domenica 4 aprile 2010

Un progetto .


Era un martedì, il 2 Giugno dell'anno scorso, quando con Alessandra decidemmo di trascorrere una giornata a Taormina. Sole, mare, forti colori, paese interessante e bello in ogni angolo. Tra le tante caratteristiche de posto, mi colpì un negozio di ceramiche.
Entrammo nel locale e fui investito da una marea di colori, quasi mi davano alla testa per quanto erano forti; nella confusione capii che il colore era ed è vita nella mente. Forte di questo personale tassello ben chiaro, cercai di trovare qualcosa da comprare. Prezzi particolarmente intoccabili per piatti e ciotole, tutte bellissime ma fuori dalla mia portata di tiro, mi domandai: ed ora che faccio?
Mi ricordai di un venditore ambulante che era venuto a Milazzo per una fiera e vendeva Magneti per il frigo fatte da lui; creava le basi in ceramica e li personalizzava uno ad uno. Scelsi un bel gatto tigrato miele. Guardando il pezzo, capii che l'acquistarlo mi aveva fatto piacere, come tenerlo nelle mani ed un pizzico di felicità quella persona mi aveva trasmesso con il suo lavoro.
Forte dell'esperienza precedente mi domandai: E se provo a farlo Io? L'idea mi affascinò e la passione mi prese.
Inizia ad orientarmi sul cosa poter prendere, fui propenso nel prendere una piccola mattonella ed utilizzarla come base per il magnete, piuttosto che mattonelle troppo grandi. Difficilmente avrei trovato abbastanza magneti, anche se l'idea di costruirmi un sotto-pentola in mattonella non mi dispiaceva.
Trovate le piccole mattonelle, iniziai a capire quale mi piaceva di più. C'erano quelle con la base di pietra lavica che non erano niente male, ma pesavano troppo e non sapevo se i magneti, la colla avessero retto al peso. Optai per delle mattonelle classiche, leggere ma molto colorate.
Ci misi una decina di minuti abbondanti nel trovare un buon compromesso tra pezzo, qualità e colore, tanto che un commesso iniziò a gironzolarmi attorno. Il dato fu tratto e la mattonella (che vedete in foto) fu scelta. Pagato il dovuto alla cassa, la strada per realizzare il magnete si apriva davanti a me.
Diciamo che nei mesi a seguire il progetto più volte si è arenato, dato che l'altro elemento da recuperare, i magneti che sembreranno una cazzata da trovare, è quasi impossibile trovarli.
Sulle prime pensai di riutilizzare magneti presi da altra parti. Comprai una calamita in una bancarella per 1 euro, sulle prime ero felice di aver trovato il pezzo, ma come estrarlo dalla composizione? Bella domanda..
Provai a tagliare con una sega il magnete dal sovrastante ninnolino a cui era attaccato. Segai ma non ottenni nulla. Mi venne un colpo di genio: Martellata! Ruppi tutto e persi la calamita. Il progetto si arenò sulla mensola della mia libreria.
Il mese scorso ripresi il progetto con più decisione, volevo portarlo a termine. Se non avevo il magnete, questo non voleva dire che non potevo intanto trovare la colla per assicurarlo alla mattonella.
I materiali con cui mi cimentavo non ci avevo prima d'ora lavorato e strutturalmente, oltre che fisicamente, diversi.
Andai all'avventura nel garage. Spostai tutti i motori e le bici, feci tanto spazio per tirar giù le cassette negli scaffali, svuotarle a poco a poco, capire cosa contenevano e catalogarne il contenuto. Mi ci vollero un paio di ore, ma il lavoro procedette liscio e senza intoppi verso l'obiettivo: trovare il contenitore delle colle. Il progetto aveva preso il verso giusto.
Di lì a pochi giorni dopo il mio amico Marco mi comunicò:
Apriranno il Brico Center a Milazzo! Ci sarà molta roba per il Bricolage.
Io nella mia mente andai a rispolverare l'idea del magnete, forte del fatto che avevo le colle per legarlo alla mattonella.
Andai al Brico con i miei amici e con mio grosso rammarico dovetti sudare sette camicie per i magneti. I commessi cadevano dalle nuvole appena gli domandavo dell'articolo, alla seconda ora di girovagare per il plesso senza ottenere nulla, su consiglio di Marco cercai il responsabile di struttura e posi il quesito. Fui indirizzato ad una commessa, con la quale constatammo che l'articolo magnete effettivamente lo trattano, ma era alla tipica commercialità milazzese: finito. Fortuna vuole che la commessa mi suggerì i canonici magneti per lavagne ( per intenderci quelli tondi colorati che sembrano bottoni ).
Presi in mano i magneti colorati e mi dissi tra me e me: Sono al punto di partenza dell'anno scorso, che faccio?
A quel punto mi ricordai che in sede avevamo 4 magneti usciti fuori dal guscio colorato, che utilizziamo per affiggere i manifesti nella bacheca esterna. Lasciai tutto e nei giorni successivi li andai a prendere in sede.
Nel frattempo tornai in garage e trovai un primo tipo di colla che avrebbe potuto fare al caso mio, fui pure aiutato dal caso dato che mio fratello aveva uscito la moto e l'accesso allo scatolo delle colle era facilitato. Trovata la colla , me la portai sopra ed attesi il giorno per fare il passo.
Stamane mentre estraevo un magnete dalla guarnizione colorata, mi si ruppe. A parte il fenomeno fisico per cui una volta che il magnete si rompe in due, i due pezzi diventano a loro volta 2 calamite, mi domandai: Ed ora? Lo incollo? Mi sono ricordato che nella busta avevo anche una colla per metalli. Trovata, ne lessi gli impieghi, constatando che andava bene per ceramica e metalli: Proprio quello che faceva al caso mio!
Trovato un tappo di plastica dove miscelare le due parti della colla epossica, indossati i guanti, trovati gli stuzzicadenti per impastare e stendere la colla, incollati i due nuovi magneti, trovato il verso di assemblaggio per i restanti integri, spalmata la colla il più velocemente possibile perché lo Scicrocco velocemente la seccava, allocati i pezzi nel loro verso; finalmente, dopo 306 giorni di lavoro a singhiozzo, il magnete è appeso sulla lavagna della mia stanza a farmi compagnia. Che avventura...
Cosa ho capito da questa esperienza? Che se non avessi avuto la passione assieme alla pazienza per seguire il progetto, non sarei riuscito a far davvero nulla.

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