lunedì 2 febbraio 2009

La filatura delle emozioni



Partendo dall'emozione grezza.
 
Provo, vivo, sono attraversato e sento emozioni. Materia prima su cui mi muovo e da cui dipendo. Numerose, vaste, hanno varie tonalità che dipendono dalla loro natura e le voglio esprimere con il colore, dato che è il modo più immediato per rappresentarle.
Partendo dalla premessa, mi troverò: il nero per la tristezza, ma anche per la severità; il rosso per l'amore e l'allegria; il giallo per il pericolo e per la diffidenza; il bianco della purezza e man mano che scoprirò i colori e le note dell'animo, li aggiungerò.
Le emozioni quindi hanno i loro vari colori, da cui in maniera grezza inizio a muovermi, potrebbero essere paragonate a balle di filo grezzo colorato da cui inizio a lavorarci su. Quindi si parte dall'emozione grezza.
Se l'emozione viene vissuta, assaporata, lasciata scorrere via in tutta la sua bellezza ( ma anche bruttezza ), essa diventa oggetto di lavoro di una serie di nostri meccanismi interni paragonabili ad un filare la lana. Il filare permette di iniziare a prendere confidenza con l'emozione e di farci i conti. In prima battuta, quando l'emozione viene provata, si lascia scorrere via, per poi ritornarci su e capirla .

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