giovedì 24 maggio 2007

Rifornimenti …

Pacco di crackers per i momenti di fame .

Oggi in sede ho portato un pacco di crakers, li ho presi per quei momenti di fame che ti assaltano tra un protocollo, un malloppo di analisi da spedire ed una sensibilizzazione alla donazione di sangue degli aspiranti donatori.

Aprendo la porta della sede ho rivisto Carmelo, il Vicepresidente, la semplicità ed il cuore che ogni volta mette nel parlarti mi riempie di gioia. Salutatici e chiesto come va, si è aperta una bella discussione, dall’argomento: dovremmo aprire un centro di raccolta in sede, ma

I ma sono tanti, perché sono già tante le cose da fare in una semplice sede AVIS, se ci apri anche un centro di raccolta le cose da fare diventano troppe.

L’idea mi affascina e mi trova pienamente d’accordo, ma se un passo si deve fare, bisogna metterci tutte le cose necessarie e numerose. Vanno da una sede con sala prelievi, stanza medica attrezzata, ufficio, archivio, sala direttivo, tanto per iniziare, a cui si aggiungono altre necessità materiali quali un server ed un client per garantire la continuità del sistema informatico, anche se secondo me sarebbe meglio una LAN con 2 desktop + 1 laptop, insieme ad un capiente e largo sistema di scaffali e scrivanie.

Alle necessità strutturali si aggiungono le risorse umane per il funzionamento, fermo restando che si parla di volontari e quindi una categoria di persone che lavorano per un numero limitato di ore e senza retribuzione. Persone che non chiedono compensi monetari per l’opera prestata ma necessitano di strumenti per lavorare. Puoi chiedere aiuto ad un volontario fino ad un cero punto, ma la linea che separa il prestare il tuo aiuto come volontario ed il lavorare a gratis è nell’obbligo di fare le cose, nelle ore necessarie via - via maggiori e del dover fronteggiare di tasca tua le spese di esecuzione lavoro. Questi ultimi 3 particolari li sintetizzerei in un’unica parola: obbligo, che cammina male con la parola volontario.

Ci saranno molte cose da fare e rifornimenti da portare, meno male che c’è un pacco di crakers.

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