Fabrizio Moro - Pensa.
Se penso solo un attimo alle parole di questa canzone, le lacrime riempiono il volto. Mi fanno ricordare le volte che mi hanno domandato:
- Ma te… di dove sei?
Ed io ingenuamente rispondevo:
- Sicilia…
Mio Dio! Meglio se avessi detto: sono lebbroso! Sguardi lunghi e truci, complimenti che andavano dal classico Terrone al peggiore di tutti: Mafioso.. Posso capire ma non condividere se lo dice uno straniero, ma quando te lo spara un connazionale ( addirittura anche dei meridionali ), li le braccia mi cadono per terra.
Il bello di queste persone è che si fermano solo all’esteriorità delle cose, alla superficialità. Non sanno che la storia della Sicilia è stata scritta con il sangue di santi laici e cristiani. Faccio alcuni nomi:
- Giovanni Falcone (http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Falcone )
- Paolo Borsellino (http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Borsellino )
- Rosario Livatino (http://it.wikipedia.org/wiki/Rosario_Livatino )
- Peppino Impastato (http://it.wikipedia.org/wiki/Peppino_Impastato )
- Don Pino Pugliesi (http://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Puglisi )
Quando te lo dice un connazionale ti senti davvero abbandonato, ti senti preso dallo sconforto, dalla rabbia. Sconforto perché alla fin fine lo Stato Italiano su questa terra di Sicilia ti lascia solo, ti sale la rabbia perché quando rivendichi la parola “legalità” sei solo e non potendo neanche contare sulla solidarietà di un connazionale, ti senti davvero solo. Ti ritrovi solo a dovertela arrangiare, a cercare di non finire in qualche mala fila di clientelismo, dove il tuo futuro viene legato con un filo di melassa al tuo voto, dove diventi un Cliente, qualcosa più di un servo, ma ti devi accodare.
Dicendoti mafioso, diventi una bestia, perché tu di mafioso non hai un bel niente, ma intanto ti presentano un conto dettato dall’ignoranza e da coppe che tu mai bevesti. La gente è proprio stronza...
Comunque vadano le cose, si è prodotto abbastanza dal punto di vista letterario, musicale, cinematografico, libri, riviste ed altri mezzi culturali per poter uscire dalla gabbia dell’ignoranza sull’argoemnto e farsi una propria opinione.
Che ben vengano i volenterosi.
4 commenti:
Nooo.. :-o Non ti ho data della "mostra", mostruoso è il precariato, da te validamente descritto. Questo tipo di lavoro non è che sia tanto "bello" , anzi è proprio ( il precariato ) un mostro. Sono stato chiaro Pilla? :-)
La provocazione non era rivolta a te, perché il mostro non è il prodotto del precariato, ma lo STRONZO che l'applica sulle persone. Ancora di più colui che l'ha approvato senza regolamentarlo, perché il precariato è una forma di lavoro, non IL LAVORO.
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