggerti per mano quando cadrai.
Vorrei starti accanto e con un sussurro di un angelo dirti all’orecchio dove sbagli, per poi farti approdare a porti sicuri dove poter proseguire. L’importanza che ti ho dato nella mia esistenza non è misurabile, ma sappi che per me sei importante .
Vorrei portarti in dono tante cose. Non rose, ne piante o altri beni di consumo, cose che poi si potrebbero benissimo consumare, buttare e quindi dimenticare. Ma vorrei donarti: la pazienza per capirti in ogni momento difficile, un sorriso fresco per ogni momento amaro, una spalla a cui appoggiare quando sarai stanca, un angolo caldo sul mio petto per raccoglierti mentre fuori infuria la bufera, un pensiero dolce per ogni momento amaro, il silenzio per poterti ascoltare e dimenticare ciò che di male hai ricevuto.
Vorrei percorrere con te tante strade, ma non le frugali che non portano a nulla, se non a vicoli ciechi, ma sentieri ( a volte tortuosi e difficili ) che portano all’essenza dello stare assieme, in modo tale da non illuderti o condividere nulla di fasullo per la tua vita.
Vorrei continuare a tessere i tuoi capelli, come trame di una soffice coperta per avvolgerti. Tessere la tua chioma con dita, spazzola e amore, per massaggiarti delicatamente e farti sentire che ci tengo a te.
Quel poco che so: esperienza, saper fare, come fare, saper dire, cultura, vorrei donartelo tutto, senza una virgola in meno. Perché so quanto esso mi sia costato e a quale caro prezzo l’abbia guadagnato, ma sarei immediatamente disponibile a cederti tutto, ma proprio tutto purché tu non abbia a soffrire lontanamente nulla.
Vorrei fermare il tempo, la luce, lo spazio, l’aria, per lasciare ferma l’immagine del tuo sguardo che si posa sul mio, mentre con la testolina adagi la tempia al morbido cuscino del letto.
Potessi gettare ad ogni tua malinconia una scialuppa, ti salverei fino a restare un capitano solo sulla sua nave, ma felice di aver salvato tutto ciò che di più caro ha: te. Nel tuo esser unica, essere speciale, piccolo sublime pensiero, vorrei aver cura di te, fino a quando sia possibile.

Il rubinetto dei pensieri.

Per ora è chiuso.

Momento di riflessione sull’Isola di Melee, l’acqua delle idee è stantia, ferma. Tante cose si accavallano: lavoro, studio, volontariato, futuro, laurea, voglia di affermarsi, sentimenti, amicizie.

Non so se è una buona cosa lo snocciolare le idee con il contagocce, ma ho come l’impressione che a monte del rubinetto della bocca si stia creando un forte ristagno di idee / acqua .

Tante cose a cui trovare un senso, ma poche energie addosso. Molti i problemi da affrontare e poco il tempo per ragionare, vorrei avere più testa per pensarci ma trovare anche spazio per le emozioni, perché alla fin fine ragionare troppo fa male.

Vediamo di riaprirlo, o almeno crearne di nuovi .

sabato 15 novembre 2008

Secondo Antivirus freeware provato: Kaspersky Anti – Virus 2009 .

Anche questo è andato...

Volgono al termine i 30 giorni di prova dell’antivirus Kaspersky. La scelta è caduta su questo software, dato il suo utilizzo a lavoro. Uso non privo di problematiche, dato che del software in questione non ne avevo mai sentito parlare.
Interfaccia un po ostica e la tanto fastidiosa immagine che ad ogni avvio di PC ti si presenta:
Davvero fastidiosa

Devo aggiungere che in questo periodo di prova mi sono beccato la bellezza di 3 trojan e me ne sono tornato ad Avast Home edition! Chissà perché…

venerdì 14 novembre 2008

Chi diventa cretino...

Rischia di restar tale.

Ennesimo incontro con un cretino. Solita storia, solito modo di pensare, copione visto e rivisto centinaia di volte per anni.
Battuta per sembra intelligente, la capisce solo lui, seguita dalla immancabile battuta provocante, cercando di tutelarsi dietro ad un perbenismo dello spessore di un foglio di carta.
Minchia ma non ha un cazzo da fare nella sua vita? Che macinare e ri- macinare sempre le stesse stronzate?

Ottobrata 2008 .



Domenica 26 Ottobre 2008

Anche quest’anno ho avuto il piacere di recarmi alla festa dell’Ottobrata che si tiene a Zafferana Etnea. Come accade negli ultimi anni, il mezzo prediletto è il bus, che ti permette di divertirti, senza avere il pensiero dell’auto e del ritorno.
L’avventura stavolta ci ha portato ad unirci ad un gruppetto di persone anziane ma ben organizzate ed agguerrite. Dico solo che tra la mattina ed il pomeriggio sono passati: cornetti, paparelle e ‘nzulle a volontà, con acqua senza limiti. Una gentilezza ed una cortesia senza eguali.
Superati l’inconveniente di un autobus guasto che ostruiva la strada, si è aperta l’opportunità di girare il paese. Subito ci siamo buttati sui dolci, che come potete vedere facevano e fanno tutt’ora gola, ma da lì a poco qualcosa doveva andare storto.
Sulle prime vedevamo arrivare in lontananza nuvoloni carichi di acqua all’apparenza scambiati per nebbia. La nebbia si è trasformata in goccioline d’acqua e le goccioline in acqua grossa, men che non si dica c’è stato il diluvio. Visto e comprato il primo ombrello, il cui prezzo era vertiginosamente salito da 3,50€ a 5,00 € in pochi minuti, continuiamo il giro per i negozi.
Ci fermiamo ad una prima mostra d’arte, dove vedo Mona puntare un quadretto. Glielo prendo, le farà compagnia ad Enna. Continuiamo per la stessa strada e ci ritroviamo in un’altra mostra d’arte estemporanea, dove pittori di avanzata età, ma dalle buone capacità artistiche, preparavano ritratti o statuette. In questa occasione ho trovato una poesia sulla Sicilia, davvero bella, conoscendone di persona l’autore.
Fattasi ora di pranzo, nonostante l’acqua, ci siamo recati a mangiare sotto il tendone nella piazza / campo. Tavoli affollati, gente con le buste di plastica fino alle ginocchia, infreddoliti e bagnati come pulcini, ci siamo presi piatti di pasta e panini, consumati in piedi.
Dovevamo partire dalla cittadina “allegramente alluvionata” per le 16: 30, ma ad unanimità è stato deciso di anticipare alle 14:30. Peccato che uno solo non sapeva dell’anticipo, trovandoci a doverlo aspettare fino alle 16, fradici sul bus.
Successivamente abbiamo fatto tappa al centro commerciale di Giarre e a Giardini-Naxos, ma data l’ora tarda, il buio arrivato prima con l’ora solare, la stanchezza e l’essere bagnati, abbiamo fatto rotta per casa.
Considerazione finale sulla gita: Le persone anziane sono meglio organizzate dei ragazzi, spassandosela meglio e con maggiore spensieratezza.

mercoledì 12 novembre 2008

Tipi di fichidindia .

Ma quanti bei colori .

Il 10 di Agosto ho inforcato la tuta bianca, gli scarponi da camminata, il secchio ed il coppo. Superato il cancello della campagna, mi sono avventurato nella macchia mediterranea alla ricerca del dolce frutto in foto.
Il troppo caldo e la poca acqua caduta nel periodo estivo, faceva pendere sinistramente i fichidindia dalle pale, insieme ad una precoce maturazione. Ricorsi al mio occhio critico, aguzzai la vista, iniziai a camminare per un po ed i frutti non tardarono ad essere raccolti.
La raccolta andò bene, presi una cosa come 30 frutti, ma quello che maggiormente mi piacque della “battuta di caccia” fu poter recuperare tutti i colori / tipi di fichidindia.
Da destra verso sinistra nel piatto nella foto sovrastante possiamo ammirare: Il ficodindia sanguinella, l’arancione ( non so come si dica in locale ), u ‘suffareddu ( la gialla ) ed infine la più pregiata di tutte, ovvero la ‘muscaredda ( bianca ). Questi sono i nomi con cui al Capo di Milazzo chiamiamo le varianti dei fichidindia.
Difficilmente in altre occasioni mi era capitato di trovare in un’unica battuta tutti i colori a me noti, vista l’importanza dell’evento, l’ho voluto condividere con tutti i lettori dell’isola di Melee.

domenica 9 novembre 2008

Lo scrigno del bucaniere .

Momento di apparente tranquillità con un sol libro in lettura .

Raccolta semi – seria di opinioni sui libri letti. Impressioni e considerazioni personali dei tomi transitati dagli occhi / mani.
A volte seri, a volte intensi, qualche volta belli, altre volte mi vien voglia di prenderli a calci o fracassarli contro un masso, scritti con un linguaggio semplice e conciso, altre volte racchiusi in un italiano arcaico.
Buona Lettura ^_^

Si va a vedere Wall-E .


Dolcissimo .

Finalmente il cinema locale ha portato Wall-E. Stasera si va a vederlo. Cosa ci troverò? Forse una dolce favola raccontata in modo delicato. Cosa ci ritroverò? Probabilmente lo stesso sguardo di Numero 5, personaggio del film di fantasia “Corto circuito”. Vedremo..

sabato 8 novembre 2008

Orari di apertura sito archeologico del Tindari.

L’orario in questione.

Sopra trovate l’orario di apertura del sito archeologico di Tindari, ovvero la fu Tyndaris. L’orario si riferisce alla data 19 10 2008. Buona passeggiata archeologica.

giovedì 6 novembre 2008

Nevrosi ?

Angosce e conflitti .

Nevrotico: Chi mostra di essere tormentato da angosce e conflitti interiori.
Si presentano situazioni lavorative, di studio, di relazione con altri, in cui il mondo interiore è in subbuglio. All’interno vi sono Angosce e Conflitti, che a poco a poco si calmano, si placano, si cerca una soluzione. Il problema è che la soluzione non è sempre a portata di mano, a volte le trovi subito, altre volte dopo giorni, mesi, anni o lustri.
Da questo moto di marea interiore, a volte traspare qualcosa, a volte non traspare nulla. In certe occasioni si può sembrare stanco, in altre occasioni sono turbato e lì difficilmente riesco a parlarne. Perché è difficile andare da un’altra persona e dire: Sai, ho problemi…
Forse sarebbe meglio cominciare a risolvere i problemi interiori, piuttosto che gli esteriori. Dare delle risposte ad elementi pratici miei, piuttosto che altrui, zappare nel mio, piuttosto che nell’altrui e vedere oltre ai problemi anche i punti di forza.

mercoledì 5 novembre 2008

Campagne Mussoliniane .

Combattenti di terra, di mare e d’aria .

Ieri pomeriggio giungo a lavoro ed inizio a raccogliere le cose da fare, le suddivido per gruppi e butto un programma di massima sul tempo e punti raggiungibili. Scruto il calendario ma non ci faccio tanto caso, ci sono appuntate delle date, ma non ci faccio tanto caso.
Arriva Arianna a darmi una mano ed il pomeriggio scorre tra telefonate per le visite, visite mediche organizzate, tesseramento, schede donazioni & tesserini stampati, depennamento, sistemazione in archivio di oltre un centinaio di schede donazioni fatte dalla cara Arianna e ducis in fundo le analisi da preparare per la spedizione.
Mentre lavoriamo Arianna mi butta la battuta sulle campagne di sensibilizzazione nelle scuole. Resto un po contrariato, dato che non c’è stata disponibilità di volontari neanche per la serata sociale, come si può pensare di compattare in 1 mese una campagna scuole medie superiori, che si faceva in 1 anno, con la situazione in atto?
Specifico la situazione in essere : Il presidente minaccia dimissioni, il Vicepresidente ha problemi personali, il Segretario / OLP c’è in sede la mattina per 2 ore e porta problemi invece di risolverli, tra meno di 30 giorni finisce il Servizio Civile, siamo stanchi dopo 1 anno di tirare il carro, e dulcis in fundo tra meno di 1 mese c’è la serata sociale dove tutto è da organizzare.
Mi sembra strano che l’OLP non abbia ben chiara la situazione in atto, data l’età inizi a vagheggiare, dato che io e la collega, tra meno di 30 giorni finito il Servizio Civile si siamo disposti a dare una mano in sede, ma fare 30 ore proprio non se ne parla. Tutt’al più 1 pomeriggio a settimana.
Volontari non ce ne sono, il lavoro aumenta invece che diminuire, il tempo è finito, con cosa si faranno le campagne? Con il nulla? Io me ne lavo le mani, dato che non sono ne il milite italico alla seconda guerra mondiale, ne tanto meno il santo della situazione.
Siamo davvero alla frutta.

martedì 4 novembre 2008

Logo: Sorpresa .

Eureka!

Arriva il logo per esprimere l’emozione della Sorpresa. Dopo il dubbio, la delusione, la confusione, continua il mio viaggio all’interno dei loghi per esprimere le varie emozioni. Me ne è venuto in mente uno circa il verde bile, ma con cosa lo potrei abbinare?

Una cosa che ho imparato in chat .

La versione su Facebook .

Quando sei in chat, ciò che pensi lo devi scrivere, per cui l’intervallo di tempo che intercorre tra la formulazione del pensiero, la sua battitura ed invio, porta ad un allungamento dei tempi di comunicazione.
Se malauguratamente scrivessi a valanga ciò che penso, dopo un po avrei da una parte le dita che mi farebbero male, una serie di righe di soliloquio, e dall’altra parte una persone che neanche legge ciò che scrivo, perché si sente travolta.
Cosa ne esce fuori da questa considerazione? Che in chat si riproducono i passi fondamentali della comunicazione: pensare, formulare il concetto, esteriorizzarlo ( battendolo sulla tastiera ), inviarlo ( tramite il tasto Enter ), attesa della risposta altrui, la sua lettura e interpretazione. Le basi per comunicare ci sono, facile il fraintendimento perché il pezzo è spersonalizzato, ma mi ha permesso di capire quando me ne parto a soliloquio. Meno male che le cose si riesce ad impararle.

Tipi di Quaderni .

Schema semplice ma utile.

Ecco un altro piccolo servizio ai Naviganti dell’Isola di Melee. Non è molto, ma almeno per chi come me non ha molta pratica sulla tipologia dei righi e quadri, può essere un piccolo aiutino . Se vi fosse stato d’aiuto, ne sono lieto.

domenica 2 novembre 2008

Ho una voglia matta di….

Vivere .

Ho una voglia matta di recuperarmi tantissime cose: idee, pensieri, luoghi, amici, conoscenti, parenti. Ho voglia di girare il mondo, scoprire la mia terra in ogni angolo della sua bellezza, ho voglia di ritrovare quel mio lato toscano di vita, il paese di mio padre, gli amici, la parlata.
Ho voglia di alzarmi, ricadere, rialzarmi, ricadere, rialzarmi ed andare avanti. Ho voglia di sentire il profumo di labbra, del calore della pelle nuda, di perdermi negli occhi, di navigare verso lidi mai visti, di far arrossire gote troppe volte viste bianche . Ho voglia di vivere..

Dreaming Califorania.



Dik Dik - sognando la California (1966); Italian translation of "California Dreaming".

Cielo grigio su (cielo grigio su)
foglie gialle giù (foglie gialle giù)
Cerco un po' di blu (cerco un po' di blu)
dove blu non c'è (dove blu non c'è)
Sento tanto freddo (freddo, tanto freddo, sai)
fuori e dentro me. (fuori e dentro me)
Ti sogno, California (sogno California)
e un giorno io verrò!

Entro in chiesa e là
io cerco di pregar:
ma il mio pensiero invece va (mio pensiero va)
ritorna sempre là (torna sempre là)
al sole caldo che vorrei (caldo sole che vorrei)
che qui non verrà mai (che qui non verrà mai)
Ti sogno, California (sogno California)
e un giorno io verrò!

Cielo grigio su (cielo grigio su)
Foglie gialle giù (foglie gialle giù)
Cerco un po' di blu (cerco un po' di blu)
dove blu non c'è (dove blu non c'è)
Se non m'aspettasse (se non m'aspettasse)
so che partirei. (so che partirei)
Ti sogno, California (sogno California)
e un giorno io verrò! (sogno California)
e un giorno io verrò! (sogno California)
e un giorno io verrò!

Certi momenti per un mio modo di vedere le cose scorgo il Cielo in alto di un color grigio plumbeo. Allo stesso tempo, scorgo il cielo interiore sempre di un grigio pesante. In questo vedere a tinte scure, cerco per distrarmi con del buon blu ( del mare esterno o del mare interione ), ma mi ritrovo a guardare negli anfratti dell’animo dove proprio di blu mare non ce n’è, c’è altro grigio.
Giungono pure i momenti dove sento freddo, tanto freddo. Un freddo che non conosce tepore da indumento, dove ti vien voglia di avvolgerti in numerosi strati di indumenti: maglioni, camicie, coperte su coperte, ma c’è sempre, non si attenua. Così mi trovo questo dannato freddo dentro di me e fuori di me.
Ps. Un sentito grazie dal cuore al mio papà che mi fece ascoltare questa canzone da ragazzino.

venerdì 31 ottobre 2008

Non è compito MIO .


Questa è la storia di quattro persone chiamate
OGNUNO, QUALCUNO, CIASCUNO, NESSUNO.
C’era un lavoro importante da fare,
ed OGNUNO era sicuro che
QUALCUNO l’avrebbe fatto,
CIASCUNO avrebbe potuto farlo,
ma NESSUNO lo fece.
QUALCUNO si arrabbiò perché era un lavoro di OGNUNO.
OGNUNO pensò che CIASCUNO poteva farlo,
ma NESSUNO capì che OGNUNO non l’avrebbe fatto.
Finì che OGNUNO incolpò QUALCUNO,
perché NESSUNO aveva fatto ciò che
CIASCUNO avrebbe dovuto fare .

giovedì 30 ottobre 2008

Escursione nella campagna del Capo di Milazzo .

Gigli selvatici locali.

Il mese di Settembre al Capo vuol dire lunghe passeggiate, d’altronde è il momento migliore, l’aria si rinfresca e le giornate sono ancora lunghe.
Giorno 19 ( se non erro doveva essere un Venerdì ) di Settembre, mi ero messo nel cuore la voglia di farmi una girata per la campagna, ma non nei soliti posti, volevo scoprire qualche nuova zona dove non ero mai stato.
La curiosità mi portò nella campagna davanti alla villa Muscianisi, per cui scavalcato il muro e tenutomi a debita distanza dalle case con i cani, inizia la mia piccola avventura.
Gli ulivi risentivano della poca acqua caduta nei giorni precedenti, l’erba era secca e dove la mano dell’uomo mancava da molto tempo si vedevano i rovi guadagnar terreno. Anche quando si cercava di strappare spazio ai rovi per recuperare terreno libero, le piante infestanti non arretravano tanto facilmente.
Incappai in un rudere di una casa in mezzo alla campagna. Preso dalla voglia di scoprire cosa ci fosse mi avventurai. La struttura constatava di due stabili, il primo era una casa in momentanea pausa di restauro, l’altro era una ex – stalla, rifinita di tutto punto. Sazio di particolari mi avventurai per il ritorno.
Mi caddero per terra le chiavi. Piegando verso il terreno per raccoglierle, notai un brulichio di macchie marroni. A prima battuta pensai “Formiche!”, ma qualcosa non mi quadrava. Per essere formiche erano troppo grosse e larghe. Guardai meglio e notai una forma a ragno, con 3 zampe per lato e formulai il concetto: Zecche! Manco finii di dirlo e mi guardai le gambe, una decina di insetti mo si arrampicavano. Preso dal panico le tolsi in fretta e furia, contandone una decina , per poi scappare via.
Giunto il prossimità della strada, l’occhio fu catturato da una macchia rosa per terra, ai piedi di un ulivo secolare. Incuriosito mi avvicinai e scoprii dei bellissimi gigli selvatici rosa. Tolto dalla tasca il coltellino svizzero, la lama ebbe la meglio sullo stelo del fiore, che raccolsi e portai con me.
Fortuna volle che preferisco ricordare la camminata per i gigli rosa piuttosto che per le zecche, ma capita sia il bello che il brutto in una avventura.

Trentunesima Donazione .

Tesserino AVIS.

I primi del mese ( il 4 di Ottobre ), mi reco come la mio solito al Centro Trasfusionale del locale ospedale di Milazzo per donare. Mi registro, compilo i moduli, passo la visita medica e via sulla sedia donazioni. Il Signor Maio becca subito la vena cubitale e nel giro di pochi minuti si realizza la sacca di sangue di circa 450 ml.
Anche questa volta è andato tutto liscio, senza problemi o complicanze. Per cui mio caro lettore occasionale o periodico dell’Isola di Melee, perché non doni anche tu? Non per forza sangue, ma anche del tempo libero alla tua locale sede AVIS.

mercoledì 29 ottobre 2008

Video su Capo di Milazzo .



Con toni semplici e diretti, raccontando quello che c’è, il video ti permette di fare una escursione per il promontorio del Capo di Milazzo.
Terra dalla bellezza mozzafiato, immersa in un mare blu intenso, incastonata tra la terraferma e le eolie, adornata da verde smeraldo cinta da una corona di pietre calcaree.
Il video rende la bellezza del posto e ringrazio pubblicamente il suo produttore per aver realizzato questa perla che descrive la mia terra.

martedì 28 ottobre 2008

Capitolo chiuso?


Con il precedente Post do un senso di limite ad un capitolo della mia vita. Tale esperienza mi ha portato a conoscere una persona per certi versi stupenda, ma per altri versi orribile.
Il prodotto finale è stato RICEVERE Odio di vecchia data, accumulato nell’animo da non so quanti anni.
Da una parte non lo meritavo, ma dall’altra me la sono andata a cercare. Forse da questa esperienza ho imparato che le emozioni, anche le più intense quali l’amore si possono vivere, ma rischiano di bruciarti. Ed Io mi sono abbondantemente bruciato. Per cui meglio stare un passo indietro per evitare di bruciarsi nuovamente.

Avanti il prossimo.

Puttana.

Ti muovi tra macerie, polvere e calcinacci .

Puttana sei, inutile aggiungere altro.
Se passi ancora da questi lidi e leggendo questa parola ti senti male, mi dispiace, della peggior razza di zoccole sei.
Sputavi tanto sull’esprimersi al mondo, ma alla fin fine non fai altro che bazzicare tra le righe di questo posto per sapere qualcosa di me.
Meretrice zuppa d’odio, dal volto mascherato, perché devi celare cosa hai sotto: un addome fradicio da cui genereranno altre zoccole come, o perfetti bastardi di padri che mai li rivendicheranno.
Mi fai schifo e maledizione a me quando ti presi in considerazione.
Meretrice del peggior bordello frequentato dai peggiori malati saniosi.
L’immagine appartiene al rispettivo proprietario.

lunedì 27 ottobre 2008

Lo stare assieme prevedere delle regole .

Il Calcio .

Nel gioco del calcio ( personalmente odio ) ci sono delle regole da rispettare, delle figure all’interno della squadra quali: l’allenatore, il capitano, e ruoli da coprire. I ruoli possono essere Nominativi: stopper, ala, terzino o Funzionali.
I ruoli funzionali sono innominati, affettivi, ai quali si reputano delle funzioni varie, vedi il miglior giocatore, il maggior disciplinato o il più altruista.
Sono ruoli a badare bene, il cui accesso non è secolarizzato, ma dinamico. In pratica se l’anno X hai fatto il capitano, non è detto che l’anno seguente lo rifarai, si vedrà come condurrai il campionato e come lo condurranno gli altri, fermo restando che ci potrà essere l’imprevisto o la novità. Può capitare a chiunque di perdere le staffe durante un match e di comportarsi di conseguenza male, pagandone lo scotto.
Come nel calcio, anche nello stare assieme ci sono vari elementi, quali regole da rispettare, varie figure e Ruoli. Soprattutto nello stare assieme, valgono le regole, da cui poi derivano i Ruoli. Ma attenzioni, nulla è scritto! Ci si deve mettere in gioco, in dubbio, valutare il merito, chi rifiuta ciò ha già messo il piede nella fossa.
Se poi si dovesse aggiunger di volere fare sempre le stesse cose, la situazione non può che peggiorare. Aggiungiamo pure che il pretendere di avere sempre una condizione di superiorità nei confronti dell’altro non per merito, ma per virtù divina, comincia a dar fastidio. Se poi ci dovessi mettere un non rispettare le regole, perché ti senti al di sopra di esse, vedi: io ti posso fare scherzi, ma tu a me scherzi non me ne puoi fare, si cominciano a delineare una figura amicale goffa, stupida, arretrata, che nel tempo non vuole che ripetersi all’infinito.
Fortuna che di stì stronzi me ne sono lasciati alle spalle, ed a parte un ciao – ciao, non è che ci scappi molto.

domenica 26 ottobre 2008

Facebook .

Tilt!

Ho scoperto Facebook.
La mia opinione personale? Una babele, dove puoi trovare di tutto e di più, dall’amico perso da anni, al compagno di banco che neanche vi parlate più, ma nonostante ciò, la sua coglionaggine lo distingue, come sempre. Ma non solo, vicini di casa, persone che credevi fossero ancora a Messina e che ti ritrovi a studiare a Milano, compagne di classe delle medie, quasi – quasi provo a cercare i miei compagni di classe delle elementari.
Poi ci trovi colleghi che non vedi da un botto, conoscenti con cui avevi troncato di netto, vecchie fiamme che al solo scorgerne la foto tremi dal profondo delle ossa. Ma non solo, AVISini di altre sedi, anticipando che ho intenzione di aprire un gruppo per l’AVIS Comunale di Milazzo.
In pratica ti si aprono tante e tante di quelle possibili porte sulla rete, che è come se venissi realmente investito dalle possibilità di Internet e solo con questo strumento i rendi conto delle possibilità che esso cela. In pratica i primi giorni me ne sono andato di testa e non ci capivo un gran che, ora il dopo sbornia sta passando ed inizio ad ambientarmi.

Aggiornamento della protezione per Microsoft XML Core Service 4.0 Service pack 2.

Da un paio di giorni sempre lo stesso aggiornamento di Sistema Operativo da installare .

Da qualche dì si presentava all’attenzione la necessità di installare l’ “Aggiornamento della protezione per Microsoft XML Core Service 4.0 Service pack 2”, o sinteticamente l’aggiornamento KB936181.
A più riprese ne ho provato l’installazione, ma nulla. Cercando sulla rete ho trovato una possibile soluzione, riporto l’indirizzo, potrebbe esservi utile:

http://forum.telefonino.net/showthread.php?t=379022

Di seguito trovate come ho risolto il problema per il mio PC.

Da Start scelgo Pannello di controllo. Nella finestra clicco su Installazione applicazioni. Aperta la schermata, vi seleziono “Mostra Aggiornamenti” posizionato in alto e al centro della finestra. Dall’elenco seleziono la voce MSXML 4.0 SP ( KB936181) e clicco sul pulsante “Rimuovi”. Riavvio il Computer ed il problema non sussiste più… Almeno per ora .



venerdì 24 ottobre 2008

Insonnia .

Stasera non ho proprio voglia di chiudere gli occhi. Non ho proprio voglia di spegnere la spina, ho voglia di stare collegato all’inverosimile. Sento un formicolio per le braccia e le mani, che mi porta a pensare. Pensare, rassettare idee, pensieri, è come se in una sola serata volessi sistemare tutta la mia vita: sbagli, le persone care passate, le Ex, vuoti, buchi, silenzi.
Vincent Van Gogh Starry Night.
Mi viene una smania di girare, guardare, navigare sul web, parlare con gli altri e con il mondo intero, che quasi – quasi mi fa paura. Paura perché ora che ho provato a rallentare, inizio ad aver coscienza della stanchezza che si fa avanti. Stanchezza strana, pesante, cupa, che ti fa incurvare la schiena, come se portassi pesi.
Il tempo passa e non riesco a fermarmi, continuo nelle cose e sembra di non sentirmi stanco, non voglio sentirmi stanco. Ma il conto mi si presenterà, non ora, più tardi. Magari domani mattina, quando squillerà la sveglia e non la vorrò sentire, ma dovrò catapultarmi dal letto per recarmi a lavoro. Non sarà meglio che me ne vada a letto e cerchi almeno di riposare?


giovedì 23 ottobre 2008

Comunicazione Blog to Blog .

Blog to Blog .

Comunicare tra persone solo attraverso Blog non è stato e non sarà mai una mia ambizione, dato che preferisco parlare di persona con il diretto interessato. In questo caso è necessaria una distinzione.
Se il blog è un mezzo per ritrovare persone perse di vista, ok, così come conoscere altre persone e farsi conoscere. Ma se malauguratamente lo strumento dovesse diventar l’unico mezzo per instaurare una discussione con chi ti sta accanto, preferisco lasciar perdere.
La comunicazione di persona è sempre la migliore, diminuisci i rischi di essere frainteso e sei molto più chiaro, anche perché parlare di persona vuol dire metterci il linguaggio verbale e non verbale, per cui si cerca di comunicare a 360° con una maggiore disponibilità di mezzi.
Comunicare, o meglio, cercare di comunicare solo con il Blog, rischi di essere frainteso. Anche perché ciò che pubblico non coincide come tempi a ciò che scrivo, e ciò che scrivo a sua volta non coincide temporalmente a ciò che penso. In pratica posso pensare ad un argomento il Lunedì mattina, iniziarlo a scrivere il Giovedì sera e la Domenica della settimana successiva, se dovessi trovare la foto adatta, forse lo pubblico.
In questo andamento accade che ciò che dico sul blog si scosta da quello che è la vita di tutti i giorni, anche perché la mia vita non è solo il Blog e non mi va di mettervi tutta a mia esistenza in questo spazio, vuole solo essere un angolo di riflessione personale, una zona franca dove ragionare ed esprimere la propria, senza prendermi ed essere preso troppo sul serio.
Si, ci possono essere argomenti più o meno profondi, o magari qualcuno leggendolo vi possa trovare delle risposte mie a domande mai postemi, ma riformulo il concetto: Se invece di passare e ripassare tra le acque della mia isola, prendi e me lo chiedi di persona, non è meglio?

domenica 19 ottobre 2008

Logo Confuso .

Geeeeee…. Eh! Eh! Eh!.

La confusione sbarca nell’isola di Melee, oltre alla gioia, alla tristezza, all’acquolina in bocca, arriva la New entry: la confusione.
Capita di avere così tante cose per la testa: idee, pensieri, emozioni, progetti, aspettative e chi più ne ha ne metta, che la mente si satura e non ne vuole sapere più di niente e di nessuno. Questi sono i momenti del Black – out, in cui l’unica cosa da fare sarebbe fermarsi, lasciar scorrere un po’ le cose e poi ripartire. Speriamo...

Servizio pubblica illuminazione ?

Potrebbe esser utile?

Se a Milazzo dovreste trovare nei lampioni di illuminazione pubblica l’adesivo in questione, vi avviso già a priori che al numero di cellulare riportatovi: 329-5684779 non potete segnalare il guasto.
Ho telefonato e chiesto se il servizio è ancora in atto, mi hanno risposto due persone con evidenti problemi di italiano, provare per credere.
Quel poco che ci sarebbe potuto essere come servizio, si è ridotto a niente. Se si riuscisse a mettere in rete tutte le possibili conoscenze e risorse sul territorio, credo che si riuscirebbe a dare realmente una svolta alla situazione in cui ci troviamo.

giovedì 16 ottobre 2008

Primo Antivirus freeware provato: Windows Live One Care.

Schermata di Windows One Care .

Volge al termine il periodo di prova del Windows Live One Care.
Il software riesce ad autogestirsi da solo fino ad un certo punto, vedi aggiornamenti software e database virus. Caratteristica che può essere piacevole ma allo stesso tempo fastidiosa è l’utility per il backup, richiede del tempo durante il quale la macchina è: BLOCCATA.
Come ogni buon prodotto Microsoft prende possesso della macchina su cui gira, dovendogli chiedere “se per favore” la potresti utilizzare.
In un quadro dove a seguito delle numerose falle del Sistema Operativo ed rispettivi i necessari aggiornamenti per rattopparlo, i virus nella rete ed il conseguente antivirus da installare per limitarne i danni, il dovuto firewall per chiudere ogni porta nei confronti dei malintenzionati, il Windows che fa cagare, Windows Live One Care mette una gigantesca pezza che ti consente di continuare a far girare il PC con Microsoft. Buon prodotto, ma non sarà meglio passare a Linux?

martedì 14 ottobre 2008

Nodo.

Nodo di una corda che ormeggia una nave .

È da un po’ che pubblico poco sul blog, ed è altrettanto vero che questo spazio è diventato un campo di guerra dove chi mi conosce: amici, parenti, conoscenti, ragazze ed ex, si avventurano alla ricerca di presunte verità nascoste, oppure iniziavano ed iniziano lunghe discussioni su ciò che vi scrivo, dando come prodotto finale un generale senso di malcontento personale e di terra bruciata.
Scrivere e contemporaneamente avere il pensiero di cosa può provocare ciò che hai scritto, non è tanto bello, anzi mi fa proprio schifo.
Hai il pensiero bloccato, inceppato, annodato, devi ponderare le parole. In pratica fai un primo pensiero e pensi alle conseguenze. Analizzi le conseguenze del primo pensiero, e vi vedi ciò che è passabile e cosa no. Cosa non è passabile lo togli, e ciò che è passabile resta. Fatta questa cernita su ciò che è passabile e cosa non è passabile, torni al primo pensiero, modificandolo e trasformandolo. Il primo pensiero si trasforma in un secondo pensiero a volte svuotato del suo contenuto, in pratica ‘nà minchiata.
Ciò che cerco di mettere in rete, sono semplici pensieri, ragionamenti, punti di vista, mi ritaglio uno spazio dove andarmene a ragionare, ma con tutti i rischi e pericoli che esso comporti, certi momenti non mi va proprio giù

lunedì 13 ottobre 2008

Il “Non lo so”.

Le possibili scelte.

Di fronte ad una scelta, ad un bivio, ad una risposta da dare, le scelte canoniche sono 2: SI o NO . A volte vien fuori il NON LO SO.
Questa tipologia di risposta è composta da: lungaggini nel riferire oltre i tempi dell’evento stesso per cui si è chiamati in causa, da tentennamenti, risposte evasive che sono la reale risposta, da giri di parole senza senso.
In definitiva il NON LO SO è un NO educato, o un NO senza decisione, o un semplicemente “Me ne lavo le mani”.


giovedì 9 ottobre 2008

Pescata a totani .

Io e 3 delle 4 prede complessive.

Oggi pomeriggio con Livio finalmente troviamo un momento libero entrambi ed il mare praticabile. Appuntamento a Torretta davanti ad una barca pronta al varo. Prendiamo il largo ed in un men che non si dica iniziano le prime abboccate.
Livio tira in barca il primo ed io lo seguo con il secondo, ma qualcosa non ci quadra, le lenze sono ingarbugliatissime. Impieghiamo 1 ora e mezza per sbrogliare la matassa di fili, con ripetuti tagli alla lenza per venirne a capo.


Assaggio della lenza ingarbugliata.

La terza sigaretta viene accesa da Livio, dopo la lunga pausa forzata. Nel frattempo ritiro la lenza abbandonata sul fondo da un pezzo, senza speranze. C’ è qualcosa di strano, il londro è troppo pesante, più tiro e più mi affatico e sento tirare. Appena le branchie sono visibili in acqua, prendiamo il retino ed il terzo totano è nostro tra schizzi d’acqua, nero e rumori del mollusco.

2 totani rispettivamente da 580 e 710g .

Buttiamo le lenze e ritiriamo a più riprese, senza beccare nulla. Sento una strattonata, ma al recupero non sento granché. Passo l’armatura a Livio che nel recuperare mi dice a più riprese che c’è qualcosa di grosso. Scettico gli dico che non si vede nulla, ma fortunatamente è il suo londro a mezza strada vuoto. La sorpresa arriva subito dopo, con un bel esemplare da banco – frigo.
Fatta mezzanotte, infreddoliti, affamati e zuppi fradici, rientriamo a riva. Messa l’imbarcazione in secca ( ed oltre ), pulito il fondo del mezzo e spartito il pescato, accendiamo i motori e facciamo rotta verso casa. Che bella esperienza!

lunedì 6 ottobre 2008

Capire chi ti sta accanto .

Quello si sente Garibaldi, l’altro Napoleone...

Capita di ritrovarsi all’interno di una riunione, sentendo parlare e discutere i presenti. Tra questi può presentarsi l’occasione di sentirne di cotte e crude, iniziando a pensare se i parlanti siano un tantino collegati con la realtà dei fatti.
Uno fa discorsi da Duce, programmando azioni di manifestazioni di forza come se alle sue dipendenze vi fossero manipoli di uomini, un altro urla da grande imperatore a cavallo come se ne valesse della sua esistenza, un altro organizza campagne esterne contando su legioni inesistenti, etc. etc. etc.
Certo è che se mi volgessi attorno e tutti si comporterebbero in tal modo, chi da Napoleone, chi da Duce, chi da Garibaldi, chi da Cesare, sarei il primo a dire che c’è qualcosa che non va e me ne andrei a gambe levate. Fortunatamente di “personaggi storici” ce ne sono pochi ed in minoranza, dato che la maggioranza è di Mario Rossi e Giuseppe Bianchi, con il polso della situazione, sapendo cosa voglia dire e fare qualcosa “Oggi” e cosa ci voglia dal punto di vista di risorse umane, tempo e denaro per realizzare quello che si pensa.
A questo punto, capito che i condottieri sono pochi e che le persone normali sono in maggioranza, preferisco rivolgermi ai sani di mente, piuttosto che ai visionari.

L’uomo nuovo del socialismo .

Austero manifesto propagandistico .

Uno degli obiettivi del socialismo reale, era quello di creare l’uomo nuovo socialista. Tale pretesa educativa, per quanto mi riguarda ha creato più mostri che soluzioni. In pratica si volevano crescere la prole a colpi di slogan, in modo tale che se uno avesse avuto un problema, la risposta sarebbe stata uno slogan.
Bel modo di trovare una soluzione… Meno male che l’URSS è crollata.