sabato 18 luglio 2009

Piena di veleno .

E ne trasudi.

Piena di veleno, maldicenze, imbrogli, bugie, follia portata a pazzia, rabbia diventata rancore, odio trasformato in astio.
Un liquido viscido e verde passa dentro di te. Assaggiandolo a primo acchito sembrerebbe dolce, credi che sia miele. Ma appena lo mandi giù, un retrogusto di amaro erbacce infestanti inonda la tua bocca e sputi quello che hai preso.
Senza una figura maschile realmente presente al tuo fianco, ieri il padre, il giorno dopo una storia di anni e anni tenuta assieme a colpi di corna, crollata come un castello di sabbia appena ci si è messo piede.
Provo tanta di quella pena nei tuoi confronti che mi domando quale mala croce ha riservato per te la vita e quanto ti ostini a non volerla riconoscere.
Fatti una vita tua, fatti una tua strada, non rivangare il passato all'infinito, smettila di guardare la vita con astio, cerca di stare bene con te stessa, ridi un po di più, fai la matta (che ti riesce bene), sii spensierata, cerca di pensare al bello della vita, smettila di incolpare gli altri quando non ci sono e parla con la persona che hai accanto dei problemi che avete sul momento. Non fare continui metri di paragone tra quello che avevi ieri e quello che hai ora, viviti il presente senza guardare al passato.
Non ricercare gli altri per colmare l'instabilità interiore latente che riesci a puntellare a vigorosi colpi di reni sferzati dentro al tuo bacino.

Fatti una vita tua, non per me ma sopratutto per te.

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