Oggi è stato un pomeriggio di avventure e scoperte . Scoccate le 14.30, faccio due rapidi calcoli, decidendo di prendere la bici, ho voglia di vedere un po’ come sono i dintorni e buttarmi all’avventura.
Dopo un forzata sosta per un brutto scatenamento, sono arrivato a Grazia, dove ho cominciato a girare per tutti i vicoli del posto, superato il cavalcavia, mi sono avventurato per le campagne di San Marco. Campi verdi e bellissimi, pianeggianti, liberi, senza troppe recinzioni, ho pedalato per un lungo viale alberato di ulivi, fino a sbucare sulla SS 113 all’altezza di contrada Faraona.
Non contento delle scoperte, mi sono buttato verso la zona industriale di Corriolo. La testa mi ha portato alla lingua di spiaggia davanti alla centrale elettrica: un angolo meraviglioso. Nessuna persona ( tranne gli operai degli impianti ), la sabbia compatta, un molo tutto per me, dove avventurarmi in mare aperto e sentire l’acqua calda di scarico delle turbine ed infine una battigia perfetta.
Perfetta per correre, tanto che alla terza volta che ci ho pensato, mi sono tolto le scarpe ed ho iniziato a correre a piedi nudi sulla sabbia. La bellezza dei piedi bagnati dall’acqua di mare, la sabbia che ti accoglie al tuo passaggio, gli spruzzi d’acqua che sollevi ad ogni passo, una sensazione stupenda di libertà.
Mentre le luci artificiali iniziavano ad accendersi, ho realizzato di tornare a casa. Puliti i piedi e sollevata al bici, mi sono fatto tutto l’asse viario in un men che non si dica. Nel giro di una ventina di minuti ero a casa, con il culo dolorante e bloccato a farmi al doccia.
Che bel pomeriggio!
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