Questa è la versione con la Sound Blaster .
Correva l’anno 1992, quando mio fratello portò a casa un paio di floppy – disk dal titolo bizzarro: The secret of Monkey Island. Li lasciai in un angolo fino a quando non arrivò l’estate.
Con la bella stagione, il tempo a disposizione aumentava e riuscii a trovare 5 minuti per installare il nuovo gioco.
Era sera inoltrata, la noia mista al sonno mi assaliva quando il led dell’Hard disk ( un 40 Mbyte! ) iniziò a lampeggiare, l’altoparlante del PC speaker iniziò a vibrare e ad emettere i primi suoni. La suonata era quella della canzoncina in questione, alla quale ho legato tanti momenti felici di videogioco, confronto con gli altri, scherzo e scambio di opinioni, insieme alle emozioni suscitate dalla storia assurda che si sviluppava.
L’avventura grafica era un mix esplosivo di : pirati, tesori segreti, fantasmi, cannibali vegetariani, scimmie, vascelli fantasma, isole caraibiche, evasioni, scherzi assurdi, vudù, scherma, oggetti buffi ( come p.e. un pollo di gomma con la carrucola in mezzo ), circhi e tanto altro.
Prendete tutto questo, aggiungete dialoghi ora interessanti, ora buffi ( parlavate con il cane del Bar SCUMM ), una grafica accattivante per l’epoca ( il massimo era su AMIGA la VGA a 256 colori! ) insieme a delle musichette orecchiabili ed otterrete la miscela esplosiva che ha fatto saltare in aria i cervelli di migliaia, ma che dico, milioni di videogiocatori dell’epoca.
Il resto furono semplici sequel…
Con la bella stagione, il tempo a disposizione aumentava e riuscii a trovare 5 minuti per installare il nuovo gioco.
Era sera inoltrata, la noia mista al sonno mi assaliva quando il led dell’Hard disk ( un 40 Mbyte! ) iniziò a lampeggiare, l’altoparlante del PC speaker iniziò a vibrare e ad emettere i primi suoni. La suonata era quella della canzoncina in questione, alla quale ho legato tanti momenti felici di videogioco, confronto con gli altri, scherzo e scambio di opinioni, insieme alle emozioni suscitate dalla storia assurda che si sviluppava.
L’avventura grafica era un mix esplosivo di : pirati, tesori segreti, fantasmi, cannibali vegetariani, scimmie, vascelli fantasma, isole caraibiche, evasioni, scherzi assurdi, vudù, scherma, oggetti buffi ( come p.e. un pollo di gomma con la carrucola in mezzo ), circhi e tanto altro.
Prendete tutto questo, aggiungete dialoghi ora interessanti, ora buffi ( parlavate con il cane del Bar SCUMM ), una grafica accattivante per l’epoca ( il massimo era su AMIGA la VGA a 256 colori! ) insieme a delle musichette orecchiabili ed otterrete la miscela esplosiva che ha fatto saltare in aria i cervelli di migliaia, ma che dico, milioni di videogiocatori dell’epoca.
Il resto furono semplici sequel…
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