Nella scacchiera rappresentata da quello spaccato di società, vedeva solo un falso eroismo civile e militare, tutto a lettere minuscole. Riusciva a notare solo piccoli e insignificanti pedoni, il cui posto era da ultime file, una corruttibile regina, cavalli di cartone, torri immobili, alfieri di un'ideologia oscura ed un re da mettere facilmente sotto scacco.
Cit. Filippo Lo Schiavo, "La nave del Vino", ed Pungitopo editrice, 2013, pag 60.
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