Mi trovo a parlare con una persona del più e del meno e l'argomento cade su un evento condiviso. Per realizzare l'evento eravamo in due, ma dalla discussione ne ho dedotto due modalità diverse di approcciarsi alla realizzazione.
Mentre parlavamo e si ricordava ciò che si era fatto, questo ha creato due modi differenti di reagire: da una parte dei sensi di colpa, dall'altra nulla .
Se una cosa mi va di farla, la faccio, con pregi e difetti che essa comporta. Se la faccio è perché mi va di farla e non ho ripensamenti. Se la dovessi fare controvoglia, o perché mi è imposta, o perché non la voglio, o perché non mi interessa, o comunque anche per una pur piccola motivazione di base contraria, stai certo che prima o poi questa verrà a galla sotto le vesti del senso di colpa. Assurdo.
Mentre parlavamo e si ricordava ciò che si era fatto, questo ha creato due modi differenti di reagire: da una parte dei sensi di colpa, dall'altra nulla .
Se una cosa mi va di farla, la faccio, con pregi e difetti che essa comporta. Se la faccio è perché mi va di farla e non ho ripensamenti. Se la dovessi fare controvoglia, o perché mi è imposta, o perché non la voglio, o perché non mi interessa, o comunque anche per una pur piccola motivazione di base contraria, stai certo che prima o poi questa verrà a galla sotto le vesti del senso di colpa. Assurdo.
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