Dentro il buco nero . |
Serata solo in casa,
la dedico a me. Non davanti alla TV o uscendo, decido di mettere su
della buona musica da Youtube. Vado in cantina e tiro fuori la
bottiglia di vino con il suo contenuto più nero che c'è. Cerco il
tirabusciò che divenne mio dopo una serata spesa in una pub nella
marina corta di Lipari e mi ha accompagnato per tanti bei momenti,
non ultimo i fatti di Agosto. Scelgo di inforcare la mia Kikka e di
scattare foto di particolari che tirino fuori e focalizzino le idee
che si sono sedimentate dentro. Il resto è un”plop” suonato da
un tappo di sughero che esce fuori dal collo di bottiglia ed un
contenuto mesciuto in un calice di vetro, anche questo compagno di
tanti bei momenti.
Il profumo di vino
mi prende le narici e voglio imprimerlo ben bene in mente. Ho voglia
di lanciare un bel sasso nel buco che porto dentro. Ho voglia di
ridestare l'acqua putrida che si è sedimentata e sentire cosa ne
esce fuori. Ho voglia di prendere la piccozza della ragione ed andare
a tirare fuori quella mia parte indifesa e macilenta che in questi
ultimi mesi è stata presa a calci.
Ho voglia di stare
con me e basta, assaporando la mia libertà.
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