Amelie Soundtrack - Yann Tiersen - Album completo
Avevo cercato di evitarla con Etta, che felicissima mi aveva dato il film ed Io non volli vederlo volontariamente. Lo evitavo come si evita un appestato . Sapevo che mi avrebbe toccato parti dolenti, sofferenti, maciullate, doloranti. Mi ritrovo a 1'300 Km lontano da casa, con Te che vuoi farmi vedere il Film. Mi domando “Perchè no?”, acconsento ed il film scorre sullo schermo.
Appollaiati come una
coppia, ci stringiamo sul divano l'una acconto all'altra, il video
inizia ed Io mi sento trascinato per quella mia parte dolente,
sofferente, di eccessiva fantasia e sensibilità, come se mi avessero
tirato fuori da una bara e mi avessero messo alla luce.
Mi sento catapultato
dentro al film, assorbo fotogramma dopo fotogramma, fortunatamente la
squadra rimozione entrerà in azione per rimuovere queste marchiature
a fuoco della memoria. Guardo il film apprezzando le inquadrature, le
luci, le ombre e la colonna sonora. Le note mi entrano nell'animo e
lo solleticano, come vento caldo d'estate.
Capitolo, crollo,
sono a pezzi, per le emozioni, per il film, per Te, per la situazione
irreale che sto vivendo, perchè so che sto perdendoti, per il poco
sonno notturno. Sprofondo in un sonno nero, torvo e senza sogni, come
un pugno in faccia, crollo sul divano e dormo.
All'aumentare della
musica in sottofondo mi desto, ho perso una parte del film, trovando
il tuo volto contrariato a riprendermi nel dormire e non seguire il
film. Sorpreso, evito di esser contrariato, condivido l'esser solito
dormire di pomeriggio e che in questi giorni non ce n'è stato modo,
aggiungendo un pizzico di ilarità ed allusività alle possibili
cause. Cerco di sdrammatizzare e riderci su, ma noto che per te è un
altro casus belli a cui appigliarti. Mi dico tra me e me
“maledizione”.
Poi sono nuovamente
preso dalla colonna sonora e la mente va ai momenti di quel
pomeriggio diventato sera, con in sottofondo la colonna sonora che
girava per ore.
Dove sei finita?
Dove sono finito? Chi sei Te? Ma sopratutto, cosa ci faccio Io qua? E
vorrei piangere, scappare, ma devo attendere altri giorni prima di
potermi imbarcare e tornare a casa. Giorni che saranno uno
stillicidio mortale, dove a poco a poco danzerai sempre più sola in
un sabba per me mortale, mentre Io bruciai a poco a poco nell'altrui
indifferenza.
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