Era il 26 06 2010, quando sul treno Messina – Palermo, leggendo l' Horcynus Horca, mi imbattei nel seguente passo :
Sembrava, a guardarla, che fosse quello il posto suo naturale: in un giardino, a giocare con le fronde, fra i profumi misteriosi di quei frutti a lei somigliantissimi, di una freschezza inebriante che penetra persino i pensieri, eppure con qualcosa di imbalsamato, come profumi, non di frutti sull'albero, ma di essenza sigillate in un'ampolla.
Presi il cellulare, lo trascrissi in un SMS e lo spedii alla persona che mi evocava la lettura del brano. Leggendo mi sembrava di vederla tra le fronde dell'agrumeto nei pressi della sua dimora, alle cui fronde trascorremmo tanti e tanti momenti felici e spensierati.
Feci un altro passo sul sentiero per capirmi e capire cosa sentivo e cosa provavo per quella persona, poi altri passi seguirono dopo questo.
Oggi quella persona è come svanita dalla mia vita.
Sembrava, a guardarla, che fosse quello il posto suo naturale: in un giardino, a giocare con le fronde, fra i profumi misteriosi di quei frutti a lei somigliantissimi, di una freschezza inebriante che penetra persino i pensieri, eppure con qualcosa di imbalsamato, come profumi, non di frutti sull'albero, ma di essenza sigillate in un'ampolla.
Presi il cellulare, lo trascrissi in un SMS e lo spedii alla persona che mi evocava la lettura del brano. Leggendo mi sembrava di vederla tra le fronde dell'agrumeto nei pressi della sua dimora, alle cui fronde trascorremmo tanti e tanti momenti felici e spensierati.
Feci un altro passo sul sentiero per capirmi e capire cosa sentivo e cosa provavo per quella persona, poi altri passi seguirono dopo questo.
Oggi quella persona è come svanita dalla mia vita.
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