mercoledì 4 luglio 2007

Il silenzio è buono.

Il figlio è buono solo quando sta zitto .

Ennesima discussione con mio padre. A pranzo ci sono le bruschette con il pane raffermo, ne prendo una e l’assaggio. Mi piace e continuo a mangiarla, tra che l’ho presa e l’ho finita passano 5minuti. Ne cerco un’altra, mi guardo a torno e non vedo più il piatto. Lo cerco a mia madre che risponde:
- Ne è rimasta mezza.
Mi incazzo perché mio fratello prima se l’è spazzate tutte fottendosene di chi era a tavola e rispondo:
- Non ne voglio avanzi .
- Se lo vuoi prendilo.
- Mi fa piacere che a tavola uno si deve buttare sul cibo per mangiare .
Interviene il difensore a convenienza della quiete domestica ( mio padre ):
- Che è sta storia del cibo?
Ri – spiego:
- Se uno vuole mangiare a tavola si deve buttare sul cibo, se no non ne trova.
Prolissa risposta paterna dal tono alto ed incazzato:
- Ma che diamine dici, se la vuoi ce n’è mezza .
- Non ne voglio avanzi.
-Se vuoi c’è questa.
Si apre la classica discussione del cazzo di mio padre che va a ruota libera su questioni personali e si chiude: Tu dici solo cazzate. Stò zitto ed accuso il colpo .
Per allentare la tensione mia madre chiede a mio fratello se ha visto i colleghi nel porto. Prendo l’occasione per parlare anche io e gli chiedo ( una cosa banalissima tanto per parlare anche io ):
- Ce ne sentiva caldo in porto?
Mia madre mi riprende:
- Certo che c’è caldo sotto il sole.
E che cazzo! Anche sulla banalità mi devono riprendere, non posso parlare! Gli dico che necessità c’è di riprendermi anche sulle cose ovvie. Riprende mio padre con la sua filippica, ma prima che innesca lo prendo in contraccolpo e dico:
- E parlo del caldo e la mamma mi riprende, e se parlo per papà dico solo cazzate.
Morale: Il figlio è buono solo quando sta zitto .

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