martedì 19 agosto 2008

Fichidindia locali.

Gli ultimi superstiti .

Sabato 9, mi prende la voglia di fichidindia. Tutto allegro, ma con ancora la fifa delle zecche di sopra, opto si di andare a raccogliere i frutti, ma munito di tuta bianca, così se le zecche mi dovessero salire addosso, sono in parte protetto e posso rimuoverle con agilità .
Inforcato il “Coppo”, un bel secchio da vernice ( ormai vuoto da tempo ), indossata la mia tutina bianca conficcata fino alle caviglie degli scarponi da trekking, mi reco nella campagna.
Contento e spensierato mi raccolgo i fichi, con calma e tranquillità, scoprendo addirittura una pianta di frutti addirittura bianchi! Dico così perché oltre ai classici fichi arancioni detti Suffareddi, ci sono i bellissimi fucsia detti Sanguinelli ed infine i bianchi chiamati Muscareddi. È stata una gioia trovarli ed un piacere infinito sarà riprodurre per talea la pianta in questione in un mio angolo personale, in modo da potermi gustare personalmente e curare questa variante di frutto, rara e personalmente preziosa.

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