E' mio amico.
L'occhio cade su uno scambio di epigrafi, resto senza parole. Insulti per lo più, insieme a veleno che sgorga a fiotti verso un nemico “comune”.
Penso a come sia possibile stringere amicizia e tornare a parlare con una persona che non molto poco tempo prima ti diceva peste e corna.
Penso ai miracoli dell'odio e del rancore verso un “nemico comune” nell'aver avvicinato carnefice e vittima assieme, per partorire una bella “amicizia”.
Provo un profondo dispiacere per la piccolina, perché ancora non ha compreso bene quale animale fradicio di odio ha accanto. Ha una vita davanti a se e non merita di portarsi nel suo cuoricino tanta cattiveria altrui accumulata in lustri di rancore.
Penso a come sia possibile stringere amicizia e tornare a parlare con una persona che non molto poco tempo prima ti diceva peste e corna.
Penso ai miracoli dell'odio e del rancore verso un “nemico comune” nell'aver avvicinato carnefice e vittima assieme, per partorire una bella “amicizia”.
Provo un profondo dispiacere per la piccolina, perché ancora non ha compreso bene quale animale fradicio di odio ha accanto. Ha una vita davanti a se e non merita di portarsi nel suo cuoricino tanta cattiveria altrui accumulata in lustri di rancore.
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