domenica 19 aprile 2009

La gente è fradicia... .

Di passato.

Per ora è un periodo dove il presente a stento si fa strada per poter esser vissuto. Tornano e ritornano persone vecchie e quando si presentano delle nuove non è detto che siano meglio.
Mi è capitato di conoscermi con una ragazza e di parlare con lei. Conoscenza di persona, numeri scambiati e lunghe telefonate di oltre 3h portate avanti per un mese abbondante, insieme a messaggi e sessioni di chat.
Parlando di quello che ci è capitato, ho notato un suo continuo ritornare ad un passato dove vi era una persona andata, collegata ad un suo periodo felice di vita di circa 4 anni or sono.
Lo senti la prima volta e la curiosità per la novità te la fa ascoltare; la senti una seconda volta e apprezzi meglio le sfumature degli eventi; la senti una terza volta e già ti sorgono i dubbi. Arrivati alla quarta volta che senti ripetere sempre lo stesso periodo, inizi a sclerare e a domandarti: ma io che c'entro?
Si presenta una occasione per incontrarsi, ma siccome si deve dar retta a perfetti minchioni che se non hanno tutto come dicono loro non si fa nulla, capita un piccolo inconveniente e salta la possibilità di incontrarsi. Ok va bene, prendo il telefono e propongo di vedersi comunque la sera successiva. Risposta: No...
Vado di cervello ed inizio a santiare, non è possibile che non si trovi una persona, dico una persona per poter uscire e conoscersi un po. Scambiare quattro chiacchiere di persona, vedersi, sentirsi di persona, prendere qualcosa in un pub, godersi una serata senza problemi, per i fatti propri. No, non esiste. O probabilmente sono io che sbaglio in qualche cosa, forse in tutto.
La cosa che ho notato più volte è che la gente guarda ossessivamente al passato, vi si fissa e va a resuscitare le cose vecchie spingendovi all'interno immani energie per resuscitarle, proprio quando sono cose morte e sepolte e si scorda che c'è il presente.
Presente che passa e che rimane deluso da una difficoltà generale fatta di seghe mentali e di problemi all'interno delle persone, le quali non trovano uno sbocco esterno. Rimanendo all'interno, questi concetti girano e rigirano all'inverosimile, fino a quando non distruggono tutto quello che abbiamo in testa ed il cervello stesso, lasciando al suo posto una pappa molle di pus maleodorante ed una incapacità di viversi le emozioni ed i momenti.
Ma se ne vada a 'fanculo l'ennesima stronza incontrata per la strada.

Sii prudente dalle deduzioni tratte da ciò che leggi: ciò che pensi potrebbe non essere ciò che chi ha scritto ha inteso.

2 commenti:

Pilla ha detto...

Cos'è quella roba nella foto?????

Bucaniere_Melee ha detto...

E' un empiema, ovvero una raccolta di pus. Quando questo liquido si raccoglie, può solo recar danno. Non a caso un aforisma medico recitava: UBI PUS IVI EVAQUA = Dove c'è del Pus rimuovilo.
Io provo a toglierlo, ma alcune persone ci godono a tenerselo.