Era la sera del 04 Settembre 2010, quando una ragazzina di 11 anni prese una sedia, il libro di "Harry Potter e il calice di fuoco" e mentre Io lavavo i piatti me ne lesse alcuni capitoli. Mi colpì molto il suo modo di leggere ed un passo, da cui poi iniziò a balenarmi l'idea di leggerlo, ma senza troppa definizione. Riporto il passo in oggetto:
Forse in quel momento, per la prima volta, riuscivo a trovare le parole per descrivere come era ri-nato il mio Io . Dopo un lungo periodo di spappolamento per terra, alcuni pezzi tornavano assieme, si assemblava un qualcosa che aveva sembianze deformi di un bambino invecchiato ma non cresciuto.
Era come se Codaliscia avesse rivoltato una pietra per rivelare qualcosa di brutto, viscido e cieco: anzi, peggio, cento volte peggio. La cosa che Codaliscia aveva portato fin lì aveva la forma di un bambino rannicchiato, ma Harry non aveva mai visto nulla di meno simile a un bambino. Era privo di capelli e coperto di squame palpitanti, di un cupo nero rossastro. Le braccia e le gambe erano sottili e deboli, e il viso - nessun bambino al mondo poteva avere un viso del genere - era piatto e serpentino, con occhi rossi scintillanti.
Forse in quel momento, per la prima volta, riuscivo a trovare le parole per descrivere come era ri-nato il mio Io . Dopo un lungo periodo di spappolamento per terra, alcuni pezzi tornavano assieme, si assemblava un qualcosa che aveva sembianze deformi di un bambino invecchiato ma non cresciuto.
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