giovedì 21 novembre 2013

Quella che non sei


L'autostrada A18 scorreva sotto la Ford, direzione: Roccalumera. La radio vomita canzoni commerciali, una fotocopia dell'altra. La ricerca cade su un'emittente locale, di quelle che hanno ancora il coraggio di mandare in onda, alle 8 di mattina, un pezzo di musica rock italiana invecchiato di 18 anni: Ligabue - Quella Che Non Sei.
Le note fanno scorrere la voce, la canzone prende corpo e forma. Le lacrime senza senso si placano sul volto e un raggio di sole squarcia la bruna che mi avvolge da giorni. Pezzi sparsi ovunque, si ricompongono intorno ad un particolare del tuo passato condiviso con me.
Tu seduta sul treno, direzione Milano, scuola del fumetto. Cuffie alle orecchie e riserbo massimo per non esser disturbata, per gustarti l'album “Buon Compleanno Elwis” ed un buon libro. Le note scorrevano nelle orecchie di una diciassettenne ansiosa e vogliosa di crescere, impostare e modellare la propria vita sulle rime di “Quella che non sei”. Già immagino l'allora piacere dell'attesa tra lo sbolognare l'ennesimo rompino ed il tempo che ti separava dall'ascoltare questo brano, oltre alla voglia di buttarti nella vita per esser “Quella che non sei”.
Fregata ..
Riparto da questo frammento per capirti e finalmente uscirmene da questo labirinto del Minotauro dove ci siamo entrati e lì mi hai abbandonato.
Dimenticavo: Non ho obblighi verso alcuna persona di dover spiegare o dare delucidazioni circa i miei post o idee. Non ti hanno obbligato/a a legger ciò che scrivo.
AVE ATQUE VALE
Il materiale audio e video appartengono ai rispettivi proprietari.

Nessun commento: