Domenica 23 scorsa, visto il bel tempo e la bici appena riparata, ho deciso di farmi una passeggiata fuori casa. Il tempo era buono e mi è spuntata l’idea di andare fuori Milazzo. Tutto contento ed affamato di avventura ho imboccato l’asse viario per uscire dal tratto urbano il prima possibile e darmi alla scalata di San Filippo del Mela.
Era presto, ma le teste di cazzo sulla strada che corrono ce ne sono a tutte le ore. All’altezza del villaggio Grazia non ce l’ho fatta più di sentirmi sfrecciare alle spalle le auto, che ad ogni transito ti lasciano la scia del risucchio. Mi sono fermato all’ultima piazzola di sosta prima della fine della strada e mi sono detto: Ora scavalco il guardrail e mi butto nella campagna.
L’idea è stata azzeccatissima, mi sono letteralmente perso in Via dei prati Verdi, nel mezzo di una campagna fatta di case basse, prati verdi, alberi di agrumi, persone che passeggiavano e che ci salutavamo ed un mare di sole. Avessi trovato una macchina che passava! Bellissimo.
Una cosa che mi ha colpito molto sono state le piante che si vedevano, agrumi, campi appena arati e seminati a broccoli, giardini preparati per l’inverno, insieme ad un lussureggiante rampicante di passiflora, tra le cui verdi foglie spiccavano i frutti viola.
Il momento più avventuroso è stato quando sono entrato in una casa rurale abbandonata. Ho visto la cucina, la stanza da letto, il bagno e l’ingresso, la stalla con la mangiatoia per gli animali ed il pollaio. Era come se il tempo in quelle stanze si fosse fermato a più di mezzo secolo fa, con i secchi per l’acqua ancora in lamiera, la piccola tazza per il water ricavata in una stanzina fuori dalla casa, insieme al grande lavatoio sotto un secolare gelso. Il proprietario della casa era un bel gatto bianco dal pelo bianco, che tutto fiero girava per lo stabile incurante della mia presenza.