Ci sono tornato . |
Mercoledì 16 11 22, torno a pranzare al Wok Dao. Stavolta sono nuovamente solo, “nuovamente solo”, perché in questa occasione nessuno è con Me. Trovo un tavolo, mi siedo, ordino da bere ed inizio a girare per l’ala di esposizione alimenti.
Stavolta c’è prosciutto crudo, l’angolo dei caldi, l’isola fredda con carne, pesce, verdure e sushi, l’angolo dei dolci e bene o male le stesse cose rispetto al lunedì 29/08/22, ma sono passati precisamente tre mesi ora che scrivo e ci sono tornato con occhi differenti.
Quel lunedì eravamo rimasti per mangiare assieme con Miriam e Luna, in compagnia del ragazzo Domenicano che non ricordo il nome e della tossica Mili. Io ed il ragazzo Dominicano arriviamo sul posto in orario, le ragazze si fanno aspettare. Riunitici, guadagniamo il tavolo e ci sediamo. Già dalla disposizione del sedersi qualcosa mi suonava strano. Mili ed il suo lui ad un capo del tavolo e Miriam con la Luna all’altro capo. Io in mezzo.
Miriam passa il tempo dedicandosi a Luna ed al suo piatto. Parlo più con i ragazzi che con loro due. Mangiamo, ma ognuno per i fatti suoi. Una vaga sensazione di solitudine si presenta, rimandata giù dai piatti pieni di mangiare e tumulata da un finale di bignè ripieni di panna. Sono solo e sto mangiando solo, sono solo e non stò in una coppia, anzi con una mezza fusa ed una bambina che ha un disperato bisogno di un adulto.
Quando ci sono tornato, la sensazione di mangiare da solo era presente, ma non disturbata da estranei, ho potuto gustarmi il pranzo e verificare che la mia sensazione era corretta. Ero solo il 29 e sono continuato ad essere solo il 16.
Voglia che capiti nuovamente non ne ho. Ora che ho chiara la sensazione, non la voglio ne perdere, ne ignorare. Ma tenerla ben in vista e saperla riconoscere.
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