martedì 2 settembre 2008

Come installare Resident Evil per PC .



Semplice ed accurato.

Un paio di settimane fa mi viene voglia di Playstation. Tra gli sportelli di un mobile, trovo la cara console regalatami per i miei 18 anni . Tutto contento ma preoccupato, provo ad accenderla e con grande piacere vedo che gira, non a caso la piccolina ha “solo” 10 anni. Faccio partire il primo gioco, poi il secondo ed infine la voglia di Resident Evil si fa strada.
Da qualche parte trovo il gioco, ma appena messo nel lettore, non da segni di vita, il gioco è praticamente KO. Un po’ deluso, cerco di creare una copia di backup, ma non riesco, è come giocare all’archeologo informatico: software come cloneCD, i CD Verbatim ( quando erano ottimi ) fermo restando che 10 anni trascorsi di informatica possono considerarsi pari a 50 anni biologici.
La copia di backup va a male. Da qualche parte dovrei avere la versione per PC, ma l’ultima volta che lo vidi girare c’era un Windows 95 e la bellezza di un Pentium 200. Bellissimi ricordi di macchine potenti ed affidabili con software gestibili e semplici.
Faccio l’azzardata di farlo partire con Windows Xp, ma…. Nulla. Provo le varie modalità di avvio seguendo i vari consigli dei forum di discussione, ma alla fin fine scopro che in italiano si scrive poco di informatica, male e c’è un copia – incolla selvaggio dove la stessa notizia viene ripetuta all’infinito da pseudo – guru dell’informatica . Etichetto alcuni di coloro che rispondono sui forum informatici pseudo – guru perché alla fin fine non sanno neanche cosa voglia dire ciò che scrivono, tanto l’ha scritto un altro e di certo sarà corretto ( grossissima minchiata ).
Nel mio peregrinare per internet approdo a You-tube. Tra i vari trailer del filmato di apertura
( era un po’ quello che volevo ri - vedere ), trovo il filmato ( sopra pubblicato ) dove un ragazzo spagnolo spiegava passo – passo come installare il gioco.
Spagna 1 – Italia 0 in questo caso del campo informatico, ma il caso non è unico. Facendosi un giro per i vari server, gruppi di discussione, sviluppo di software etc. i ragazzi iberici si mangiano letteralmente i coetanei italiani. Lontani sono i tempi in cui l’informatica italiana era di pochi appassionati che producevano una qualità di informazione e risultati alti. Bei tempi…

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