mercoledì 26 marzo 2014

San Bastiano

Come il Santo mi ritrovai, legato all'albero del martirio.
Ti avevo condotta tra le fronde fiducioso, per amarci, ma mi ritrovai legato al tronco con corde. Cappi figli del filo della fiducia donatoti, che invece di esser tessuto per la nostra coperta, a poco a poco fu intrecciato in funi con cui mi legasti.
Sorridendo ipocritamente prendesti ciò di cui avevi bisogno, Io ingenuamente, senza scorgere l’interiore vuoto famelico che ti spinse, ti diedi ciò che avevo, senza domandarmi il perché o il come, lo diedi e basta, ne ero felice.
Trovatomi però serrato al tronco, impossibilitato a muovermi, cominciarono a giungermi dardi addosso. Uno dopo l'altro, si conficcarono nelle carni, ciascuno lacerante dolore interiore: la poesia dedicatami ad uso e consumo del primo che la leggesse, la pinta di bolle ed altro di cui non giunse novella per placarne dubbi logoranti, il tuo passato sempre più nero e mortale ad ogni racconto/giro del cappio intorno al collo.
Mi sentii morire quando con sguardo cinico mi consegnarsi all'aeroporto e con volto di chi si toglie un peso mi stampasti freddamente l'ultimo bacio sulle labbra. A labbra serate, asciutto, dovuto come un timbro per l'annullo postale su un francobollo.
Smarrimento ed incredulità mi presero, come un malato che alla finestra dell'ospedale attende invano la visita di un caro, cercavo la tua macchina e la tua sagoma nel sottostante parcheggio alla vetrata dell'aeroporto per scorgervi un tuo cenno. Nulla.
Piansi tutta la notte prima della partenza e nei giorni a seguire. Ti voltasti e mi lasciasti solo a contorcermi dal dolore di quei dardi nelle mie carni.
Ora come il Santo pendo al tronco, lacerato e sventrato. Ad ogni movimento la sofferenza mi assale, ma come zombie insensibile, a poco a poco, liberata la prima mano dal dardo che la trafiggeva, ho staccato la prima punta infissa in me. Un urlo disumano grattò via le corde vocali, una furia becera si è impossessato. Ho cominciato a staccarmi i dardi da dosso ed una paura/anestesia mi prese .

L'immagine appartiene al rispettivo proprietario.

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