Le bugie non sono buone né cattive. Come il fuoco, ti possono
riscaldare o bruciare a morte, a seconda di come vengono usate. Le bugie che ci disse
il governo prima della guerra, quelle ci bruciarono, perché ci impedirono di fare ciò
che era necessario. Tuttavia, già quando girai Avalon, tutti facevano ormai ciò che era
possibile per sopravvivere. Le bugie del passato erano da tempo svanite, e ora la
verità era dappertutto, barcollava nelle strade, ti entrava in casa sfondando la porta e
ti artigliava alla gola.
Che versione ha visto?
Non sapevo…
Che ce ne fossero due? Deve studiare un po', mio giovane amico. Marty ne fece sia
una versione bellica che una postbellica. Quella che ha visto lei, durava novanta
minuti?
Mi pare.
C'era il lato oscuro degli "eroi"? C'erano la violenza e i tradimenti, la crudeltà, la
depravazione, la malvagità senza fondo nei cuori di quegli eroi? No, certo che no. E
perché avrebbero dovuto esserci? Quella era la realtà, ciò che spingeva tutte quelle
persone a rannicchiarsi a letto, spegnere le candele ed esalare l'ultimo respiro. Marty
scelse invece di mostrare l'altro lato, quello che fa alzare le persone dal Ietto al
mattino e le spinge a resistere, a sforzarsi e a lottare per restare in vita, perché
qualcuno dice che tutto andrà bene. Questo tipo di bugia ha un nome. Si chiama
speranza.
World war Z, Max Brooks.
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