L'isola di Melee . |
In questi ultimi mesi ho navigato per acque che sembravano quiete, ricche di vita e propositive. Invece erano si limpide, ma morte e piene di pescecani. Gente ha continuato a leggere e ri – leggere i miei post in maniera ossessiva, come a voler raschiare risposte dalle pietre. Mi sono auto - censurato un bel po su molti argomenti, fino a che non ce l'ho fatta più ed ho chiamato i miei amici per avere un po di conforto.
L'infermiera mai vista, il pescatore appassionato, il milazzese intelligente ma emigrato, tanto per citarne alcuni, ad ognuno di loro ho raccontato il safari dentro la mia testa ed ognuno mi ha rimandato un importante pezzo di me.
Lo scrivere in privato mi ha permesso successivamente di rassettare le idee, il camminare mi è servito a non pensarvi e dargli un filo logico. Un lavorio mentale lungo, pesante e difficile, che ha impegnato momenti, giorni, settimane, mesi.
I pensieri interrotti raccoltisi nella mente, a poco a poco hanno iniziato a dipanarsi, snocciolarsi e scollarsi gli uni dagli altri. Idee per post si sono fatte strada, forti di concetti limati ed immagini pronte a supportarle.
Un'idea tra le tante si era fatta strada nella mente, visto il gran casino che aleggiava intorno a me: chiudere il Blog, andarmene via in un altro lido o addirittura smettere di scrivere. Idea malsana che dopo un po ho ricacciato via e messo da parte.
L'isola di Melee è stato approdo sicuro per un bel periodo della mia vita. Tra i suoi scaffali sono riuscito a trovare il filo logico di tante mie situazioni difficili, mi ha permesso di scoprire e scoprirmi, per ora voglia di chiuderlo non ne ho.
Ma rivolgo un invito a chi costantemente veleggia verso questi lidi in cerca di risposte: stai attento, ciò che scrivo potrebbe farti male, non fino a se stesso, ma perchè nel leggerlo potresti inavvertitamente credere di cogliere parti di te stesso e quindi poterti far del male. Pertanto, avvisato il lettore di turno, mi sento sollevato da qualunque responsabilità per fatti, pensieri, eventi o quant'altro personali e soggettivi, qui frutto della mia produzione letteraria e che con le vite personali altrui hanno poco a che farci.
Non sono il Virgilio di turno che accompagna te o sventurato Dante per i gironi infernali per farti uscire dall'Inferno. Sono solo una persona che ha deciso di tirar fuori le proprie idee e di scriverle, senza voler insegnare o accusare nessuno, o peggio ancora dire cosa fare. A riprova, mi permetto di dire di fare una cosa: se l'animo è di trovarvi risposte personali, allora vattene, non è posto per Te.
L'infermiera mai vista, il pescatore appassionato, il milazzese intelligente ma emigrato, tanto per citarne alcuni, ad ognuno di loro ho raccontato il safari dentro la mia testa ed ognuno mi ha rimandato un importante pezzo di me.
Lo scrivere in privato mi ha permesso successivamente di rassettare le idee, il camminare mi è servito a non pensarvi e dargli un filo logico. Un lavorio mentale lungo, pesante e difficile, che ha impegnato momenti, giorni, settimane, mesi.
I pensieri interrotti raccoltisi nella mente, a poco a poco hanno iniziato a dipanarsi, snocciolarsi e scollarsi gli uni dagli altri. Idee per post si sono fatte strada, forti di concetti limati ed immagini pronte a supportarle.
Un'idea tra le tante si era fatta strada nella mente, visto il gran casino che aleggiava intorno a me: chiudere il Blog, andarmene via in un altro lido o addirittura smettere di scrivere. Idea malsana che dopo un po ho ricacciato via e messo da parte.
L'isola di Melee è stato approdo sicuro per un bel periodo della mia vita. Tra i suoi scaffali sono riuscito a trovare il filo logico di tante mie situazioni difficili, mi ha permesso di scoprire e scoprirmi, per ora voglia di chiuderlo non ne ho.
Ma rivolgo un invito a chi costantemente veleggia verso questi lidi in cerca di risposte: stai attento, ciò che scrivo potrebbe farti male, non fino a se stesso, ma perchè nel leggerlo potresti inavvertitamente credere di cogliere parti di te stesso e quindi poterti far del male. Pertanto, avvisato il lettore di turno, mi sento sollevato da qualunque responsabilità per fatti, pensieri, eventi o quant'altro personali e soggettivi, qui frutto della mia produzione letteraria e che con le vite personali altrui hanno poco a che farci.
Non sono il Virgilio di turno che accompagna te o sventurato Dante per i gironi infernali per farti uscire dall'Inferno. Sono solo una persona che ha deciso di tirar fuori le proprie idee e di scriverle, senza voler insegnare o accusare nessuno, o peggio ancora dire cosa fare. A riprova, mi permetto di dire di fare una cosa: se l'animo è di trovarvi risposte personali, allora vattene, non è posto per Te.
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