sabato 12 giugno 2010

Occasione lavorativa .

Fumo negli occhi.


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Giovedì 10 mi sveglio presto, la radiosveglia era stata puntata alle 6:50 e con precisione millimetrica mi da il buongiorno con un pezzo di canzone . Alzatomi e sbrigate le necessità per prepararmi, prendo l'auto e mi dirigo in direzione lato ionico del Messinese.
Prendo la rampa dell'autostrada, mi immetto sulla Messina – Palermo; all'altezza del casello autostradale Messina Nord, provo lo sportello automatico per il pagamento del pedaggio, la macchina mi segnala un pedaggio da 1,90€, non tanto convinto esco fuori i soldi e pago. Per comodità nel ricordare mi faccio rilasciare lo scontrino del pedaggio e supero la tangenziale di Messina. Mi immetto sulla Messina – Catania ed imbocco lo svincolo per Roccalumera.
Immesso nelle strade SS, SP e SC , inizio ad “arrampicarmi” per “ruzzulaseppi” per raggiungere la casa di uno a cui avrei da fare il conducente per la mattinata.
Trovato parcheggio all'auto in una discesa dalla pendenza assurda (tanto che mi chiedo se al ritorno troverò il mezzo), corro verso il cancello dell'abitazione. Suono al campanello e non mi risponde nessuno, riprovo un paio di volte e non sento neanche uno squillo, mi chiedo:

- E' rotto?

Inizio a chiamare e chiedere se vi è nessuno in dimora. Dopo una decina di minuti mi risponde la giardiniera e vengo accolto. Per mia educazione chiedo se posso entrare in una casa altrui, ma in questo caso ho avuto come la sensazione che l'educazione sia stata scambiata per un punto di debolezza. Continuiamo la discussione.
Entro, vari saluti ai presenti ed attendo la persona da accompagnare. A sua volta ha un accompagnatore e mi domando: che ci fa?
Al momento di salire sull'auto (non mia e ci mancava) domando all'accompagnatore dalla pelle bruna:

- L'imbarco a che ora è? 
- Alle 11. 
- Una volta che lo accompagno al terminale, ci sarà qualcuno che lo attende?

L'uomo fa una faccia infastidita e mi risponde:

- Lo accompagno Io... (con l' Io marcato).

Domando se è di mia competenza il guidare, ma nessuna risposta verbale mi viene avanzata, solo l'accompagnatore che carica il bagagliaio e si tiene le chiavi del mezzo.
Tra il sorpreso e lo sconcertato mi siedo avanti lato navigatore e partiamo.
Per la strada colgo l'occasione di conoscere un po la persona seduta dietro. Si inizia a parlare del tempo, di una amica in comune e della scuola. Si analizzano i vari sistemi scolastici italiani, per poi parlare di Messina, dell'emigrazione e della letteratura Messinese.
Vedo e sento che la discussione è volontariamente allungata, come se la persona interessata non volesse toccare determinati punti. Io da buon figlio di buttana tocco i punti specifici: Quando ci rivedremo? Ad Agosto come è combinato?
Sul primo punto la risposta è fumosa in un ermetico “metà settimana”, senza sbilanciarsi troppo se sarà un Giovedì o Mercoledì. Sul secondo punto se la precedente risposta è stata fumosa, la seguente è nebbiosa “ non saprei, ho impegni lavorativi che non mi consentono di inquadrare il lavoro a dipendenza, non faccio programmi, possiamo venirci in contro”.
Senza forzare troppo me ne esco con un “ma lei di solito nel mese di agosto che abitudini ha, nella prima metà del mese? Nella seconda?”. Domanda secca, risposta precisa: Prima decina . Perfetto, rispondo, ho la raccolta di sangue in sede e mi posso organizzare con ragazza ed amici.
Arriviamo ad una pompa di benzina, facciamo il pieno per il ritorno e ci scambiamo i biglietti da visita. Unico particolare del mio è che vi ho dovuto scrivere a mano il numero (forse gli servirà sentire la mia grafia). L'autista finora silenzioso emette un grugnito. Cerco di capire che ha e gli rivolgo lo sguardo, ma lo vedo chiuso in se stesso.
Arriviamo al Fontanarossa e parcheggiamo. L'accompagnatore svuota l'abitacolo di tutto, lasciando i soldi per l'autostrada e che mi indica. Scarica il materiale dal cofano in fretta e furia senza staccare una parola, se non con l'accompagnato. Neanche ho il tempo di aggiungere molto che l'avvocato mi para la mano tesa e allungata ( come quella di un Carmelo S. quando si tirò per se a gratis un lavoro di una serata intera per trovare il nesso dell'interfacciamento di una periferica da PC a TV senza mollare nulla per il lavoro) e mi saluta. Restiamo che ci sentiamo in settimana nuova. Deluso e spiacevolmente sorpreso faccio la strada di ritorno. Sulla tangenziale arrivo a 98 Km/h quando il limite era a 90, accorgendomene da un pannello luminoso montato sulla tangenziale. Caso scelto , la cifra lasciata è giusta per pagare il pedaggio autostradale.
Parcheggio l'auto davanti casa e la chiudo. Mi annuncio prima di entrare e trovo ad aspettarmi sempre la giardiniera. Porgo le chiavi del mezzo, domando se la signora è in casa, risposta negativa, prima di salutarla le domando “ se a mio riguardo ha ricevuto delle specifiche direttive”, la risposta ovviamente è “no”. La giardiniera si prolunga in spiegazioni circa le allocazioni possibili del mezzo in un garage dall'accesso stretto. Taglio corto e me ne vado, non prima di aver fatto notare che la maniglia dell'auto è rigata da calcinacci in virtù dell'accesso ristretto al box. Scopro di aver parcheggiato la mia auto vicino al garage in questione e prima di salirmene in vettura controllo l'intonaco del box stretto: è stato rigato da poco.
Sulla strada del rientro la delusione si fa strada, ed una serie di possibilità fanno
capolino circa la collaborazione:

- Disponibilità a tempo pieno? Per collaborazioni occasionali dove devo rimanere a disposizione a tempo indeterminato? Una diaria a prestazione o a termine? E sopratutto i tempi della collaborazione: 1 mese, 2 mesi, 3 mesi? Settimanalmente? Occasionalmente? Se sono occasionali, come mai il compenso per la prova non è stato corrisposto?

La prossima volta che ci sentiamo, ascolto ma non mi sbilancio. Prima che io dia una risposta, vorrei capire il mio compenso a quanto e come viene liquidato: a fine di ciascuna prestazione? A fine di tutta la collaborazione? E quanto è il totale? 1'000,00€ ? Perché farsi 1'000,00€ per 3 mesi di disponibilità, con collaborazioni che non sembra si riesca a capirne l'entità, con spese vive da 16,00€ da dover fronteggiare per ogni prestazione, preferisco andarmene a fare il cameriere, dato che a fine serata, per ogni prestazione ti salutano e ti danno 20,00€.
Ho come l'impressione che finora sia stato buttato fumo negli occhi e basta.

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