martedì 18 marzo 2014

Il suo Silenzio .

Mi fece male al cuore.
Mi fa male al cuore il suo cupo silenzio .

La linea si chiude, intorno il Peloro Jonico versa lacrime per me su un lungomare di Alì Terme, da cui sotto la pioggia si vedono in lontananza le Calabrie.
Da quel 14 Novembre in poi il Silenzio.
Come se il mare l'avesse inghiottita, portandosi via Lei e ciò che Lei era per me, non lasciando nulla su cui piangere. Una notizia da cui trarre conforto, un ciao, un arrivederci, un “son viva”, un “come stai?”, un pensiero. Niente.
Tabula rasa, finito in discarica, nel dimenticatoio. Da come mi ha lasciato per la sua parte deduco che non valevo molto. La cosa mi corrode le carni, mi sento come un pupazzo usato e gettato.
Un po come fu per l'amicizia ( almeno per me ) con Tommaso, dall'oggi al domani scomparso e riemerso quando aveva bisogno.
Non può essere una macchina, indifferente alle emozioni umane. Avrà provato qualcosa, ma lo avrà percepito? Forse avrà spinto in profondità ciò che provò, ma prima o poi riemergerà .

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